Forum Difesa

Posts written by Giovanni Martinelli_FD

  1. .
    CITAZIONE (Cremisis @ 19/8/2022, 10:20) 
    CITAZIONE (Giovanni Martinelli_FD @ 8/19/2022, 10:13 AM)
    Ultimo aggiornamento (pubblicato 2 giorni fa) sulle forniture miliatari della Germania a Kiev.
    Davvero tanti gli spunti interessanti.
    Fra tutti quelli di prossima consegna direi che spicca:
    - 255 rounds of Vulcano artillery ammunition 155 mm.
    Ma non il solo.
    Perché tra quanto già consegnato e quanto, per l'appunto, di prossima consegna c'è molto (ma davvero molto!) altro ancora.
    Da leggere attentamente e analizzare ancora più attentamente.
    Peraltro, si osserva che (al netto di ritardi, esitazioni e contraddizioni) la Germania alla fine sta facendo davvero tanto per Kiev.
    Inoltre, si osservi la trasparenza...

    Concordo sulla trasparenza, ma non sul fatto che sia "davvero molto": 3 Gepard, 11 M113... 1500 colpi di artiglieria (praticamente mezza giornata)

    Questo si capisce cos'è?

    CITAZIONE
    20 Raketenwerfer 70mm auf Pick-up trucks mit 2.000 Raketen & Laserzielbeleuchter

    Ho la sensazione che abbiamo letto 2 liste diverse...
    Tradotto direttamente dall'inglese; lista di quanto già consegnato:

    15 anti-aircraft tanks GEPARD* (previously: 12)
    44 M113 armored personnel carriers with armament (systems from Denmark, conversion financed by Germany) * (previously: 33)
    403,000 rations one-pack (EPa) (previously: 402,000)
    3,000 Panzerfaust 3 cartridges plus 900 grips
    14,900 anti-tank mines
    500 STINGER anti-aircraft missiles
    2,700 STRELA flying fists
    10 Panzerhaubitzen 2.000 including adaptation, training and spare parts (joint project with the Netherlands)
    21.8 million rounds of handgun ammunition
    50 bunker fists
    100 MG3 machine guns with 500 spare barrels and bolts
    100,000 hand grenades
    5,300 explosive charges
    100,000 meters of detonating cord and 100,000 detonators
    350,000 detonators
    10,500 rounds of 155mm artillery ammunition
    10 anti-drone cannons
    14 anti-drone sensors and jammers
    100 auto injectors
    28,000 combat helmets
    15 pallets of clothing
    280 motor vehicles ( trucks , minibuses, SUVs)
    100 tents
    12 power generators
    6 pallets of material for explosive ordnance disposal
    125 binoculars
    1,200 hospital beds
    18 pallets of medical supplies, 60 surgical lights
    protective clothing, surgical masks
    10,000 sleeping bags
    600 shooting glasses
    1 radio frequency system
    3,000 field telephones with 5,000 reels of field cord and carrying equipment
    1 field hospital (joint project with Estonia)
    353 night vision goggles
    4 electronic anti-drone devices
    165 binoculars
    Medical supplies (including rucksacks, first-aid kits)
    38 laser range finder
    Fuel diesel and petrol (current delivery)*
    10 tons of AdBlue*
    500 pieces of wound dressings to stop bleeding
    MiG-29 spare parts*
    30 armored vehicles*
    80 pickup*
    7,944 RGW 90 Matador anti-tank handguns*
    3 MARS multiple rocket launchers with ammunition
    6 truck vehicle decontamination point HEP 70 including material for decontamination
    10 vehicles HMMWV (8x ground radar carrier, 2x jammer/drone carrier)*
    3 Armored Recovery Vehicles 2*
    7 jammers*
    8 electronic anti-drone devices*
    4 mobile, remote-controlled and protected demining devices*
    8 mobile ground radars and thermal imaging devices*
    1 high-frequency device incl. equipment*
    49,000 rounds of anti-aircraft ammunition
    2 refrigerators for medical supplies

    Lista di quanto ancora da consegnare:

    20 rocket launchers 70mm on pick-up trucks with 2,000 rockets and laser target illuminator*
    1,592 rounds of artillery ammunition 155 mm*
    255 rounds of Vulcano artillery ammunition 155 mm*
    60,200 rounds of ammunition 40mm*
    6 forklifts*
    40 bandwidth upgrades electronic anti-drone devices*
    12 Armored Recovery Vehicles 2*
    30 MG3 for Bergepanzer 2
    4,000 shots of anti-aircraft tank practice ammunition
    10 (+10 optional) Autonomous Surface Drones*
    14 tractor units and 14 semi-trailers*
    2 tractors and 4 trailers*
    43 Recon Drones*
    10 protected vehicles*
    1 vehicle decontamination point
    10 M113 armored troop carriers with armament (systems from Denmark, conversion financed by Germany) *
    Air Defense System IRIS-T SLM*
    Artillery detection radar COBRA*
    100,000 first aid kits*
    5,032 anti-tank handguns*
    200 trucks commercial vehicles*
    24 anti-drone systems*
    16 armored bridge-laying vehicles BIBER*
    3,000 rounds of 155 mm artillery ammunition
    4,000 rounds of anti-aircraft ammunition
    63 refrigerators for medical supplies
    15 GEPARD anti-aircraft tanks including around 6,000 rounds of anti-aircraft ammunition*

    Che il "molto" e il "poco" siano concetti soggettivi anche ok.
    Però...

    Per quanto riguarda il capitolo razzi da 70 mm eccetera, ipotizzo si tratti di una qualcosa del genere:
  2. .
    Ultimo aggiornamento (pubblicato 2 giorni fa) sulle forniture miliatari della Germania a Kiev.
    Davvero tanti gli spunti interessanti.
    Fra tutti quelli di prossima consegna direi che spicca:
    - 255 rounds of Vulcano artillery ammunition 155 mm.
    Ma non il solo.
    Perché tra quanto già consegnato e quanto, per l'appunto, di prossima consegna c'è molto (ma davvero molto!) altro ancora.
    Da leggere attentamente e analizzare ancora più attentamente.
    Peraltro, si osserva che (al netto di ritardi, esitazioni e contraddizioni) la Germania alla fine sta facendo davvero tanto per Kiev.
    Inoltre, si osservi la trasparenza...

  3. .
    CITAZIONE (Badman @ 11/6/2022, 13:04) 
    Sinceramente, aspettiamo il DPP e l'arrivo dei programmi alle commissioni. Li potremmo quantomeno capire se dietro le parole ci sono le risorse.

    Per quanto la controriforma non è obbiettivamente per nulla ideale, ma lontanamente, permetterà di prendere tempo e sbloccare i reclutamenti, perché ormai rispettare gli obbiettivi del 2024 era impossibile e coi reclutamenti bloccati non si poteva più andare avanti. Spero anche che si faccia qualcosa per la parte civile della difesa... Conosco bene solo la situazione degli arsenali della Marina e se non si fa qualcosa quest'anno, consideriamo come belli che estinti nei prossimi 3-4 anni. E potrebbe essere obbiettivamente già troppo tardi per fare qualcosa.

    DPP o meno (che comunque, prima o poi dovrà arrivare) un quadro già abbastanza preciso delle risorse per la Difesa nel 2022 ce lo abbiamo già.
    I numeri della Funzione Difesa sono infatti noti/acquisiti da tempo.
    Resta effettivamente la variabile legata ai fondi del MISE; ma anche qui, alla luce delle stime comunque prodotte, non ci si potrà discostare molto da esse.
    Quindi, le risorse soprattutto per l'Investimento ci sono (indicativamente, 8 miliardi di € per il 2022).
    E stante il crescente peso degli strumenti di finanziamento pluriennali, le prospettive anche nel medio periodo sono positive; oggettivamente.
    Adesso, l'importante sarà spendere al meglio quei soldi, compiendo le scelte giuste.

    La vera sfida sarà piuttosto quella sul fronte dell'Esercizio; vedremo cioè se già nel prossimo anno ci sarà quella inversione di tendenza annunciata nella recente direttiva.

    PS
    Veramente, la "madre di tute le sfide" sarebbe un vero cambio di mentalità; ma per quello, i soldi ci fanno poco o nulla...

    Per quanto riguarda la (contro)riforma in discussione, è evidente che il punto più critico non è il rinvio dei termini di applicazione della L. 244/2012.
    E comunque, più che prendere tempo, quanto in discussione in Parlamento non fa altro che perdere altro tempo.
    E' un po' diverso...
    E questo perché anche questo Disegno di Legge, in realtà, non sbloccherà di per sé gli arruolamenti.
    Guardandosi bene infatti di intervenire sugli squilibri fra i ruoli del Personale, poco o nulla cambierà. Per anni e anni dunque, continuerà a esserci un eccesso di Ufficiali e (soprattutto!) Marescialli; e questo limiterà pesantemente la possibilità di nuovi arruolamenti tra il Personale di truppa.
    Quindi, anche nei prossimi anni, questi ultimi continueranno a mancare; esattamente come oggi.
    Per non parlare poi dei più volte ricordati difetti (gravi) di questa legge; a partire da un ulteriore aumento del Personale in Servizio Permanente, per non parlare della delega.

    Per quanto riguarda le assunzioni di Personale Civile (altro capitolo colpevolmente ignorato dal DdL in oggetto), con una serie di provvedimenti varati negli ultimi anni era arrivata l'autorizzazione a indire concorsi per l'assunzione di un totale di 1.040 posti; tutti destinati proprio a Arsenali e Stabilimenti Militari.
    Se siano stati o meno portati a termine, questo non lo so...
  4. .
    CITAZIONE (Tochiro_FD @ 10/6/2022, 20:26) 
    Con l'occasione, vorrei segnalare che nei discorsi di oggi in occasione della festa della Marina, a Gaeta, si è notata una decisa svolta di stile rispetto al passato.
    Tutti gli interventi, incluso quello del Presidente letto in apertura, descrivevano l'attuale situazione strategica con molta chiarezza e senza perifrasi, ben oltre le usuali parole di circostanza.
    Anche questi sono chiari segnali del cambiamento in corso

    Ne è proprio sicuro?
    Intervista al CSMM sul Corriere della Sera (di ieri).
    Domanda:
    CITAZIONE
    Anche l’Italia si rinforza?

    Risposta:
    CITAZIONE
    «Con i pattugliatori polivalenti d’altura Thaon di Revel e la Trieste, la prima nave d’assalto anfibio con gli F35, si tratta di una rivoluzione. Una vera forza di proiezione ovunque, anche se rimane la vocazione ad aiutare chi è in difficoltà, come accadde per Haiti».

    Haiti??????
    Se poi vogliamo andare ancora più sul concreto, ci sarebbe anche il famigerato Disegno di Legge di (contro)riforma del Modello Professionale delle Forze Armate; già approvato dalla Camera e ora in discussione al Senato.

    Ovvero, non è che siamo alle solite...?
    Tante belle dichiarazioni.
    Tane nobili dichiarazioni di intenti.
    Tanti buoni propositi.
    Insomma,
    tante belle parole.

    Ma poi, sul fronte dei fatti...
  5. .
    Sempre il Ministro della Difesa ha pubblicato altri 2 documenti importanti; non a caso già menzionati comunque "qua e là" sul forum.
    La Direttiva per la politica militare nazionale
    e
    L'Atto di indirizzo

    Nulla di "sconvolgente".
    Come per la Strategia per il Mediterraneo Allargato.
    Nel senso che, alla fine, gli spunti di interesse ci sarebbero anche.
    Poi però prevale un certo "pessimismo", alimentato da molti (e legittimi) fattori; legati soprattutto alle tante "belle parole" sentite in questi anni e raramente seguite da fatti concreti.

    Rispetto al primo documento, si evidenziano un paio di passaggi:
    CITAZIONE
    consolidare il posizionamento dell’Italia nel contesto di sicurezza internazionale, promuovendo una partecipazione attiva in seno alle Organizzazioni Internazionali di riferimento (NATO e Unione Europea in primis) in termini, sia di forze rese disponibili per la gestione delle crisi, sia di risorse finanziarie allocate a bilancio, che dovranno raggiungere il 2% del PIL entro il 2028;

    Non vorrei sbagliarmi ma forse è la prima volta che su un documento ufficiale della Difesa si lega il traguardo del 2% con annesso riferimento temporale.
    Ripeto, se non sbaglio...

    Certo, quell'obiettivo rimane lontano, secondo gli ultimi dati, sono circa 8 i miliardi di € che ci separano infatti da quel fatidico 2%.
    Il tempo ci sarebbe anche per crescere, senza neanche troppe difficoltà
    Sennonchè...

    Altro punto IMHO interessante
    CITAZIONE
    Inoltre, la realizzazione di tale incremento consentirebbe di riequilibrare anche le spese di esercizio, negli ultimi tempi sensibilmente ridimensionate: esse sono infatti necessarie a mantenere in efficienza con tassi accettabili mezzi e risorse destinate alla Difesa. L’obiettivo nel breve termine (2-3 anni) è quindi di passare da un valore di poco superiore al 10% dell’intero budget della Difesa ad uno stabile 15%, per poi crescere gradualmente fino al 20%.

    Finalmente si fissano degli obiettivi per la crescita delle risorse destinate all'Esercizio!
    Sicuramente positivo, anche se non sono del tutto sicuro che il 20% basti comunque.
    Vedremo...

    Entrambi i documenti si occupano poi delle politiche del Personale.
    Per praticità, riporto però il passaggio contenuto nell'Atto di Indirizzo.
    CITAZIONE
    valutare la reale congruità del modello professionale originario adottato alla luce dell’approssimarsi dell’avvio del decennio critico (2025-2035) che vedrà i primi blocchi di personale volontario reclutato raggiungere e superare la soglia dei 50 anni di età anagrafica, esplorando pertanto possibili soluzioni per favorire un ricambio generazionale e sterilizzando i possibili effetti negativi sull’operatività dello Strumento militare derivanti da una elevata percentuale di personale anziano

    Ah però!
    Siamo arrivati al punto; esiste un problema di personale anziano vs. operatività dello strumento (con annesso problema di ricambio generazionale.
    E allora, questa cosa, non poteva essere approfondita in fase di discussione di quel pessimo DdL di (contro)riforma delle Forze Armate; invece di dare un sostanziale via libera al tutto?
    Mistero...
  6. .
    CITAZIONE (beppedifesa @ 6/6/2022, 10:05)
    E' abbastanza evidente che la politica sia bloccata (ci sarebbero pagine da discutere per definirne le motivazioni, ma meglio tralasciare), ma è anche vero che i tecnici/militari se ne stanno belli tranquilli ed in silenzio. Se i militari non sono i primi a denunciare le problematiche delle nostre forze armate (in particolare dell'esercito), non si più pensare che lo facciano i politici. Il problema è sostanzialmente questo: c'è un'esigenza che non riesco a coprire, lo dichiaro esprimendo le mie perplessità e definendo dei requisiti, lascio la palla ai politici che devono intervenire. Qui invece siamo al "tocca ai politici fare qualcosa sulla base di non si sa cosa". Sono i politici che devono definire COSA serve alle nostre forze armate? Se qualcuno negli stati maggior pensa che la classe politica attuale, quella che si fa dettare le leggi dalla Corte Costituzionale perché non in grado di prendere delle decisioni, possa togliergli le castagne dal fuoco, si sbaglia di grosso. Sono le forze armate che devono fare la lista della spesa, e allora, in mancanza di risposte, ci si può lamentare dell'inefficienza della politica- Oggi l'inefficienza è solo dei militari.

    L'unica forza armata che un minimo ha definito le sue problematiche è la MMI, ma molto più timidamente del passato e senza comunque definire un piano d'azione e le necessità, solo il solito "andranno in pensione 20 navi ne arriveranno 10..."

    L'esercito ha detto chiaramente che può aspettare altri 10 anni il nuovo IFV e che gli bastano appena 125 Ariete rimodernati (poco e male). Quindi dov'è il problema?

    L'AMI, che comunque, nonostante una forte riduzione in numero di aerei, ha ottenuto e sta ottenendo vari moltiplicatori di forza impensabili solo 20 anni fa, si scalda solo per la questione F35B...

    E' davvero colpa della politica questa situazione?

    Effettivamente, c'è una "complicità a tutto campo" tra politica e mondo militare che (oggettivamente) fa paura.
    Nessuno che si sbilancia.
    Nessuno che prende l'iniziativa.
    Nessuno che recita fuori dal coro.
    Tutti allineati e coperti; l'una con l'altro e viceversa.
    Hai voglia poi di avere "millemila" miliardi di euro in più nel bilancio della Difesa.
    Tanto se si continua così, non si va da nessuna parte...

    CITAZIONE (Badman @ 6/6/2022, 10:51)
    Nelle ultime audizioni la Marina è stata abbastanza esplicita sia sulle minacce che il necessario per affrontarle (vedasi necessita di 12 Fregate ASW). E anche prima comunque non era solo entra questa nave ed escono queste navi.

    L'EI ho sinceramente perso ogni fiducia nella capacità dei quadri dirigenti di ottenere e portare avanti programmi multimiliardari e tenere a bada l'industria. Tranne un breve spiraglio in epoca Farina, dove sembrava che il nuovo IFV era cosa praticamente fatta e che la direzione fosse per una volta ben chiara, è infine bastata un intervista del nuovo CSME fresco di mandato a distruggere qualsiasi impressione positiva che mi ero fatto sulla contingenza in cui si trovava l'EI ed è bastata una sua audizione in pieno periodo di guerra per capire che non basta un Generale Farina a cambiare l'EI di punto in bianco. Ma la cosa più assurda è stata l'ultimo Rapporto Esercito, che se i precedenti progressivamente dicevano sempre meno, quest'ultimo non dice talmente nulla al punto da far bollire il cervello, un occasione totalmente buttata alle ortiche. L'ultima speranza che ho è il prossimo DPP. Ma più che una luce nell'oscurità, chiederei al Padreterno una serie di miracoli. E non so se ormai pure Lui ci possa fare qualcosa.

    Non vi preoccupate, all'Esercito ci penserà la... Marina.
    Intesa come Forza Armata che sta attualmente esprimendo il CSMD.
    "Priority is our Army"


    Se già postato, mi scuso in anticipo.
  7. .
    Nell'ambito di un panorama Europeo "in continuo movimento", si segnala anche l'esito del Referendum in Danimarca sulla clausola di "opt out" fin qui garantita a Copenaghen.
    Fino a oggi infatti, la Danimarca medesima era sì un Paese membro dell'UE ma al tempo stesso se ne era garantita l'esclusione dalle politiche di difesa e sicurezza comuni dell'UE.
    Con quasi il 70% di "sì", anche questa "eccezione" termina (peraltro, per la serie: "capolavori strategici di Putin"...).
    Questo referendum era anche visto come una sorta di meccanismo di approvazione o meno della recente decisione della coalizione di Governo di alzare al 2% del PIL le spese per la Difesa entro il 2033.
    Evidentemente, anche in questo senso, il risultato è chiaro.

    Quello che emerge insomma in maniera sempre più chiara/nitida in Europa è un passo in avanti in termini di attenzione sui temi della Difesa.
    Una considerazione meno banale di quello che potrebbe apparire a un primo impatto; del resto, si obietterà, è lo stesso quadro di sicurezza Europeo a essere profondamente cambiato per effetto della invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

    Un passo in avanti, ed è questo il punto IMHO cruciale, rispetto al quale il nostro Paese sembra invece essere ancora assente.
    Perennemente avvolto da una nebbia tale da impedirgli di fare quel salto di qualità (in termini di approccio e conseguenti scelte su tali questioni) che oggi più che mai sarebbe necessario.

    Nei post precedenti, più "colleghi" di questo forum si sono occupati delle ultime notizie provenienti da Germania e Olanda.
    A Berlino, è in dirittura di arrivo l'approvazione del "fondo speciale" da 100 miliardi di € per i prossimi 5 anni:
    Nel prossimo lustro dunque, la Germania stessa avrà perciò un bilancio della Difesa stabilmente sopra i 70 Miliardi di €; valore che le consentirà di raggiungere il 2% del PIL (e che poi conta di mantenere comunque anche in futuro).
    Ovviamente, questo "fondo speciale" è già stato definito in termini di "Lista delle spesa" da effettuare; frutto, evidentemente, di un precedente e logico lavoro di pianificazione.
    Non meno eclatante il caso dell'Olanda che di fatto aumenterà del 40% il proprio bilancio della Difesa nel giro di un solo anno, puntando a raggiungere il 2% del PIL già nel biennio 2024/2025.
    Anche in questo caso però, non ci è limitati a "buttare giù" dei numeri; al contrario, è stato redatto un "Libro Bianco" con annessa programmazione.
    E anche altrove le cose non sono molto differenti.
    Diversi Paesi, come noto, si erano già impegnati e stavano già convergendo verso il rispetto del solito parametro del 2% del PIL.
    Altrove, come in Germania, Olanda e altri Paesi, si è comunque reagito prontamente.
    In altri Paesi ancora, si sta perfino ragionando di abbandonare quel livello del 2% per porsi obiettivi più ambiziosi.

    E poi c'è l'Italia.
    Dove a parte la (imbarazzante) fiammata nel dibattito politico e pubblico di poche settimane fa, terminata in un vago/confuso/teorico impegno ad aumentare le spese per la Difesa al 2% del Pil entro il 2028, tutto si è nuovamente "cristallizzato" (ovvero, fermato).
    Con quale credibilità dunque si può pensare in termini positivi.
    Oggettivamente, nessuna.
    Il livello del sopracitato dibattito rimane modestissimo.
    E i risultati dello stesso non possono che essere conseguenti.
    Nulla che faccia intendere che quell'impegno sarà rispettato.
    Nessun concreto cronoprogramma.
    Nessuna indicazione su come saranno eventualmente questi (altrettanto eventuali) fondi aggiuntivi.
    Eccetera eccetera...
    Niente di niente.

    In compenso... , ci ritroviamo con un Parlamento che sta discutendo una legge di (contro)riforma delle Forze Armate che rappresenta più o meno esattamente tutto ciò che non dovrebbe essere fatto.
    Sempre per dimostrare poi quale sia il livello di impegno/attenzione generale, siamo nel frattempo arrivati a giungo ma continuano a mancare:
    - il cd. "Decreto Missioni" per il 2022;
    - il DPP 2022-2024;
    - l'Atto di Indirizzo del Ministro della Difesa.

    Insomma tra immobilismi vari (conditi peraltro da qualche ulteriore arretramento), il nostro Paese sembra chiaramente (e senza particolari sorprese) avviato a recitare il ruolo di "Cenerentola" in Europa e nell'Occidente.
    Tanto per cambiare...
  8. .
    CITAZIONE (roscon @ 7/5/2022, 15:23)
    A questo punto speriamo che l'aumento dei fondi non ci sia, se i nuovi mezzi devono servire a figurine per i vari generali od ammiragli ma inutilizzabili a causa di una età media che veleggerà verso i 50 anni...

    Spiace doversi esprimere in questi termini ma, effettivamente, mi trovo costretto a condividere l'auspicio del Sig. Roscon.

    CITAZIONE (Tochiro_FD @ 7/5/2022, 15:25)
    Infatti, avevo premesso: se si guarda la cosa con spirito positivo.
    E' abbastanza improbabile che Governo, Ministro e Stato Maggiore della Difesa abbiano lavorato, iin questi ultimi due anni, ad una riforma dello strumento militare per raggiungere il bislacco scopo di poter raddoppiare i medici, gli infermieri e i commissari attualmente in servizio nelle Forze Armate...

    Questa riforma è stata "partorita" dalla Commissione Difesa della Camera; sia pure con le evidente complicità del Ministero delle Difesa e dello SMD.
    E comunque, l'obbiettivo era chiaro fin dalla prima stesure della legge, quando si proponevano 2 distinti contingenti aggiuntivi di 5.000 e 1.125 unità esattamente con le stesse finalità.
    Quello da 5.000 militari composto da: medici, personale delle professioni sanitarie, tecnici di laboratorio, ingegneri, genieri, logisti dei trasporti/dei materiali, informatici e commissari.
    E il secondo da 1.125 militari da destinare alle professioni sanitarie.
    Quindi sì, la (contro)riforma in oggetto ha esattamente l'obiettivo di aumentare il Personale solo ed esclusivamente ai fini dell'assolvimento della quarta missione.

    CITAZIONE (Musamava @ 7/5/2022, 15:32)
    A mio avviso, essendo notoriamente le Forze Armate (quanto meno alcune di esse) in grave carenza di personale di tutti i tipi, ogni incremento è benvenuto, perché comunque andrà a colmare una qualche lacuna. Inoltre gli uomini una volta in servizio potranno venire impiegati dove sarà necessario, come risulta di fatto esplicitato dal riferimento alle "situazioni di straordinaria necessità e urgenza".
    In definitiva, si tratta di un primo passo, un'inversione di tendenza dopo decenni di riduzioni numeriche.

    C'è un equivoco...
    Le: "situazioni d straordinaria necessità e urgenza" fanno esclusivo riferimento alla Quarta (e ultima) Missione delle Forze Armate.
    E cioè:
    CITAZIONE
    Concorso a salvaguardia libere istituzioni e compiti per pubblica calamità e casi di straordinaria necessità e urgenza

    Dunque, nulla a che vedere con le altre 3 che (oggi più che mai) dovrebbero essere l'unico/esclusivo riferimento in termini di politiche di Difesa del Paese.
    Sempre per chiarezza, dato che l'ho scritto anche nell'articolo, non c'è nessuna idiosincrasia sul tema dell'aumento del Personale.
    Che poi (e anche questo è agli atti...) IMHO significa:
    1) intervento mirato sulla Marina Militare, che ha un oggettivo bisogno di adeguare (ovvero, aumentare i propri organici); sia pure non certo a dismisura;
    2) intervento altrettanto mirato per venire incontro alle esigenze nate con la comparsa dei nuovi domini operativi.
    Di questo hanno bisogno le Forze Armate.
    Non di diventare sempre più una succursale della Protezione Civile o di altro ancora.
  9. .
    CITAZIONE (Giacomo_FD @ 7/5/2022, 10:52)
    Mi chiedo come sia possibile che su questa cosa siano tutti silenti, dai generali a qualche politico con un po' di sale in zucca. Nessuno tra l'altro pretende proporzioni ideali tra ferma prefissata e indeterminato (chiamiamolo col suo nome va') le peculiarità sociali dell'Italia vanno tenute in conto, ma così siamo veramente al capolinea.

    Bene invece che si parli di una riserva, vedremo come implementata, anche se prima ci sarebbero altre gatte da pelare secondo me, ma comunque è un fatto positivo.
    Rispetto ai repati ad hoc per la quarta issione, dual use etc, anche qui, le priorità sarebbero altre, però se questo significa sgravare unità operative da combattimento da questi impegni che hanno poco a che vedere con l'essere alpino, bersagliere o parà, la cosa potrebbe anche rivelarsi positiva. Ecco forse 10000 sono un po' tantini sul totale. Se ho ben capito tra l'altro come ipotesi ci sarebbe dentro anche un buon numero di personale in ferma prefissata, togliendoli a reparti come fucilieri etc, dove ce ne sarebbe più bisogno... sì sono personale in più, ma almeno si concentrino i giovani dove più servono, già che bisogna arruolarli.

    CITAZIONE (Tochiro_FD @ 7/5/2022, 14:03)
    CITAZIONE (Giacomo_FD @ 7/5/2022, 10:52) 
    [...]
    Rispetto ai repati ad hoc per la quarta missione, dual use etc, anche qui, le priorità sarebbero altre, però se questo significa sgravare unità operative da combattimento da questi impegni che hanno poco a che vedere con l'essere alpino, bersagliere o parà, la cosa potrebbe anche rivelarsi positiva. Ecco forse 10000 sono un po' tantini sul totale. Se ho ben capito tra l'altro come ipotesi ci sarebbe dentro anche un buon numero di personale in ferma prefissata, togliendoli a reparti come fucilieri etc, dove ce ne sarebbe più bisogno... sì sono personale in più, ma almeno si concentrino i giovani dove più servono, già che bisogna arruolarli.

    Infatti credo che la cosa vada intesa in senso opposto a quanto potrebbe apparire, almeno leggendo quanto riportato nell'articolo.
    Lo scopo non è di arruolare 10.000 persone in più, inclusi giovani in ferma prefissata, per destinarli alla quarta missione. Piuttosto, l'intento dovrebbe essere di poter arruolare altrettanto nuovo personale in "sostituzione" dei 10.000 tecnici, specialisti, sanitari, commmissari che già adesso svolgono compiti definibili come duali. Che non sarebbero più inclusi nel conteggio dei 150.000 e che sono ovviamente, in grandissima parte, in servizio permanente e di una certa età media.
    Se si guarda la cosa con spirito positivo, non sarebbe molto diverso dal transito al ruolo civile di una identica proporzione di personale, per svolgere incarichi ausiliari. Come peraltro in uso in diversi paesi che, almeno in questo forum, vengono spesso citati ad esempio virtuoso

    Allora, riporto la norma in oggetto per intero:
    CITAZIONE
    ...previsione di un di un incremento organico, da realizzare compatibilmente con il conseguimento dei risparmi di cui all'articolo 4, comma 1, lettera d), della legge 31 dicembre 2012, n.244, non superiore a 10.000 unità, di volontari in ferma prefissata iniziale nonché di personale militare dell'Esercito italiano, della Marina militare, escluso il Corpo delle capitanerie di porto, e dell'Aeronautica militare ad alta specializzazione, in particolare medici, personale delle professioni sanitarie, tecnici di laboratorio, ingegneri, genieri, logisti dei trasporti e dei materiali, informatici e commissari, in servizio permanente per corrispondere alle accresciute esigenze in circostanze di pubblica calamità e in situazioni di straordinaria necessità e urgenza, adottando la necessaria disciplina di adeguamento;

    Dunque, si parla di contingente aggiuntivo (di consistenza non superiore alle 10.000 unità composto di VFPI, Ufficiali e Sottufficiali; questi ultimi in Servizio Permanente) esattamente per "per corrispondere alle accresciute esigenze in circostanze di pubblica calamità e in situazioni di straordinaria necessità e urgenza".
    Quindi questo contingente, proprio perché aggiuntivo, non sostituisce nessuna aliquota di Personale oggi in servizio ed è integralmente dedicato alle accresciute esigenze eccetera eccetera.
    Cioè è un contingente tutto in stile "Quarta missione".
    Con l'aliquota di Personale in Servizio Permanente più chiaramente definita in termini di ruoli (medici, personale delle professioni sanitarie, tecnici di laboratorio, ingegneri, genieri, logisti dei trasporti e dei materiali, informatici e commissari, nani e ballerine...).
    Mentre sull'aliquota di VFPI sono pronto a scommettere ingenti somme di denaro che si riferisce a Personale da impiegare in maniera "perpetua" per l'Operazione Strade Sicure...

    Anche sulla "Riserva Ausiliaria dello Stato" nutro dei dubbi.
    Non certo sullo strumento in sé, che anzi è da salutare con favore.
    Quanto piuttosto sulla sua realizzazione pratica.
    Detto ancora in termini chiari, sento "puzza" di "Quarta missione" anche in questo caso...

    In conclusione, condivido la metafora sui mezzi di trasporto indicata dal Sig. Giacomo.
    Siamo davvero al capolinea!
  10. .

    Con oltre l'80% di tutto il Personale in Servizio Permanente, si batterà ogni record e (soprattutto) si renderà ufficiale la definitiva conversione delle nostre FFAA da "Strumento Militare" a "Strumento di erogazione di stipendi" (volgarmente noto come "stipendificio").
    Si tratta di scelte gravi, che avvengono in un contesto grave (e che invece, avrebbe dovuto indurre tutti a un ben diverso approccio) e che, sempre in tema di gravità, vedono un consenso plebiscitario intorno a esse.
    E poi continuiamo pure a parlare delle spese per la difesa al 2% del PIL...
    Come se avesse un senso...

    CITAZIONE (lupo_FD @ 6/5/2022, 18:55)
    buon senso, almeno a mio parere...


    Assoluto buon senso!
    Tutto racchiuso nelle ultime parole del Presidente della Repubblica:
    CITAZIONE
    Considerate le molteplici e ricche tradizioni delle Forze armate, è presumibile -sull'esempio della previsione di una giornata specifica per il Corpo degli Alpini, la cui storia gloriosa e il prezioso impegno, anche di rilievo sociale, meritano riconoscenza; così come la meritano gli altri Corpi che compongono le nostre Forze Armate- che venga chiesta l'istituzione di altre giornate da dedicare ai numerosi singoli Corpi, Armi, specialità o unità, così come indicato dall'ordine del giorno n. 137 approvato dalla quarta commissione del Senato l'8 marzo scorso. In tal modo si avrebbe un proliferare di ricorrenze e una frammentazione della memoria e della riconoscenza dovuta alle Forze Armate e ai loro caduti"

    Del resto, ricollegandosi al tema di cui sopra, e cioè la (contro)riforma delle FFAA, è evidente che tutto rientra orma nella stessa logica.
    Le politiche di difesa del Paese sono sempre più declinate dal Parlamento (e non solo) come una serie di "marchette elettorali".
    Questo è...

    A margine, si evidenzia una importante novità per le nostre Forze Armate.
    Inserita in maniera anche anomala nel c.d. "Decreto energia e investimenti" da pochi giorni approvato dal CdM, è in arrivo una norma di una certa importanza:
    CITAZIONE
    all’articolo 88, comma 1, le parole “e di unità terrestri, navali e aeree” sono sostituite dalle seguenti: “e di unità terrestri, navali, aeree, cibernetiche e aero-spaziali” e le parole “preposte alla difesa del territorio nazionale e delle vie di comunicazione marittime e aeree” sono sostituite dalle seguenti: “preposte alla difesa del territorio nazionale, delle vie di comunicazione marittime e aeree, delle infrastrutture spaziali e dello spazio cibernetico in ambito militare”;

    Ovvero, anche il nostro Paese riconosce ufficialmente l'esistenza dei 2 nuovi domini operativi del cyberspazio e dello spazio.
  11. .
    Infatti, come accennato, delle modifiche ci sono state.
    Le più rilevanti:
    - lo spostamento al 2034 dei termini di applicazione della L.244/2012 (nella proposta di Legge originale era stato indicato il 2030).
    - e la nuova formulazione del contingente aggiuntivo, per l'appunto, di 10.000 unità (al posto dei 2 precedentemente inclusi sempre nella PdL originale).
    Per il resto, più o meno, è lo stesso "mostro" di prima.
  12. .

    CITAZIONE (Giacomo_FD @ 28/4/2022, 14:36)
    Vediamo cosa riescono a partorire questa volta. Resta l'introduzione delle ferma prefissata a 3 anni.

    CITAZIONE
    La riforma riguarderà appunto il reclutamento iniziale nelle Forze armate dei volontari e la rideterminazione delle dotazioni organiche, stabilite dalla legge n.244 del 2012, in riferimento all’Esercito, alla Marina (escluso il Corpo delle capitanerie di porto) e all’Aeronautica.

    Da queste parole sembra che il modello a 15000 sarà rivisto, ma potrebbe anche intendere altro.

    Forse qualcuno lo ricorderà (e se così non fosse, non sarebbe certo un problema)..., ma di questa proposta di Legge me ne ero già occupato mesi addietro.
    Quando cioè essa venne approvata dalla Commissione Difesa della Camera.
    Allora, il mio giudizio fu fortemente negativo.
    Oggi, a seguito delle modifiche apportate in qualche "segreta stanza", quella proposta di Legge è stata per l'appunto ripresentata di fronte all'assemblea della Camera dei Deputati e istantaneamente approvata.
    Ebbene, per quando possa sembrare incredibile, si è riusciti nella non facile operazione di rendere peggiore un provvedimento già pessimo.
    Quello che esce dalla Camera è un qualcosa destinato a non risolvere i cronici problemi delle Forze Armate in termini di squilibrio (spaventoso) tra i ruoli del Personale, lasciando fare in maniera totalmente passiva al trascorrere del tempo.
    Produce una nuova ripartizione fra i ruoli del Personale che fa crescere a dismisura quello in Servizio Permanente e fa diminuire ancora quello in Ferma Prefissata.
    Crea un nuovo modello di reclutamento nelle carriere inziali delle FFAA sostanzialmente finalizzato a far entrare quanto più Personale possibile nel Servizio Permanente.
    Prevede un contingente aggiuntivo fino a 10.000 unità (un abbandono surrettizio del modello a 150.000 militari) confuso, indefinito e all'insegna di una marcata attenzione verso compiti in stile "duplice uso sistemico"; praticamente, mancano solo i nani e le ballerine tra le figure professionali richieste.
    Con la "perla finale" rappresentata da una copertura economica necessaria per l'arruolamento di questo contingente aggiuntivo che dovrebbe venire dai risparmi prodotti dalla Legge 244/20212 che prevede una riduzione del Personale; cioè, si riduce il Personale per arruolarne dell'altro!!!

    Quella che esce dunque non è una pagina storica per le Forze Armate, come in tanti stanno cercando di "vendere".
    Piuttosto, è una pagina bruttissima; quelle emergeranno saranno Forze Armate declinate all'insegna dello "stipendificio" (con oltre l'80% del Personale totale in Servizio Permanente"), mediamente vecchio e tendenzialmente "sclerotizzato".

    Ma d'altra parte, se il grido di battaglia di tutti è stata la "lotta al precariato militare"...
  13. .
    CITAZIONE (Leone1 @ 13/2/2022, 15:11) 
    ...
    L'obiettivo principale dello strumento militare, invece, è stato individuato nella partecipazione italiana, con contingenti di ridotte dimensioni quantitative, anche se qualitativamente all'altezza ed interoperabili con quelli alleati, ad operazioni multinazionali decise in ambito NATO/Ue, per il perseguimento degli obiettivi stabiliti in sede euro-atlantica, dando per di più per scontato, o quasi, che si sarebbe trattato di operazioni a medio-bassa intensità. Alla fine, lo scopo politico ultimo è stato quello di rendere possibile una partecipazione, anche se poco più che simbolica, per non essere tagliati fuori, per poter dire "ci siamo anche noi e ci siamo con pochi mezzi, ma dei quali non dobbiamo più vergognarci per la loro obsolescenza come avvenuto in passato". (es. guerra del Kosovo ed F 104). Punto. Il bilancio è stato determinato e ripartito tra le varie funzioni sulla base di questa esigenza, oltre che di considerazioni di politica industriale. Del resto, non è un caso se buona parte delle spese per investimenti vengono finanziate dal Mise. Ma l'efficacia reale dello strumento militare, la preparazione bellica, per usare un linguaggio arcaico ma chiaro, sono l'ultima delle preoccupazioni. Paradossalmente, se teneva più conto, almeno a parole e nel definire le esigenze, negli anni '80 di quanto non avvenga oggi.

    Tutto vero.
    Tutto maledettamente vero.
    Tutto tristemente vero.
    D fatto, siamo ormai da tempo (e sia pure a fasi alterne) in modalità: "timbratura del cartellino".
    Peraltro, anche con un certo affanno al fine di essere presenti in quante più missioni possibili.
    E poi ci si domanda perché il nostro Paese abbia perso peso e credibilità a livello internazionale...

    A questo quadro d'insieme, aggiungerei un elemento che si è andato rafforzando proprio negli ultimi anni.
    E cioè, FFAA intese sempre meno come strumento militare e sempre più come strumento economico.
    Che si tratti di pagare quanti più stipendi possibile (ovviamente, "stipendi fissi"...) e/o che si tratti di dare lavoro per quanto più possibile all'industria nazionale del comparto, alla fine in Parlamento e nella politica sono tutti d'accordo.
    Questa è l'unica cosa che sembra ormai contare.
    Lo dimostrano le politiche del Personale in atto da... sempre e la stessa "scellerata" proposta di Legge in discussione alla Camera.
    Così come lo dimostra l'impennata degli Investimenti; che (ovviamente) è/sarebbe anche un fatto molto positivo, se non fosse che se poi tale impennata non sarà comunque seguita dagli interventi a tutto campo ugualmente necessari (riforma "vera" delle Forze Armate e aumento degli stanziamenti sull'Esercizio) alla fine corre il rischio di rimanere quasi fine a sé stessa.

    In tutto questo, trovo davvero grave che tutti si siano ormai adagiati su questo trend.
    A partire dai vertici militari, che sembrano più che altro dediti alla semplice "raccolta" dei sistemi più sofisticati; senza però particolari preoccupazioni sul come poi eventualmente impiegarli.

    PS
    Sul confronto con gli anni 80, temo anche io che sia così.
    E anche questo è, evidentemente, un dato "drammatico"...
  14. .
    CITAZIONE (roscon @ 10/2/2022, 20:47)
    In merito alla voce "infrastrutture" la variazione potrebbe essere determinata dal fatto che il rinnovo di caserme & c. Per renderle, tra l' altro, più "verdi" potrebbe essere coperta dai fondi del PNRR. Una delle poche voci in ambito difesa che possono essere inserite nel piano

    Attenzione però a non “mescolare” piani diversi.
    Un conto è l’esercizio, un altro è l’Investimento.
    E per quanto si possa anche ragionare sul fatto che nuovi investimenti possano portare a diminuzioni nei costi di Esercizio, così come è vero che nei 4 “fondoni” varati con precedenti Leggi di Bilancio erano presenti risorse per investimenti proprio nel settore delle Infrastrutture (PS: sarei invece molto più cauto su fondi per la Difesa nel PNRR, perché io faccio ancora una notevole fatica a rintracciarli...), che tali investimenti abbiano già prodotto simili risultati mi pare altamente improbabile.
    Quini, il tema dovrà essere approfondito.
    Sempre in tema di Esercizio, peraltro, si ricorda che da qualche anno a questa parte esso sconta anche l’effetto dell'aumento del c.d. “Fondo Scorta”; salito a ben 404 milioni di €.
    Ora. È ben ricordare che questa cifra è un semplice anticipo di cassa; quindi, totalmente “improduttiva”.
    In pratica, è come se l’Esercizio stesso fosse finanziariamente “gonfiato” per l'appunto di poco più di 400 milioni.
    Che una volta sottratti…
    CITAZIONE (Leone1 @ 12/2/2022, 15:46)
    L'ultimo aumento per le spese militari per investimento risale al 2006/2007, ai tempi di Arturo Parisi. All'epoca non c'erano guerre imminenti all'orizzonte e quindi, nonostante le polemiche di chi si lamentava sostenendo che le spese per l'esercizio dovevano essere pari a quelle per l'investimento, secondo la nota ripartizione personale - esercizio - investimento al 50%- 25 % - 25 %, condivisi la scelta del Ministro dell'epoca di privilegiare l'investimento, ritenendo che, qualora la situazione internazionale fosse peggiorata, ci sarebbe stato il tempo di rimpinguare l'esercizio.
    Infatti, l'aumento della spesa per investimenti dà i suoi frutti nel giro di diversi anni, mentre quella per l'esercizio dà i suoi effetti già nel breve-medio periodo. La situazione odierna, però, è ben diversa da quella del 2006. L'aggravarsi della situazione internazionale avrebbe quindi consigliato un significativo aumento delle spese per l'esercizio, soprattutto di quelle legate alla manutenzione dei mezzi ed al ripianamento delle scorte per le munizioni, in modo da consentire, già nel breve-medio periodo, un miglioramento delle capacità dello strumento militare. Infatti mentre per acquisire nuove navi, aerei o carri armati occorrono anni, almeno 4 o 5, acquisire munizioni, missili, siluri e ripristinare l'efficienza dei mezzi richiede meno tempo, ma credo che almeno un anno o due siano comunque necessari. Pensare di acquisire le munizioni a guerra già scoppiata sarebbe assurdo, sia perché a quel punto tutti le vorrebbero, sia perché non ci sarebbero i tempi per allestire le linee di montaggio, addestrare personale specializzato e via dicendo. La eventuale prossima guerra si combatterà con quello che c'è negli arsenali. Ora, siccome mi par di capire che anche missili e siluri scadano, sia pure a lunga scadenza, un pò come le scatolette di tonno, negli anni passati poteva aver poco senso riempire gli arsenali, per poi farli scadere, ma, data la situazione odierna, mi sarebbe sembrato più ragionevole dirottare 400/500 milioni dall'investimento all'esercizio. Le precise dotazioni di munizioni sono riservate, ma dai contratti stipulati con l'industria e dalle voci che giravano dopo i conflitti contro la Serbia e contro la Libia, si può sospettare che non ce ne siano moltissime. Ho l'idea che esista la dotazione standard, il ricambio, qualche colpo per l'addestramento e basta. Tipo lanciatore a 6 celle = 6 missili per l'impiego, 6 di ricambio, uno o due per rare esercitazioni a fuoco e poi tanti saluti. Idea personale, preciso, ma temo non troppo lontana dalla realtà. Premesso che politicamente sono contrario ad ogni coinvolgimento in guerre contro Russia o Cina, un decisore politico che invece è disposto a lasciarsi coinvolgere per assecondare Washington avrebbe dovuto, a mio avviso, adottare le scelte conseguenti, cioè acquistare Meteor, Iris-T, Amraam, Aster, Teseo, SDB, Paveway ecc. ecc. ecc. prima ancora di finanziare i programmi di acquisizione. Ha poco senso avere qualche F35 se poi non ci sono le bombe da lanciare, o acquisire nuove fregate se non ci sono abbastanza Aster per quelle già in linea.

    Ipotizziamo di assumere il 2001 come “anno zero” per le FFAA.
    Questo perché il primo anno di applicazione della Legge 331/2000; quella che ha visto la nascita delle FFAA su base volontaria e professionale.
    Ovviamente, con una certa approssimazione; dato che la questione è più complessa.
    Comunque, nel 2001 (così come negli anni immediatamente precedenti e in quelli immediatamente successivi) Esercizio e Investimento erano quasi allo stesso livello.
    Per la precisione, con una leggera prevalenza per il primo che in quegli anni viaggiava intorno ai 3,5 miliardi di € (sì, avete letto bene; l’Esercizio raggiungeva i 3,5 miliardi circa!); questo mentre l’Investimento era sui 3,2 miliardi media (anche se già all’epoca c’erano i fondi aggiuntivi del MISE, sia pure non certo ai livelli attuali).
    I primi segnali di “rottura” si avvertono nel 2005; ma è nel 2006 (PdC Berlusconi e MinDife Martino) che arriva la prima “mazzata”.
    L’Esercizio precipita a meno di 1,9 miliardi e l’Investimento a 1,5 miliardi.
    Poi, come ricordato dal Sig. Leone, segue il “biennio d’oro” del Governo successivo; con MinDife Parisi.
    Attenzione però.
    Perché è vero che si registra una forte attenzione per l’Investimento, che passa da 1,5 a 3,6 miliardi in 2 anni (più il contributo crescente del MISE).
    Ma anche l'Esercizio non è che viene trascurato, dato che si passa da circa 1,9 a circa 2,7 miliardi sempre in 2 anni. Un livello di risorse che non sarà mai più toccato.
    Il resto è storia nota.
    Nel senso che già nel 2009 (a Palazzo Chigi torna Berlusconi e al MinDife arriva La Russa) le risorse tendono scendere progressivamente fino alla nuova “mazzata” del 2012.
    Seguono un paio di anni di risalita.
    Poi è la volta del triennio del Governo Renzi e MInDife Pinotti (il più “difficile” in assoluto per le nostre Forze Armate!), quindi la (triste) parentesi della Trenta e, infine nonché con 2 PdC diversi, l’attuale MinDife Guerini.
    Premesso ciò, il senso dell'intervento del Sig. Leone è totalmente sottoscrivibile.
    Il tema delle scorte è cruciale (tant’è che viene sottolineato nella stessa Nota Integrativa allo Stato di Previsione); ma più in generale è il tema della operatività dello Strumento Militare che deve tornare al centro della attenzione.
    Formazione, addestramento, manutenzione e supporto dei mezzi nonché dei sistemi, per l’appunto le scorte di ogni genere (dalle munizioni ai carbolubrificanti).
    Per bene che vada, l’Italia sta costruendo uno Strumento Militare “one day only”; capace di combattere per un giorno (o giù di lì; e con tanti forse…).
    Tra l’altro, circa 400 milioni dell’Investimento sono già (di fatto) dirottati all’Esercizio attraverso i programmi SOFUTRA/Sostegno Munizionamento.
    Ma anche così non basta.
    Occorre investire molto di più, per esempio, sull’addestramento; che deve diventare più costante, più realistico e più integrato in ambito multinazionale.
    E quei soldi dovrebbero venire dal capitolo di spesa del Personale; il quale, attraverso la piena/effettiva implementazione della Legge 244/2021, sarebbe in grado di liberare risorse per centinaia di milioni di €.
    Solo che, nota conclusiva (molto) polemica, più passa il tempo e più mi accorgo che l’idea di avere uno Strumento Militare tanto efficace quanto efficiente non sia esattamente in cima ai pensieri della politica.
    Anzi, se è per questo, mi pare che questo pensiero non ci sia proprio...
  15. .
    Un po' imbarazzato... , ringrazio per i complimenti!
    Nell'ordine poi:
    - No, non sono responsabile della presenza della foto di un Rafale...
    - Condivido il giudizio sul bilancio della Difesa, una sorta di "bene ma non benissimo". Sia per le ben note dichiarazioni di un certo tipo, sia per la necessità oggettiva di compire determinate scelte (invece, non fatte), era effettivamente lecito aspettarsi di più e (soprattutto) di meglio.
    - Sì, il dato sul rapporto percentuale tra spese per la Difesa e PIL è un dato significativo, di sicuro non in positivo;
    - In realtà, sia pure di poco, la voce "formazione e addestramento" nel 2022 è in leggero calo rispetto al 2021;
    - Non sono così sicuro che la diminuzione della voce "Infrastrutture" sia solo congiunturale.
    - Resta il fatto che l'Esercizio avrebbe bisogno di ben altre risorse; che significa non solo no a nuovi a tagli ma nemmeno incrementi modesti (per non dire asfittici).

    E comunque, sul tutto aleggia la "famigerata" proposta di Legge che ha come tema la (contro)riforma delle Forze Armate.
    Che se approvata, provocherà un ulteriore "terremoto" finanziario sul bilancio della Difesa.
    Intanto, si segnala che la suddetta PdL è ferma in Commissione Bilancio; sempre alla Camera.
    In attesa che arrivi la seconda relazione tecnica di accompagnamento da parte del Ministero della Difesa.
    Come si ricorderà infatti, la prima aveva già ricevuto un parere negativo da parte della Ragioneria Generale dello Stato (cioè, del MEF) perché, tra le altre cose, era anche piuttosto imprecisa.
    Così, tanto per...
2547 replies since 11/11/2014
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