Forum Difesa

Votes taken by Giovanni Martinelli_FD

  1. .
    CITAZIONE (Cremisis @ 19/8/2022, 10:20) 
    CITAZIONE (Giovanni Martinelli_FD @ 8/19/2022, 10:13 AM)
    Ultimo aggiornamento (pubblicato 2 giorni fa) sulle forniture miliatari della Germania a Kiev.
    Davvero tanti gli spunti interessanti.
    Fra tutti quelli di prossima consegna direi che spicca:
    - 255 rounds of Vulcano artillery ammunition 155 mm.
    Ma non il solo.
    Perché tra quanto già consegnato e quanto, per l'appunto, di prossima consegna c'è molto (ma davvero molto!) altro ancora.
    Da leggere attentamente e analizzare ancora più attentamente.
    Peraltro, si osserva che (al netto di ritardi, esitazioni e contraddizioni) la Germania alla fine sta facendo davvero tanto per Kiev.
    Inoltre, si osservi la trasparenza...

    Concordo sulla trasparenza, ma non sul fatto che sia "davvero molto": 3 Gepard, 11 M113... 1500 colpi di artiglieria (praticamente mezza giornata)

    Questo si capisce cos'è?

    CITAZIONE
    20 Raketenwerfer 70mm auf Pick-up trucks mit 2.000 Raketen & Laserzielbeleuchter

    Ho la sensazione che abbiamo letto 2 liste diverse...
    Tradotto direttamente dall'inglese; lista di quanto già consegnato:

    15 anti-aircraft tanks GEPARD* (previously: 12)
    44 M113 armored personnel carriers with armament (systems from Denmark, conversion financed by Germany) * (previously: 33)
    403,000 rations one-pack (EPa) (previously: 402,000)
    3,000 Panzerfaust 3 cartridges plus 900 grips
    14,900 anti-tank mines
    500 STINGER anti-aircraft missiles
    2,700 STRELA flying fists
    10 Panzerhaubitzen 2.000 including adaptation, training and spare parts (joint project with the Netherlands)
    21.8 million rounds of handgun ammunition
    50 bunker fists
    100 MG3 machine guns with 500 spare barrels and bolts
    100,000 hand grenades
    5,300 explosive charges
    100,000 meters of detonating cord and 100,000 detonators
    350,000 detonators
    10,500 rounds of 155mm artillery ammunition
    10 anti-drone cannons
    14 anti-drone sensors and jammers
    100 auto injectors
    28,000 combat helmets
    15 pallets of clothing
    280 motor vehicles ( trucks , minibuses, SUVs)
    100 tents
    12 power generators
    6 pallets of material for explosive ordnance disposal
    125 binoculars
    1,200 hospital beds
    18 pallets of medical supplies, 60 surgical lights
    protective clothing, surgical masks
    10,000 sleeping bags
    600 shooting glasses
    1 radio frequency system
    3,000 field telephones with 5,000 reels of field cord and carrying equipment
    1 field hospital (joint project with Estonia)
    353 night vision goggles
    4 electronic anti-drone devices
    165 binoculars
    Medical supplies (including rucksacks, first-aid kits)
    38 laser range finder
    Fuel diesel and petrol (current delivery)*
    10 tons of AdBlue*
    500 pieces of wound dressings to stop bleeding
    MiG-29 spare parts*
    30 armored vehicles*
    80 pickup*
    7,944 RGW 90 Matador anti-tank handguns*
    3 MARS multiple rocket launchers with ammunition
    6 truck vehicle decontamination point HEP 70 including material for decontamination
    10 vehicles HMMWV (8x ground radar carrier, 2x jammer/drone carrier)*
    3 Armored Recovery Vehicles 2*
    7 jammers*
    8 electronic anti-drone devices*
    4 mobile, remote-controlled and protected demining devices*
    8 mobile ground radars and thermal imaging devices*
    1 high-frequency device incl. equipment*
    49,000 rounds of anti-aircraft ammunition
    2 refrigerators for medical supplies

    Lista di quanto ancora da consegnare:

    20 rocket launchers 70mm on pick-up trucks with 2,000 rockets and laser target illuminator*
    1,592 rounds of artillery ammunition 155 mm*
    255 rounds of Vulcano artillery ammunition 155 mm*
    60,200 rounds of ammunition 40mm*
    6 forklifts*
    40 bandwidth upgrades electronic anti-drone devices*
    12 Armored Recovery Vehicles 2*
    30 MG3 for Bergepanzer 2
    4,000 shots of anti-aircraft tank practice ammunition
    10 (+10 optional) Autonomous Surface Drones*
    14 tractor units and 14 semi-trailers*
    2 tractors and 4 trailers*
    43 Recon Drones*
    10 protected vehicles*
    1 vehicle decontamination point
    10 M113 armored troop carriers with armament (systems from Denmark, conversion financed by Germany) *
    Air Defense System IRIS-T SLM*
    Artillery detection radar COBRA*
    100,000 first aid kits*
    5,032 anti-tank handguns*
    200 trucks commercial vehicles*
    24 anti-drone systems*
    16 armored bridge-laying vehicles BIBER*
    3,000 rounds of 155 mm artillery ammunition
    4,000 rounds of anti-aircraft ammunition
    63 refrigerators for medical supplies
    15 GEPARD anti-aircraft tanks including around 6,000 rounds of anti-aircraft ammunition*

    Che il "molto" e il "poco" siano concetti soggettivi anche ok.
    Però...

    Per quanto riguarda il capitolo razzi da 70 mm eccetera, ipotizzo si tratti di una qualcosa del genere:
  2. .
    Ultimo aggiornamento (pubblicato 2 giorni fa) sulle forniture miliatari della Germania a Kiev.
    Davvero tanti gli spunti interessanti.
    Fra tutti quelli di prossima consegna direi che spicca:
    - 255 rounds of Vulcano artillery ammunition 155 mm.
    Ma non il solo.
    Perché tra quanto già consegnato e quanto, per l'appunto, di prossima consegna c'è molto (ma davvero molto!) altro ancora.
    Da leggere attentamente e analizzare ancora più attentamente.
    Peraltro, si osserva che (al netto di ritardi, esitazioni e contraddizioni) la Germania alla fine sta facendo davvero tanto per Kiev.
    Inoltre, si osservi la trasparenza...

  3. .
    CITAZIONE (Tochiro_FD @ 10/6/2022, 20:26) 
    Con l'occasione, vorrei segnalare che nei discorsi di oggi in occasione della festa della Marina, a Gaeta, si è notata una decisa svolta di stile rispetto al passato.
    Tutti gli interventi, incluso quello del Presidente letto in apertura, descrivevano l'attuale situazione strategica con molta chiarezza e senza perifrasi, ben oltre le usuali parole di circostanza.
    Anche questi sono chiari segnali del cambiamento in corso

    Ne è proprio sicuro?
    Intervista al CSMM sul Corriere della Sera (di ieri).
    Domanda:
    CITAZIONE
    Anche l’Italia si rinforza?

    Risposta:
    CITAZIONE
    «Con i pattugliatori polivalenti d’altura Thaon di Revel e la Trieste, la prima nave d’assalto anfibio con gli F35, si tratta di una rivoluzione. Una vera forza di proiezione ovunque, anche se rimane la vocazione ad aiutare chi è in difficoltà, come accadde per Haiti».

    Haiti??????
    Se poi vogliamo andare ancora più sul concreto, ci sarebbe anche il famigerato Disegno di Legge di (contro)riforma del Modello Professionale delle Forze Armate; già approvato dalla Camera e ora in discussione al Senato.

    Ovvero, non è che siamo alle solite...?
    Tante belle dichiarazioni.
    Tane nobili dichiarazioni di intenti.
    Tanti buoni propositi.
    Insomma,
    tante belle parole.

    Ma poi, sul fronte dei fatti...
  4. .
    Sempre il Ministro della Difesa ha pubblicato altri 2 documenti importanti; non a caso già menzionati comunque "qua e là" sul forum.
    La Direttiva per la politica militare nazionale
    e
    L'Atto di indirizzo

    Nulla di "sconvolgente".
    Come per la Strategia per il Mediterraneo Allargato.
    Nel senso che, alla fine, gli spunti di interesse ci sarebbero anche.
    Poi però prevale un certo "pessimismo", alimentato da molti (e legittimi) fattori; legati soprattutto alle tante "belle parole" sentite in questi anni e raramente seguite da fatti concreti.

    Rispetto al primo documento, si evidenziano un paio di passaggi:
    CITAZIONE
    consolidare il posizionamento dell’Italia nel contesto di sicurezza internazionale, promuovendo una partecipazione attiva in seno alle Organizzazioni Internazionali di riferimento (NATO e Unione Europea in primis) in termini, sia di forze rese disponibili per la gestione delle crisi, sia di risorse finanziarie allocate a bilancio, che dovranno raggiungere il 2% del PIL entro il 2028;

    Non vorrei sbagliarmi ma forse è la prima volta che su un documento ufficiale della Difesa si lega il traguardo del 2% con annesso riferimento temporale.
    Ripeto, se non sbaglio...

    Certo, quell'obiettivo rimane lontano, secondo gli ultimi dati, sono circa 8 i miliardi di € che ci separano infatti da quel fatidico 2%.
    Il tempo ci sarebbe anche per crescere, senza neanche troppe difficoltà
    Sennonchè...

    Altro punto IMHO interessante
    CITAZIONE
    Inoltre, la realizzazione di tale incremento consentirebbe di riequilibrare anche le spese di esercizio, negli ultimi tempi sensibilmente ridimensionate: esse sono infatti necessarie a mantenere in efficienza con tassi accettabili mezzi e risorse destinate alla Difesa. L’obiettivo nel breve termine (2-3 anni) è quindi di passare da un valore di poco superiore al 10% dell’intero budget della Difesa ad uno stabile 15%, per poi crescere gradualmente fino al 20%.

    Finalmente si fissano degli obiettivi per la crescita delle risorse destinate all'Esercizio!
    Sicuramente positivo, anche se non sono del tutto sicuro che il 20% basti comunque.
    Vedremo...

    Entrambi i documenti si occupano poi delle politiche del Personale.
    Per praticità, riporto però il passaggio contenuto nell'Atto di Indirizzo.
    CITAZIONE
    valutare la reale congruità del modello professionale originario adottato alla luce dell’approssimarsi dell’avvio del decennio critico (2025-2035) che vedrà i primi blocchi di personale volontario reclutato raggiungere e superare la soglia dei 50 anni di età anagrafica, esplorando pertanto possibili soluzioni per favorire un ricambio generazionale e sterilizzando i possibili effetti negativi sull’operatività dello Strumento militare derivanti da una elevata percentuale di personale anziano

    Ah però!
    Siamo arrivati al punto; esiste un problema di personale anziano vs. operatività dello strumento (con annesso problema di ricambio generazionale.
    E allora, questa cosa, non poteva essere approfondita in fase di discussione di quel pessimo DdL di (contro)riforma delle Forze Armate; invece di dare un sostanziale via libera al tutto?
    Mistero...
  5. .
    Nell'ambito di un panorama Europeo "in continuo movimento", si segnala anche l'esito del Referendum in Danimarca sulla clausola di "opt out" fin qui garantita a Copenaghen.
    Fino a oggi infatti, la Danimarca medesima era sì un Paese membro dell'UE ma al tempo stesso se ne era garantita l'esclusione dalle politiche di difesa e sicurezza comuni dell'UE.
    Con quasi il 70% di "sì", anche questa "eccezione" termina (peraltro, per la serie: "capolavori strategici di Putin"...).
    Questo referendum era anche visto come una sorta di meccanismo di approvazione o meno della recente decisione della coalizione di Governo di alzare al 2% del PIL le spese per la Difesa entro il 2033.
    Evidentemente, anche in questo senso, il risultato è chiaro.

    Quello che emerge insomma in maniera sempre più chiara/nitida in Europa è un passo in avanti in termini di attenzione sui temi della Difesa.
    Una considerazione meno banale di quello che potrebbe apparire a un primo impatto; del resto, si obietterà, è lo stesso quadro di sicurezza Europeo a essere profondamente cambiato per effetto della invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

    Un passo in avanti, ed è questo il punto IMHO cruciale, rispetto al quale il nostro Paese sembra invece essere ancora assente.
    Perennemente avvolto da una nebbia tale da impedirgli di fare quel salto di qualità (in termini di approccio e conseguenti scelte su tali questioni) che oggi più che mai sarebbe necessario.

    Nei post precedenti, più "colleghi" di questo forum si sono occupati delle ultime notizie provenienti da Germania e Olanda.
    A Berlino, è in dirittura di arrivo l'approvazione del "fondo speciale" da 100 miliardi di € per i prossimi 5 anni:
    Nel prossimo lustro dunque, la Germania stessa avrà perciò un bilancio della Difesa stabilmente sopra i 70 Miliardi di €; valore che le consentirà di raggiungere il 2% del PIL (e che poi conta di mantenere comunque anche in futuro).
    Ovviamente, questo "fondo speciale" è già stato definito in termini di "Lista delle spesa" da effettuare; frutto, evidentemente, di un precedente e logico lavoro di pianificazione.
    Non meno eclatante il caso dell'Olanda che di fatto aumenterà del 40% il proprio bilancio della Difesa nel giro di un solo anno, puntando a raggiungere il 2% del PIL già nel biennio 2024/2025.
    Anche in questo caso però, non ci è limitati a "buttare giù" dei numeri; al contrario, è stato redatto un "Libro Bianco" con annessa programmazione.
    E anche altrove le cose non sono molto differenti.
    Diversi Paesi, come noto, si erano già impegnati e stavano già convergendo verso il rispetto del solito parametro del 2% del PIL.
    Altrove, come in Germania, Olanda e altri Paesi, si è comunque reagito prontamente.
    In altri Paesi ancora, si sta perfino ragionando di abbandonare quel livello del 2% per porsi obiettivi più ambiziosi.

    E poi c'è l'Italia.
    Dove a parte la (imbarazzante) fiammata nel dibattito politico e pubblico di poche settimane fa, terminata in un vago/confuso/teorico impegno ad aumentare le spese per la Difesa al 2% del Pil entro il 2028, tutto si è nuovamente "cristallizzato" (ovvero, fermato).
    Con quale credibilità dunque si può pensare in termini positivi.
    Oggettivamente, nessuna.
    Il livello del sopracitato dibattito rimane modestissimo.
    E i risultati dello stesso non possono che essere conseguenti.
    Nulla che faccia intendere che quell'impegno sarà rispettato.
    Nessun concreto cronoprogramma.
    Nessuna indicazione su come saranno eventualmente questi (altrettanto eventuali) fondi aggiuntivi.
    Eccetera eccetera...
    Niente di niente.

    In compenso... , ci ritroviamo con un Parlamento che sta discutendo una legge di (contro)riforma delle Forze Armate che rappresenta più o meno esattamente tutto ciò che non dovrebbe essere fatto.
    Sempre per dimostrare poi quale sia il livello di impegno/attenzione generale, siamo nel frattempo arrivati a giungo ma continuano a mancare:
    - il cd. "Decreto Missioni" per il 2022;
    - il DPP 2022-2024;
    - l'Atto di Indirizzo del Ministro della Difesa.

    Insomma tra immobilismi vari (conditi peraltro da qualche ulteriore arretramento), il nostro Paese sembra chiaramente (e senza particolari sorprese) avviato a recitare il ruolo di "Cenerentola" in Europa e nell'Occidente.
    Tanto per cambiare...
  6. .
    CITAZIONE (roscon @ 7/5/2022, 15:23)
    A questo punto speriamo che l'aumento dei fondi non ci sia, se i nuovi mezzi devono servire a figurine per i vari generali od ammiragli ma inutilizzabili a causa di una età media che veleggerà verso i 50 anni...

    Spiace doversi esprimere in questi termini ma, effettivamente, mi trovo costretto a condividere l'auspicio del Sig. Roscon.

    CITAZIONE (Tochiro_FD @ 7/5/2022, 15:25)
    Infatti, avevo premesso: se si guarda la cosa con spirito positivo.
    E' abbastanza improbabile che Governo, Ministro e Stato Maggiore della Difesa abbiano lavorato, iin questi ultimi due anni, ad una riforma dello strumento militare per raggiungere il bislacco scopo di poter raddoppiare i medici, gli infermieri e i commissari attualmente in servizio nelle Forze Armate...

    Questa riforma è stata "partorita" dalla Commissione Difesa della Camera; sia pure con le evidente complicità del Ministero delle Difesa e dello SMD.
    E comunque, l'obbiettivo era chiaro fin dalla prima stesure della legge, quando si proponevano 2 distinti contingenti aggiuntivi di 5.000 e 1.125 unità esattamente con le stesse finalità.
    Quello da 5.000 militari composto da: medici, personale delle professioni sanitarie, tecnici di laboratorio, ingegneri, genieri, logisti dei trasporti/dei materiali, informatici e commissari.
    E il secondo da 1.125 militari da destinare alle professioni sanitarie.
    Quindi sì, la (contro)riforma in oggetto ha esattamente l'obiettivo di aumentare il Personale solo ed esclusivamente ai fini dell'assolvimento della quarta missione.

    CITAZIONE (Musamava @ 7/5/2022, 15:32)
    A mio avviso, essendo notoriamente le Forze Armate (quanto meno alcune di esse) in grave carenza di personale di tutti i tipi, ogni incremento è benvenuto, perché comunque andrà a colmare una qualche lacuna. Inoltre gli uomini una volta in servizio potranno venire impiegati dove sarà necessario, come risulta di fatto esplicitato dal riferimento alle "situazioni di straordinaria necessità e urgenza".
    In definitiva, si tratta di un primo passo, un'inversione di tendenza dopo decenni di riduzioni numeriche.

    C'è un equivoco...
    Le: "situazioni d straordinaria necessità e urgenza" fanno esclusivo riferimento alla Quarta (e ultima) Missione delle Forze Armate.
    E cioè:
    CITAZIONE
    Concorso a salvaguardia libere istituzioni e compiti per pubblica calamità e casi di straordinaria necessità e urgenza

    Dunque, nulla a che vedere con le altre 3 che (oggi più che mai) dovrebbero essere l'unico/esclusivo riferimento in termini di politiche di Difesa del Paese.
    Sempre per chiarezza, dato che l'ho scritto anche nell'articolo, non c'è nessuna idiosincrasia sul tema dell'aumento del Personale.
    Che poi (e anche questo è agli atti...) IMHO significa:
    1) intervento mirato sulla Marina Militare, che ha un oggettivo bisogno di adeguare (ovvero, aumentare i propri organici); sia pure non certo a dismisura;
    2) intervento altrettanto mirato per venire incontro alle esigenze nate con la comparsa dei nuovi domini operativi.
    Di questo hanno bisogno le Forze Armate.
    Non di diventare sempre più una succursale della Protezione Civile o di altro ancora.
  7. .

    CITAZIONE (Giacomo_FD @ 28/4/2022, 14:36)
    Vediamo cosa riescono a partorire questa volta. Resta l'introduzione delle ferma prefissata a 3 anni.

    CITAZIONE
    La riforma riguarderà appunto il reclutamento iniziale nelle Forze armate dei volontari e la rideterminazione delle dotazioni organiche, stabilite dalla legge n.244 del 2012, in riferimento all’Esercito, alla Marina (escluso il Corpo delle capitanerie di porto) e all’Aeronautica.

    Da queste parole sembra che il modello a 15000 sarà rivisto, ma potrebbe anche intendere altro.

    Forse qualcuno lo ricorderà (e se così non fosse, non sarebbe certo un problema)..., ma di questa proposta di Legge me ne ero già occupato mesi addietro.
    Quando cioè essa venne approvata dalla Commissione Difesa della Camera.
    Allora, il mio giudizio fu fortemente negativo.
    Oggi, a seguito delle modifiche apportate in qualche "segreta stanza", quella proposta di Legge è stata per l'appunto ripresentata di fronte all'assemblea della Camera dei Deputati e istantaneamente approvata.
    Ebbene, per quando possa sembrare incredibile, si è riusciti nella non facile operazione di rendere peggiore un provvedimento già pessimo.
    Quello che esce dalla Camera è un qualcosa destinato a non risolvere i cronici problemi delle Forze Armate in termini di squilibrio (spaventoso) tra i ruoli del Personale, lasciando fare in maniera totalmente passiva al trascorrere del tempo.
    Produce una nuova ripartizione fra i ruoli del Personale che fa crescere a dismisura quello in Servizio Permanente e fa diminuire ancora quello in Ferma Prefissata.
    Crea un nuovo modello di reclutamento nelle carriere inziali delle FFAA sostanzialmente finalizzato a far entrare quanto più Personale possibile nel Servizio Permanente.
    Prevede un contingente aggiuntivo fino a 10.000 unità (un abbandono surrettizio del modello a 150.000 militari) confuso, indefinito e all'insegna di una marcata attenzione verso compiti in stile "duplice uso sistemico"; praticamente, mancano solo i nani e le ballerine tra le figure professionali richieste.
    Con la "perla finale" rappresentata da una copertura economica necessaria per l'arruolamento di questo contingente aggiuntivo che dovrebbe venire dai risparmi prodotti dalla Legge 244/20212 che prevede una riduzione del Personale; cioè, si riduce il Personale per arruolarne dell'altro!!!

    Quella che esce dunque non è una pagina storica per le Forze Armate, come in tanti stanno cercando di "vendere".
    Piuttosto, è una pagina bruttissima; quelle emergeranno saranno Forze Armate declinate all'insegna dello "stipendificio" (con oltre l'80% del Personale totale in Servizio Permanente"), mediamente vecchio e tendenzialmente "sclerotizzato".

    Ma d'altra parte, se il grido di battaglia di tutti è stata la "lotta al precariato militare"...
  8. .
    CITAZIONE (roscon @ 10/2/2022, 20:47)
    In merito alla voce "infrastrutture" la variazione potrebbe essere determinata dal fatto che il rinnovo di caserme & c. Per renderle, tra l' altro, più "verdi" potrebbe essere coperta dai fondi del PNRR. Una delle poche voci in ambito difesa che possono essere inserite nel piano

    Attenzione però a non “mescolare” piani diversi.
    Un conto è l’esercizio, un altro è l’Investimento.
    E per quanto si possa anche ragionare sul fatto che nuovi investimenti possano portare a diminuzioni nei costi di Esercizio, così come è vero che nei 4 “fondoni” varati con precedenti Leggi di Bilancio erano presenti risorse per investimenti proprio nel settore delle Infrastrutture (PS: sarei invece molto più cauto su fondi per la Difesa nel PNRR, perché io faccio ancora una notevole fatica a rintracciarli...), che tali investimenti abbiano già prodotto simili risultati mi pare altamente improbabile.
    Quini, il tema dovrà essere approfondito.
    Sempre in tema di Esercizio, peraltro, si ricorda che da qualche anno a questa parte esso sconta anche l’effetto dell'aumento del c.d. “Fondo Scorta”; salito a ben 404 milioni di €.
    Ora. È ben ricordare che questa cifra è un semplice anticipo di cassa; quindi, totalmente “improduttiva”.
    In pratica, è come se l’Esercizio stesso fosse finanziariamente “gonfiato” per l'appunto di poco più di 400 milioni.
    Che una volta sottratti…
    CITAZIONE (Leone1 @ 12/2/2022, 15:46)
    L'ultimo aumento per le spese militari per investimento risale al 2006/2007, ai tempi di Arturo Parisi. All'epoca non c'erano guerre imminenti all'orizzonte e quindi, nonostante le polemiche di chi si lamentava sostenendo che le spese per l'esercizio dovevano essere pari a quelle per l'investimento, secondo la nota ripartizione personale - esercizio - investimento al 50%- 25 % - 25 %, condivisi la scelta del Ministro dell'epoca di privilegiare l'investimento, ritenendo che, qualora la situazione internazionale fosse peggiorata, ci sarebbe stato il tempo di rimpinguare l'esercizio.
    Infatti, l'aumento della spesa per investimenti dà i suoi frutti nel giro di diversi anni, mentre quella per l'esercizio dà i suoi effetti già nel breve-medio periodo. La situazione odierna, però, è ben diversa da quella del 2006. L'aggravarsi della situazione internazionale avrebbe quindi consigliato un significativo aumento delle spese per l'esercizio, soprattutto di quelle legate alla manutenzione dei mezzi ed al ripianamento delle scorte per le munizioni, in modo da consentire, già nel breve-medio periodo, un miglioramento delle capacità dello strumento militare. Infatti mentre per acquisire nuove navi, aerei o carri armati occorrono anni, almeno 4 o 5, acquisire munizioni, missili, siluri e ripristinare l'efficienza dei mezzi richiede meno tempo, ma credo che almeno un anno o due siano comunque necessari. Pensare di acquisire le munizioni a guerra già scoppiata sarebbe assurdo, sia perché a quel punto tutti le vorrebbero, sia perché non ci sarebbero i tempi per allestire le linee di montaggio, addestrare personale specializzato e via dicendo. La eventuale prossima guerra si combatterà con quello che c'è negli arsenali. Ora, siccome mi par di capire che anche missili e siluri scadano, sia pure a lunga scadenza, un pò come le scatolette di tonno, negli anni passati poteva aver poco senso riempire gli arsenali, per poi farli scadere, ma, data la situazione odierna, mi sarebbe sembrato più ragionevole dirottare 400/500 milioni dall'investimento all'esercizio. Le precise dotazioni di munizioni sono riservate, ma dai contratti stipulati con l'industria e dalle voci che giravano dopo i conflitti contro la Serbia e contro la Libia, si può sospettare che non ce ne siano moltissime. Ho l'idea che esista la dotazione standard, il ricambio, qualche colpo per l'addestramento e basta. Tipo lanciatore a 6 celle = 6 missili per l'impiego, 6 di ricambio, uno o due per rare esercitazioni a fuoco e poi tanti saluti. Idea personale, preciso, ma temo non troppo lontana dalla realtà. Premesso che politicamente sono contrario ad ogni coinvolgimento in guerre contro Russia o Cina, un decisore politico che invece è disposto a lasciarsi coinvolgere per assecondare Washington avrebbe dovuto, a mio avviso, adottare le scelte conseguenti, cioè acquistare Meteor, Iris-T, Amraam, Aster, Teseo, SDB, Paveway ecc. ecc. ecc. prima ancora di finanziare i programmi di acquisizione. Ha poco senso avere qualche F35 se poi non ci sono le bombe da lanciare, o acquisire nuove fregate se non ci sono abbastanza Aster per quelle già in linea.

    Ipotizziamo di assumere il 2001 come “anno zero” per le FFAA.
    Questo perché il primo anno di applicazione della Legge 331/2000; quella che ha visto la nascita delle FFAA su base volontaria e professionale.
    Ovviamente, con una certa approssimazione; dato che la questione è più complessa.
    Comunque, nel 2001 (così come negli anni immediatamente precedenti e in quelli immediatamente successivi) Esercizio e Investimento erano quasi allo stesso livello.
    Per la precisione, con una leggera prevalenza per il primo che in quegli anni viaggiava intorno ai 3,5 miliardi di € (sì, avete letto bene; l’Esercizio raggiungeva i 3,5 miliardi circa!); questo mentre l’Investimento era sui 3,2 miliardi media (anche se già all’epoca c’erano i fondi aggiuntivi del MISE, sia pure non certo ai livelli attuali).
    I primi segnali di “rottura” si avvertono nel 2005; ma è nel 2006 (PdC Berlusconi e MinDife Martino) che arriva la prima “mazzata”.
    L’Esercizio precipita a meno di 1,9 miliardi e l’Investimento a 1,5 miliardi.
    Poi, come ricordato dal Sig. Leone, segue il “biennio d’oro” del Governo successivo; con MinDife Parisi.
    Attenzione però.
    Perché è vero che si registra una forte attenzione per l’Investimento, che passa da 1,5 a 3,6 miliardi in 2 anni (più il contributo crescente del MISE).
    Ma anche l'Esercizio non è che viene trascurato, dato che si passa da circa 1,9 a circa 2,7 miliardi sempre in 2 anni. Un livello di risorse che non sarà mai più toccato.
    Il resto è storia nota.
    Nel senso che già nel 2009 (a Palazzo Chigi torna Berlusconi e al MinDife arriva La Russa) le risorse tendono scendere progressivamente fino alla nuova “mazzata” del 2012.
    Seguono un paio di anni di risalita.
    Poi è la volta del triennio del Governo Renzi e MInDife Pinotti (il più “difficile” in assoluto per le nostre Forze Armate!), quindi la (triste) parentesi della Trenta e, infine nonché con 2 PdC diversi, l’attuale MinDife Guerini.
    Premesso ciò, il senso dell'intervento del Sig. Leone è totalmente sottoscrivibile.
    Il tema delle scorte è cruciale (tant’è che viene sottolineato nella stessa Nota Integrativa allo Stato di Previsione); ma più in generale è il tema della operatività dello Strumento Militare che deve tornare al centro della attenzione.
    Formazione, addestramento, manutenzione e supporto dei mezzi nonché dei sistemi, per l’appunto le scorte di ogni genere (dalle munizioni ai carbolubrificanti).
    Per bene che vada, l’Italia sta costruendo uno Strumento Militare “one day only”; capace di combattere per un giorno (o giù di lì; e con tanti forse…).
    Tra l’altro, circa 400 milioni dell’Investimento sono già (di fatto) dirottati all’Esercizio attraverso i programmi SOFUTRA/Sostegno Munizionamento.
    Ma anche così non basta.
    Occorre investire molto di più, per esempio, sull’addestramento; che deve diventare più costante, più realistico e più integrato in ambito multinazionale.
    E quei soldi dovrebbero venire dal capitolo di spesa del Personale; il quale, attraverso la piena/effettiva implementazione della Legge 244/2021, sarebbe in grado di liberare risorse per centinaia di milioni di €.
    Solo che, nota conclusiva (molto) polemica, più passa il tempo e più mi accorgo che l’idea di avere uno Strumento Militare tanto efficace quanto efficiente non sia esattamente in cima ai pensieri della politica.
    Anzi, se è per questo, mi pare che questo pensiero non ci sia proprio...
  9. .
    Un po' imbarazzato... , ringrazio per i complimenti!
    Nell'ordine poi:
    - No, non sono responsabile della presenza della foto di un Rafale...
    - Condivido il giudizio sul bilancio della Difesa, una sorta di "bene ma non benissimo". Sia per le ben note dichiarazioni di un certo tipo, sia per la necessità oggettiva di compire determinate scelte (invece, non fatte), era effettivamente lecito aspettarsi di più e (soprattutto) di meglio.
    - Sì, il dato sul rapporto percentuale tra spese per la Difesa e PIL è un dato significativo, di sicuro non in positivo;
    - In realtà, sia pure di poco, la voce "formazione e addestramento" nel 2022 è in leggero calo rispetto al 2021;
    - Non sono così sicuro che la diminuzione della voce "Infrastrutture" sia solo congiunturale.
    - Resta il fatto che l'Esercizio avrebbe bisogno di ben altre risorse; che significa non solo no a nuovi a tagli ma nemmeno incrementi modesti (per non dire asfittici).

    E comunque, sul tutto aleggia la "famigerata" proposta di Legge che ha come tema la (contro)riforma delle Forze Armate.
    Che se approvata, provocherà un ulteriore "terremoto" finanziario sul bilancio della Difesa.
    Intanto, si segnala che la suddetta PdL è ferma in Commissione Bilancio; sempre alla Camera.
    In attesa che arrivi la seconda relazione tecnica di accompagnamento da parte del Ministero della Difesa.
    Come si ricorderà infatti, la prima aveva già ricevuto un parere negativo da parte della Ragioneria Generale dello Stato (cioè, del MEF) perché, tra le altre cose, era anche piuttosto imprecisa.
    Così, tanto per...
  10. .
    Dopo le anticipazioni di qualche mese fa, basate su cifre “grezze” ricavate dallo Stato di Previsione del Ministero della Difesa, è ora invece possibile ragionare su cifre certe.
    Che, peraltro e al netto di numeri leggermente diversi come premesso a so tempo, confermano comunque i trend già anticipati.
    Cioè a dire: aumento dei fondi per la Funzione Difesa quale combinato disposto dell’incremento delle risorse sul Personale e sull’Investimento; a fronte però di una diminuzione sull’Esercizio.
    Nel dettaglio, la Funzione Difesa passa dai 16.890 milioni di € del 2021 ai 18.095,5 del 2022.
    E al suo interno abbiamo il Personale che cresce ancora dai 10.488,4 milioni del 20121 ai 10.604,3 del 2022.
    Come anticipato a suo tempo, l’Esercizio subisce un taglio pesante; dai 2.284,4 milioni del 2021 ai 2.070,2 del 2022.
    Infine, l’Investimento; che, come largamente previsto sale ancora dai 4.036,6 milioni dello scorso anno ai 5.421 del 2022.
    Di fatto dunque, considerando anche i fondi del MISE e quelli del MEF per le missione all’estero, si conferma l’altra tendenza già discussa; quella cioè di un bilancio della Difesa sempre più polarizzato intorno a Personale e Investimento.
    Un bilancio che quindi, in maniera perfino inevitabile, è destinato a restituirci uno Strumento Militare intrinsecamente “fragile”.
    Il che, oramai, non dovrebbe certo rappresentare una sorpresa; vista l’idea che la politica (e, temo non solo quella…) si è fatta delle Forze Armate.
    E qui mi fermo…
  11. .
    Chiariamo alcuni punti.
    Questo è intervento del Sottosegretario alla Difesa Mulè a conclusione del (grottesco) pesudo-dibattito avvenuto nell'aula della Camera dei Deputati, lunedì scorso.
    Tecnicamente, si tratta della replica agli interventi dei vari Deputati.
    Replica dunque che esprime la posizione ufficiale quanto meno del Ministero della Difesa.
    CITAZIONE
    Grazie, Presidente. Soltanto pochi minuti, per sottolineare come, su questa proposta di legge, il Parlamento, come è stato notato in quest'Aula, si riappropri del suo ruolo, nel senso che sa leggere la realtà, interviene per correggere la rotta e delinea il prossimo futuro. Tutti gli interventi degli onorevoli deputati, che ringrazio, sottolineano come, da una parte, l'inadeguatezza della norma presupponesse un intervento immediato, che, soprattutto nella parte della delega - al di là dei sacrosanti principi fissati negli articoli precedenti e, quindi, dall'articolo 9 - delinea quella che deve essere la struttura, fondata sulla cultura della sicurezza, che significa anche competenze e conoscenze, laddove, soprattutto per i volontari in ferma prefissata, si presuppone un percorso nel quale, accanto a quello che viene costituito come fondante - e, quindi, alle nozioni legate alle competenze militari - si affiancano percorsi formativi che già adesso - volevo trasferire questo aspetto all'Aula - sono in essere, a cura del Ministro della Difesa, e sono rivolti ai nostri volontari in ferma prefissata, per prepararli ad essere assorbiti all'esterno, dalle aziende.

    Questo significa avere una visione che vada al di là della singola persona, ma che la veda come centrale nella sua realizzazione attraverso un'intelligente implementazione con il mondo esterno, attraverso certamente una serie di accordi che già sono in essere con associazioni di categoria e imprese, ma soprattutto con la consapevolezza che soltanto una formazione che è disegnata sull'uomo possa contribuire poi al suo posizionamento. Mi sembrava giusto sottolinearlo, a riprova dell'eccellente lavoro fatto dalla Commissione difesa e dal Parlamento in generale .

    Tecnicamente parlando, una supercazzola (dallo Zingarelli: " Frase priva di senso pronunciata con convinzione al fine di confondere l’interlocutore").

    Nel corso poi del dibattito avvenuto in Commissione Bilancio, sono poi emersi con chiarezza altri punti:
    Il relatore del provvedimento alla Commissione Difesa è infatti intervenuto dicendo:
    CITAZIONE
    ...dopo aver ricordato di essere relatore sul provvedimento in esame presso la Commissione Difesa, sottolinea che le riforme in esso contenute sono state sollecitate dagli appartenenti alle Forze Armate alle quali tutto il Paese deve un adeguato riconoscimento.

    Mentre un altro Deputato ha ribadito:
    CITAZIONE
    Nel ricordare che le riforme contenute nel provvedimento sono state richieste da tutti i capi di Stato maggiore delle Forze armate...

    Insomma, sempre per chiarezza, ciò di cui stiamo parlando è una "Caporetto" collettiva.
    In cui ciascuno dei protagonisti coinvolti ci ha messo del suo, con uguale (e gravissimo) grado di colpevolezza.
    - La Commissione Difesa della Camera.
    - Il Ministero della Difesa.
    - Lo Stato Maggiore della Difesa.

    Una drammatica debacle che oltretutto, a meno di clamorosi colpi di scena, sarà approvata comunque.

    Sembrano passati secoli da quel Libro Bianco della Difesa del 2015.
    Da tanti vituperato.
    Ebbene, oggi diventa più chiaro il perché del suo fallimento.
    Perché lungi dall'essere perfetto, almeno aveva il pregio di proporre riforme importanti in termini di apparato/organizzazione e Personale.
    Tutte cose che rappresentavano un elemento di disturbo per troppi...
    E così, oggi ci ritroviamo con una proposta di Legge (sotto molti punti vista) rappresenta l'esatto contrario del percorso tratteggiato della Libro Bianco.
    Un perfetto esempio di "normalizzazione", con lo Stato Maggiore della Difesa che (diciamolo per l'appunto chiaramente) si impone sul Ministero della Difesa e sul Parlamento.
    Peraltro, alla fine, senza neanche capire bene quali vantaggi ne tragga; se non di conservazione di un comodo staus -quo.
    Bontà loro!

    E all'insegna della stessa chiarezza con cui è cominciato questo intervento, aggiungo: quello in questione è un gravissimo fallimento intellettuale e morale collettivo.
    Che se approvato, ci restituirà delle Forze Armate vecchie, stanche e dedite prevalentemente all'erogazione di stipendi.
  12. .
    CITAZIONE (Cris_FD @ 14/1/2022, 17:07)
    CITAZIONE
    una parentesi imbarazzante

    Però il fatto in se che detta riforma non sia passata è positivo... o reputa possibile che si insista ?

    Chiedo venia...
    In effetti mi è mancato di includere un commento finale sul possibile futuro di questa PdL.
    Allora, il provvedimento in oggetto gode di una sterminata/plebiscitaria approvazione da parte di tutti i partiti.
    E' stato sicuramente sponsorizzato/suggerito da Ministero della Difesa e Stato Maggiore della Difesa (IMHO, l'aspetto più grave della vicenda!)
    Dunque, "my two cents" sul fatto che questo è uno stop solo temporaneo.
    In sintesi, a meno che qualcuno non rinsavisca e/o che qualcuno dica basta: esiste un limite anche all'indecenza (e allo spreco di denaro pubblico)...

    CITAZIONE (Giacomo_FD @ 14/1/2022, 17:12)
    Tra l'altro non mi pare abbiamo discusso del personale aggiuntivo di 6000 e rotti individui "extra 150000" che si volevano istituire. Si cui 5000 di personale sanitario. Ora, un modesto aumento di personale da dedicare ad attività sanitarie o per l'espletamento della "quarta missione", di tipo PC, non mi vede del tutto contrario finchè in questo modo si riesce a sgravare personale più operativo (e più giovane) da questi compiti non proprio primari per le FFAA. Però 5000 solo per la sanità mi sembra una sbornia post-pandemica. O una marchetta.

    La mia lettura dell'articolo non è freschissima, ma se non sbaglio si parlava di una sorta di riservina da 10000 uomini da usare nel caso di emergenza... ma io dico, come si fa a fare delle previsioni del genere e non fare uno straccio di conti?

    Quello che vedo di buon occhio, e che spero possa essere salvato, è il nuovo 3+3, che è necessario, e la revisione interna del modello 150000 che vedrebbe ricalibrate le proporzioni tra le varie FFAA, visto che l'Aeronautica risulta sempre un po' grassa e la Marina un po0 anemica (anche l'EI voleva più personale ma qui o si tratta di volontari o nisba, e comunque darei priorità a MMI).
    Spero che la tirata di orecchie faccia rivedere la proposta in tempi brevi in termini meno da stipedificio. Mi spiace ma Guerini ( e tutto ilo ministero) hanno toppato alla grande.

    In realtà, per la precisione, il contingente aggiuntivo per la Sanità militare è di 1.125 unità.
    Poi, almeno in parte, se ne riparla anche per l'altro contingente aggiuntivo di 5.000 unità.
    Più, per l'appunto, la "Riserva Ausiliaria".

    Il tema 3+3 è condivisibile; se non fosse che è (quasi per tutti) un 3+3+VSP.

    Sul rivedere la proposta, si veda sopra.

    Sulla "toppata" collettiva, convengo. Anzi, ci sarebbe da dire dell'altro ma si andrebbe ben oltre le regole di codesto Forum.

    Con l'occasione, integro il tutto con la già citata "Nota della Ragioneria Generale dello Stato":
    Tra richieste di correzioni (perché hanno pure "sbagliato" alcune cifre...), di integrazioni (perché alcune se le sono "dimenticate" proprio) e pareri contrari (soprattutto sui temi dell'articolo 9, quello della Delega al Governo), il tutto finisce con l'essere semplicemente agghiacciante.
    Altro che "Corrida, dilettanti allo sbaraglio"!!!
    Nota RGS
  13. .
    Rapido aggiornamento sul percorso della Proposta di Legge sulla (contro)riforma della Forze Armate.
    Come già evidenziato in altra sede, la Commissione Bilancio della Camera si era già rifiutata di esprimere il proprio parere sulla PdL in oggetto perché non era stata fornita alcuna indicazione dei nuovi e/o maggiori oneri a carico dello Stato.
    Né, tantomeno, alcuna indicazione sulla loro copertura.
    Proprio per questo, aveva chiesto al Ministero della Difesa di predisporre una relazione tecnica in proposito.
    La relazione tecnica è stata redatta e inviata alla Ragioneria Generale dello Stato.
    Nell seduta di mercoledì scorso della Commissione Bilancio stessa, la Viceministro Castelli ha così:
    CITAZIONE
    depositato una nota della Ragioneria generale dello Stato con cui viene verificata negativamente la relazione tecnica predisposta dal Ministero della difesa evidenziandone i numerosi profili problematici

    .
    In realtà, parlare di "verifica negativa" non rende l'idea.
    Perché la Ragioneria Generale dello Stato stronca, nel senso letterale del verbo, la PdL in oggetto.
    Che, nel frattempo e conseguentemente, è scomparsa dal calendario dei lavori dell'Aula.

    Si sta dunque assistendo a una pagina nerissima per la Difesa.
    Con un provvedimento che non solo è (profondamente) sbagliato nel merito.
    Ma che oltretutto (e altrettanto profondamente) è sbagliato pure nel metodo; approssimativo e per certi versi perfino raffazzonato.
    E che non appena passa al vaglio di qualcuno che voglia approfondire un minimo (ma proprio un minimo), finisce con l'essere bocciato senza appello.
    Ribadisco, una parentesi imbarazzante per tutti i protagonisti coinvolti (che sono tanti e pure "illustri"...)!
  14. .
    CITAZIONE (nemome77 @ 12/1/2022, 14:55) 
    Segnalo, se non già fatto in altri thread, l'articolo di un nostro "collega" forumista che fa ottimamente il punto su quella che parrebbe essere la prossima revisione del modello di FF.AA.

    www.analisidifesa.it/2022/01/verso...i-forze-armate/

    Dal mio punto di vista non posso che approvare e l'aumento di personale rispetto all'obiettivo di 150000 della Di Paola e una rimodulazione della ripartizione del personale tra le FF.AA.
    Dico ciò perché secondo me la strada che abbiamo davanti non si presenta esente da nuvole temporalesche, tutt'altro!

    Ovviamente ringrazio!
    Ma, al tempo stesso, mi corre l'obbligo di precisare ancora una volta che la Proposta di Legge in oggetto rappresenta esattamente tutto ciò che NON si dovrebbe fare in tema di politiche del Personale.
    E quindi, più in generale, in termini di politiche della Difesa.
    Quella che cioè si propone non è una riforma delle Forze Armate ma una autentica contro-riforma, destinata a segnare la fine di ogni speranza per un Strumento Militare moderno, efficace ed efficiente.
    Per spiegarla in maniera alternativa, è come se si proponesse una modifica dell’articolo 89 del Codice dell'Ordinamento Militare.
    Quello cioè che esplicita i compiti delle Forze Armate.
    Inserendo dunque al punto 1:
    "Compito prioritario delle Forze armate è garantire la piena e duratura occupazione ai militari in servizio".
    E solo dopo tutto il resto.
    Non so se mi spiego...
  15. .
    È disponibile l'elenco completo degli schemi di decreto per i nuovi programmi di investimento delle FFAA.
    Ed evidentemente c'è molto di più rispetto a quanto anticipato!


    PS
    Per la precisione, si tratta degli Atti dal 340 al 347.
698 replies since 11/11/2014
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