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Verificato sui documenti è come dice lei. La cifra di 18000 uomini è del solo personale sotto CINCNAV quindi tutte le navi, i reparti aerei e San Marco. E' comunque ridicolmente bassa.
La questione è comunque di lana caprina. al di là della consistenza numerica, posto che poi dovremmo pure fare il discorso sulle età (tirando in ballo gli ultracinquantenni etc etc) è un fatto che a fronte dell'introduzione di numerose unità di prima linea, tra cui una portaerei da 30.000 tonnellate e ora se ne allestisce un'altra di pari dislocamento o quasi e simile dotazione organica, di unità indisarmo ne sono andate pochine, e tra tutte, quelle con meno personale. PArlo delle otto corvette classe minerva, di 4 fregate maestrale e delle 4 soldati.
Il punto della questione è che il problema della marina non sono le navi, che stanno arrivando, sono adeguate per le esigenze operative ma senza personale che le impiega e , soprattutto, se ne prende cura non si va da nessuna parte.. -
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Credo che l'aumento del personale delle FFAA sarà il punto più facile da ottenere.
La nostra politica è molto sensibile a concedere un paio di decine di migliaia di "posti fissi" principalmente utilizzati dai giovani del meridione e quindi bacino elettorale teorico molto appetibile per elezioni locali e non solo.
Il problema è che poi l'incidenza del personale sul bilancio totale passerà al 90% e le navi avranno l'organico all 100% ma saranno in porto per mancanza di gasolio.
Aumentare il personale, come stanno chiedendo i vertici delle FFAA, senza la garanzia di un aumento più che proporzionale del bilancio totale destinato alla Funzione Difesa è un suicidio.. -
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Purtroppo, anche nel caso del personale, l'aumento della forza non sarà cosa semplice e a breve termine.
In Marina il personale a ferma annuale è pura forza lavoro, utile anche e soprattutto a selezionare quello in ferma pluriennale. A loro volta, negli anni di ferma pluriennale, i giovani specialisti maturano competenze che vengono applicate, con massimo profitto, da personale ormai transitato da tempo nel Servizio permanente.
Anche aumentando gli arruolamenti adesso, i risultati si conseguiranno solo tra anni. E stiamo parlando di Sottocapi e Sergenti, per il personale del ruolo Marescialli e per gli Ufficiali, manco a dirlo.
È quindi palese quello che è un vero punto critico: se si fossero volute mantenere costanti le spese del personale, sarebbe stato sufficiente aumentare la forza della Marina (del 10%?) riducendo quella delle forze di terra del 3%. Di aumentare la forza dell'Aviazione navale, in proporzione a quella "terrestre", manco a parlarne. Anzi, la compressione delle risorse dell'Aviazione navale viene spacciata per razionalizzazione e "risparmio"...
Anche da questo si misura che il vero problema è ideologico: in tutti, ma proprio tutti, i paesi del mondo è cominciata da tempo una corsa al mare, al controllo delle sue risorse, al massimo rafforzamento degli strumenti navali. E in Italia, dove quantomeno le navi le stiamo costruendo, siamo incartati da troppissimo tempo su 200 o 300 marinai da arruolare in più ogni anno.
Per quanto ho avuto modo di vedere quei marinai sarebbero una priorità ben più urgente rispetto ad avere 16 o 32 pozzi di lancio su ogni nave (ed hanno comunque tempi di "approvvigionamento" molto piu lunghi!)
Edited by Tochiro_FD - 24/10/2020, 09:42. -
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Il trend ormai consolidato da decenni è quello di riduzione del personale delle FF.AA.(tranne i Carabinieri) e dubito che si riesca ad invertirlo. Fermo restando il modello a 150.000, andrebbe piuttosto rivista la distribuzione del personale correggendo le differenze quantitative tra Marina ed Aeronautica eliminando un retaggio post bellico e tenendo conto degli scenari geo-strategici attuali. L'unico settore della P.A. dove è semplice incrementare il personale è da sempre quello della Istruzione ( con i meravigliosi risultati sotto gli occhi di tutti). . -
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Senza contare che, nelle altre marine, a 50 anni si va in pensione o ci si congeda e si va a fare altro. Solo in Italia si mantiene personale non adatto al servizio.
Il problema, ovviamente, è sempre economico. -
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Sig. Veltro71, forse lei si riferisce agli USA che hanno sviluppi di carriera completamente diversi (per tutte le FF.AA.) in quanto, se non diventi ammiraglio/generale entro 25 anni dalla promozione a sottotenente/guardiamarina, ti accompagnano verso una carriera civile. Nelle forze armate europee non è proprio così. Sopra i 50 anni comunque sulle navi italiane, come in quelle di tutto il mondo, troverà solo qualche ammiraglio in comando di un gruppo navale. . -
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E in Italia a 50 anni rischi di far parte del circolo dei disoccupati anche se hai nel curriculum anni di MM . -
.E in Italia a 50 anni rischi di far parte del circolo dei disoccupati anche se hai nel curriculum anni di MM
Sicuramente. Ma l'alternativa qual'è? Continuare a fare da stipendificio che assorbe la maggioranza del budget?
Lo vediamo con i DDX forse in linea tra 10 anni e i DLP ridotti a poco più di navi da picchetto.
Se abbiamo le navi non abbiamo il personale e viceversa.. -
.E in Italia a 50 anni rischi di far parte del circolo dei disoccupati anche se hai nel curriculum anni di MM
Non ne sarei così sicuro. -
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Mi ricorda qualcosa
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Ho scritto "rischi"... ma se pensa che non sia così è un illuso, il mercato non guarda in faccia a nessuno a meno che non sia fortunato e con una specializzazione specifica.. -
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Mi sembra si fosse già discusso anche in un altro thread di come gli ex-militari in Italia siano lasciati a loro stessi una volta lasciate le FFAA.
Ma questo si può anche dire degli studenti, con mondo dell'istruzione e mercato del lavoro che non cooperano per inserire al meglio chi esce dalle scuole/università.. -
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Al di là dell'ormai leggendario libero mercato (delle merci, del lavoro, delle persone, della cultura, di tutto), se fossimo in un altro Paese si potrebbe anche prevedere, per i militari che raggiungono i limiti d'età o l'inidoneità fisica, un percorso, una continuazione della vita lavorativa nella Pubblica Amministrazione. . -
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Entra in Marina, girerai il mondo e diventerai un tecnico...dicevano. È sostanzialmente ancora valido. Naturalmente escono ottimi tecnici anche da molte specializzazioni dell'E.I. e dall'A.M. Certo, se vuoi restare al paesello e non ti dai da fare è più difficile.. -
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Se non c'è richiesta specifica dal mercato puoi rimanere al paesello .