-
.
Chi ha detto che è semplice? Il punto (almeno il mio) è che coprendo una parte irrisoria della territorio con pannelli solari si potrebbe soddisfare tutto il fabbisogno elettrico di una nazione. Poi il calcolo fatto è per la produzione media annuale. In media! Con il solare c'è il problema delle fluttuazioni della produzione durante l'anno, la variazione giornaliera, i possibili picchi di domanda, la necessita dell'accumulo etc. etc.
Ma alla fine tutto questo è in principio tecnicamente risolvibile... Il problema è che deve essere economicamente sostenibile.
Edited by santuzz0 - 1/3/2024, 10:00. -
.
È meno di quanto abbiamo speso per il "110%" o per un autostrada , per l'ennesimo aeroporto provinciale che senza ryan air chiude .. -
.
C'è anche il problema che sic res stantibus il grosso finirebbe in Cina... . -
.
Sicuramente ma se fosse "solo" per 20 o 30 mln non si sarebbe già partiti da tempo? L' indipendenza energetica ne varrebbe sicuramente la pena, se poi pensiamo che il 110 ci è costato 4 volte tanto ...
Probabilmente il problema è anche tecnico.. -
.C'è anche il problema che sic res stantibus il grosso finirebbe in Cina...
Scusi, ho letto male credevo si preoccupasse del costo delle nuove centrali nucleari.. -
.
Dividere il fabbisogno energetico di un paese per la capacita produttiva al mq dei pannelli fotovoltaici è un interessante esercizio di aritmetica; nel caso dell’Italia si otterrebbero circa 1300 kmq, circa un quadrato di 35 km di lato.
All’atto pratico ho cercato in rete le caratteristiche di alcuni grandi centrali fotovoltaiche in giro per il mondo. Si parla di impianti che vanno dai 5 ai 70 kmq costruiti in paesi con enormi disponiblità di spazio e molto soleggiate: Cina, India , Egitto, Dubai...
La superficie occupata non comprende solo i pannelli, ma anche edifici accessori, viabilità interna per manutenzione, aree per inverter, trasformatori, ecc.
Poi ho controllato la produzione di energia annua (generalmente i dati riguardavano gli anni dal 2019 al 2022) e ho diviso questa produzione per la superfcie occupata dall’impianto
Si va dai 40 ai 100 GWh/anno per kmq. Il dato massima riguarda la centrale di Attenzione che i 100 riguardavano la centrale Benban Solar Park in Egitto; superficie piana perfettamente sfruttabile e irraggiamento solare 50% superiore alla Sicilia, precipitazioni/nuvolosità annua bassissima.
Per il nostro paese possiamo osare una resa di 50GWh/anno per kmq? Per coprire i nostri 300.000 GWh ci vorrebbero circa 6000kmq (un quarto della Sicilia), in pratica il nostro quadrato avrebbe oltre 75km di lato.
Consideriamo i margini per coprire picchi, accumuli, guasti, fuori servizio per manutenzione... facciamo 10000Kmq; sicuri di poter occupare una simile superficie?
Ora supponiamo che mi sia sbagliato e che sia effettivamente possibile realizzare un impianto molto più piccolo nell’entroterra siculo. A parte il rischio intrinseco di “mettere tutte le uova nello stesso paniere”, il fatto di dover portare tutta quella potenza su per la penisola credo metterebbe i brividi ai dirigenti di TERNA, in primis il passaggio dello stretto di Messina. Mi pare che il collegamento attuale arrivi a sopportare carichi di circa 1 GW, mentre nel luglio del ’23 il pico dei consumi ha sfiorato i 59GW.
Andrebbero poi realizzate delle linee da 380kV che percorrono tutta la penisola sufficientemente ridondanti e opportunamente distanziate tra loro.
Ci sono una molteplicità di aspetti tecnici che impongono la diversificazione e la distribuzione della produzione di energia su tutto il territorio nazionale.
Edited by stefanutti - 1/3/2024, 17:59. -
.
Visto che siamo finiti a progettare una centrale...
Qualsiasi sia la superficie, non si coprirebbero x kmq in una sola regione dovendo trasportare l'elettricità in lungo ed in largo per la penisola, ma si farebbero (come si fanno) decine di impianti qua e là molto più piccoli. La Cina, per esempio, ha in costruzione decine e decine di centrali a concentrazione (Rubbia le propose molti ani fa, sono più efficienti e migliori in termini della stabilità della produzione visto che possono produrre anche di notte). Ora spero che non arriviamo a parlare dei poveri uccelli che rimangono inceneriti volando sugli specchi...
Il punto fondamentale, é che all'atto pratico sarebbe da folli voler basare su una la produzione energetica di una paese su una sola fonte energetica. E non é solo un tema di distribuzione dell'energia elettrica.
Per il resto l'energia solare é una fonte assolutamente da sfruttare, non c'é motivo per dubitare che l'efficienza della produzione aumenterà cosi come i costi scenderanno.. -
.
Un attimo, non è che chiudiamo le centrali idroelettriche. E l'eolico andrebbe pure incentivato. E se passasse l'idea di usare idrogeno come accumulatore di energia metà circa della energia prodotta con fv in Sicilia viaggerebbe via gasdotti o via nave.
Ho scritto Sicilia perché ha condizioni assenti nel resto di Italia e rare in Europa, come insolazione e come territori collinari e non montuosi improduttivi e disboscati.
E il Sig. Santuzzo faceva una ipotesi dichiaratamente estrema.
Ma imho sarebbe da iniziare a farlo quel quadrato, non appena disponibile una produzione nazionale di pannelli. Per non regalare miliardi nostri ai cinesi.
Ma insieme non solo a idroelettrico ma nucleare, eolico e quel consumo di gas che sarà ancora possibile.. -
.
Non mi ricordo di averlo visto già postato.
A Catania sta sorgendo la più grande fabbrica di pannelli solari d'Europa, ma non solo...3Sun Gigafactory | Enel Green Power | Enel Green Power3Sun Gigafactory è uno dei più grandi impianti di produzione fotovoltaica in Europa. Scopri di più.
Leggi altro su www.enelgreenpower.com >Enel, a Catania sorgerà la più grande fabbrica di pannelli solari d'Europa | Wired ItaliaLo stabilimento 3Sun di Enel passerà dall’attuale capacità di 200 megawattora a circa 3 gigawatt l’anno. Intanto il gruppo De Nora investe nel Milanese nella produzione di elettrolizzatori
Leggi altro su www.wired.it >. -
.
Ottimo.
A chi paventa mettere tutte le uova in un paniere...
Perbacco, per decenni l'Italia industriale aveva quasi tutte le "uova" tra Milano, Torino e Genova...
Ci spaventa mettere un pò di uova energetiche tra Milazzo e Gela?
Magari poi vagheggiamo di metterle invece in Algeria?
😲
Noi abbiamo tanto sole, la Sicilia ne ha ancor di più... vogliamo sfruttarlo sul serio?. -
.Ottimo.
A chi paventa mettere tutte le uova in un paniere...
Perbacco, per decenni l'Italia industriale aveva quasi tutte le "uova" tra Milano, Torino e Genova...
Ci spaventa mettere un pò di uova energetiche tra Milazzo e Gela?
Magari poi vagheggiamo di metterle invece in Algeria?
😲
Noi abbiamo tanto sole, la Sicilia ne ha ancor di più... vogliamo sfruttarlo sul serio?
Se in sicilia si impiantasse qualche altra industria, sfruttando l'energia solare per abbattere i costi e rendere più competitivi i prodotti non sarebbe male.. -
.
Infatti
Comunque carta, e ricordi, alla mano imho l'area più idonea sarebbe tra Termini Imerese e Gela. Allontanandosi dalle coste e salvo gli immediati dintorni di Enna e Caltanissetta ricordo chilometri e chilometri di dolci colline del tutto brulle e pochissime abitazioni.
E tanto sole.... -
.L'Italia punta tutto sulle rinnovabili con un'imponente centrale ibrida in mare
L'Italia lancia una centrale ibrida galleggiante: sole e vento alimenteranno un impianto da 540 MW nel Mar Ionio, tra Calabria e Puglia.
Leggi altro su www.futuroprossimo.it >. -
.
Certo che, in mare, verrebbero a puntino i pannelli bifacciali di cui si parlava sopra: catturerebbero pure la luce riflessa dalla superficie del mare. Chissà se verranno usati quelli? . -
.***Nucleare: alleanza italo-americana, obiettivo e' produrre micro reattori a Marghera - Il Sole 24 ORE
Intesa tra Ultra Safe Nuclear e la piemontese Simic
Leggi altro su www.ilsole24ore.com >
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 04 mar - Alleanza
italo-americana per il nucleare di ....
Energia |
