NATO e Fronte Orientale

Notizie e discussione su policy, esercitazioni e schieramento forze

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    CITAZIONE (pilotadelladomenica @ 25/1/2024, 22:32) 
    ...
    Comunque nella lista la Moldavia ci sta male male. Non è Russia, senza Transnistria non ci sono russi...

    Vero, ma la Moldavia non è neanche nella NATO quindi a quel punto perchè non papparsela tutta

    CITAZIONE (pilotadelladomenica @ 25/1/2024, 22:32) 
    Veramente quel tizio aveva la intenzione dichiarata di rendere schiavi decine di milioni di persone e di accopparne altrettanti, per dare lo spazio vitale al suo popolo eletto.
    Insomma un tipo un pochino peggiore.

    Nello stesso periodo a Mosca c'era uno che a metodi dittatoriali, schiavitù e milioni di morti non scherzava. Non vorrei che quello attuale, nel nome di un nuovo impero russo riprendesse certi sistemi. mi pare che sia già sula buona strada.
     
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    “La storia dimostra che tutte le dittature, tutte le forme autoritarie di governo sono transitorie. Soltanto i sistemi democratici non sono transitori.” V. Putin

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    CITAZIONE (pilotadelladomenica @ 25/1/2024, 21:58) 
    CITAZIONE (ElricFD @ 23/1/2024, 01:29) 
    Sarò pessimista ma più che dell'aiuto militare USA in caso di estensione della guerra in Europa mi preoccupa la volontà dei Paesi europei, presi singolarmente, di partecipare ad una guerra per salvare Riga, Tallin o Vilnius dai russi.
    Quale governo rischierà i suoi cittadini in tal caso?
    Dopo le prime settimane di battaglia, terminate le truppe professioniste, le scorte e i mezzi, saremmo tutti pronti a "compromessi".

    Morire per Tallin?

    Tallin è una bella città, o almeno il suo centro medievale lo è. Ci passai qualche ora venti anni fa prendendo un aliscafo da Helsinki in una bella giornata di sole.

    Una rioccupazione russa di tutta la Estonia sarebbe un delitto terribile. Dovremmo far l'impossibile per evitarlo. Costi quel che costi.

    Diversa sarebbe, parlo per me, una occupazione solo di questo pezzetto:



    70% di russi. Pure un pò trattati come persone di serie B.

    Sarebbe una cosa brutta, ma imho non più brutta della occupazione turca di Cipro nord di mezzo secolo fa. Turca, cioè di un paese NATO come noi e con cui la UE ha buoni rapporti.

    Che faremmo in tal caso? Oggi senza dubbi scatterebbe la NATO.

    Da Shape ordinerebbero a varie forze degli stati membri di aprire il fuoco e ci ritroveremmo tutti in guerra contro la Russia

    Con Trump presidente? Morire per Narva?

    Certo , diamo un pezzettino di Estonia a putin , in fondo che sarà mai , in fondo chi se ne frega di Narva e degli Estoni .
    Il risultato del ragionare così nel 2014 ci ha portato al febbraio del 2022 , proprio un “ bell’affare “ .
    Con chi rispetta e teme solo la forza o la percezione della forza , cedere anche solo di 1 cm e’ fatale , ormai questo dovremmo averlo imparato .
     
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    CITAZIONE (classic_ @ 25/1/2024, 20:22) 
    Fino al 1998 la Nato era a c.a. 2.000 km da Mosca.

    Nel 1999 la Nato è arrivata in Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia. A 1500 km da Mosca
    Nel 2004 la Nato è arrivata in Romania, Lituania, Lettonia ed Estonia A 1000 km da mosca
    Nel 2019 l'Ucraina mette in costituzione l'obiettivo di entrare nella Nato. La Nato sarebbe stata a 600 km da Mosca.

    Se la distanza chilometrica fosse davvero una cosa importante, allora faccio notare che da sempre non solo la NATO ma direttamente gli Stati Uniti si trovano non a centinaia né a migliaia, ma a 83 km di distanza dalla Russia (meno di Roma-Frosinone).
     
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    Certo…perchè Anchorage, al pari di Mosca, è il vero centro nevralgico degli US.
    Ed il centro di potere Russo si trova a vladivostok…
     
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    CITAZIONE (classic_ @ 25/1/2024, 20:22) 
    [...]

    E' vero, abbiamo dimezzato la distanza del confine Nato a Mosca. Gli siamo con il fiato sul collo. Ma a che pro?

    Siamo veramente sicuri che alla vecchia Nato e all'Europa sia convenuto?
    Oppure corriamo il rischio che, in caso di attacco a Riga, Washington non abbia alcuna intenzione di entrare in guerra con Mosca con le conseguenze del caso?

    Io il dubbio ce l'ho.

    La nato si è sempre guardata bene dall'installare missili e basi permanenti nei paesi ex URSS.
    Proprio per non creare provocazioni verso la Russia.
    Anche le esercitazioni sono sempre state limitate a poche migliaia di uomini per lo stesso motivo.
    Tantomeno sono stati dislocati in quei paesi armamenti nucleari.

    Nel frattempo i Russi hanno installato missili con testate nucleari a Kaliningrad, letteralmente a 3 minuti di volo da Berlino e Varsavia senza che la Nato nessuno in Europa abbia pensato di scatenare una guerra preventiva per questo.

    Questa storia dei russi minacciati dall'accerchiamento NATO è semplicemente non vera.

    In definitiva i Russi rivogliono il loro impero, e come tanti prima di loro, hanno sopravvalutato la loro forza e sottostimata quella dell'avversario cacciandosi in un pantano.
     
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    CITAZIONE (classic_ @ 25/1/2024, 21:06) 
    Sono assolutamente d'accordo sul fatto che l'adesione dei nuovi paesi alla nato sia stata "volontaria".
    Ma questo cambia la percezione e la paura dei Russi?

    Cosa cambia per i russi?
    Il tempo di reazione, o meglio ancora la psicologia.

    Perchè gli USA hanno fatto di tutto per evitare i missili a cuba se la deterrenza US è basata sul nucleare Strategico?

    La storia insegna che gli stati cuscinetto sono sempre stati necessari tra due potenze avversarie.

    A questo punto, però, c'è anche da domandarsi una cosa: perché la Russia dovrebbe considerare nemica la NATO e temerla? Se, semplicemente, la Federazione Russa avesse perseguito una politica di neutralità e/o, comunque, di non contrapposizione alla NATO, quest'ultima avrebbe perso ogni ragion d'essere (come si pensava nei primissimi anni '90) e i "rischi territoriali" sarebbero stati archiviati come una paranoia di pochi.
    Non dico, come si vociferò nei decenni scorsi, che la Russia sarebbe potuta entrare nella NATO, ma se la sua politica interna ed estera si fosse limitata a tutelare gli interessi del Paese senza rigurgiti revanscisti e tentazione di ripigliarsi l'impero perduto, staremmo parlando di nulla.
    Chi è causa del suo mal...

    CITAZIONE (classic_ @ 25/1/2024, 23:34) 
    Certo…perchè Anchorage, al pari di Mosca, è il vero centro nevralgico degli US.
    Ed il centro di potere Russo si trova a vladivostok…

    Sig. Classic, evitiamo queste futili ironie

    Edited by Odisseo_FD - 26/1/2024, 09:20
     
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    ...perché la Russia dovrebbe considerare nemica la NATO e temerla? Se, semplicemente, la Federazione Russa avesse perseguito una politica di neutralità e/o, comunque, di non contrapposizione alla NATO, quest'ultima avrebbe perso ogni ragion d'essere (come si pensava nei primissimi anni '90) e i "rischi territoriali" sarebbero stati archiviati come una paranoia di pochi.
    Non dico, come si vociferò nei decenni scorsi, che la Russia sarebbe potuta entrare nella NATO, ma se la sua politica interna ed estera si fosse limitata a tutelare gli interessi del Paese senza rigurgiti revanscisti e tentazione di ripigliarsi l'impero perduto, staremmo parlando di nulla.
    Chi è causa del suo mal...

    Fino al 2022 avrei obiettato, era chiaro che ambienti anglosassoni erano antirussi a prescindere.

    La mentalità della guerra fredda, o addirittura grande gioco, era dura a morire in entrambe gli ex (?) nemici.

    Dopo Pratica di Mare per colpa di chi le cose sono finite così?

    E non è che avere una politica estera aggressiva, quella che noi non abbiamo più dal 1943, sia una colpa. Sennò troppi dovrebbero essere dannati, da Parigi in poi...

    Ho fatto ieri l'esempio dei turchi con Cipro.

    La differenza in queste cose tra essere dentro o fuori la NATO non è poca cosa...

    Quindi non biasimo i russi per aver visto sempre la NATO come minacciosa. Pure ai tempi di Eltsin.

    È con il 2022 che Putin ha deciso di rovesciare il tavolo e mettere mano al coltello.
     
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    Oddio, l'aggressività russa è anteriore al 2022. Non dimentichiamo il 2014 con l'annessione coatta della Crimea. E, in fondo, anche gli episodi non certo equivoci di Cecenia, Armenia/Azerbaijan, etc. davano dei buoni indizi al proposito. Insomma a Mosca non è mai stato bene che molti dei territori ex URSS abbiano deciso di seguire una strada diversa e, appena può, ci mette il naso con le buone o con le cattive. L'ambizione di ripristinare il grande impero non s'è mai sopita.
    Poi che nel mondo anglofono ci sia stata sempre una grande diffidenza sulla "conversione di Damasco" dei russi, è un fatto evidente, ma forse non avevano tutti i torti.
     
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    CITAZIONE (pilotadelladomenica @ 26/1/2024, 09:29) 
    È con il 2022 che Putin ha deciso di rovesciare il tavolo e mettere mano al coltello.

    In realtà, è la politica estera della Russia ad essere, da sempre, intrinsecamente aggressiva e revanscista. Semplicemente non ammettono che i Paesi che considerano suoi satelliti per diritto divino possano essere autonomi dalla santa madre Russia.
    In più, temono il "contagio" che potrebbe arrivare al loro regime dispotico ed autocratico dalla presenza di Stati liberali e democratici al suo confine.
    È la distanza da Mosca della democrazia e non dei missili NATO che temono.
     
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    Qualcuno non ha letto il Russian Foreign Policy del 2008...
     
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    Mi autocito...

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    ...
    E non è che avere una politica estera aggressiva, quella che noi non abbiamo più dal 1943, sia una colpa. Sennò troppi dovrebbero essere dannati, da Parigi in poi...

    E non ho citato Turchia, Sauditi, Israele, forse UK e...USA.

    Quindi sarebbe strano,o meglio sarebbe esso stesso una forma di aggressività, addebitare la aggressivitá solo ai Russi pre 2022 o, se vogliamo, pre 2014.

    Stare nel "club" assicura che una certa dose di aggressivitá è tollerata, o proprio supportata,dagli altri membri del club.

    E i russi nel club, nonostante qualche sforzo italiano, non sono stati voluti.

    Ma per me il 2022 ha cambiato tutto. Nessun altro aveva aggredito uno stato europeo in Europa dal 1974. O se escludiamo Cipro dal...1968...

    Sempre loro in effetti...

    Edited by pilotadelladomenica - 26/1/2024, 14:22
     
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    Non è che la NATO (o meglio gli USA con l’appoggio di alcuni Paesi NATO ma senza il coinvolgimento diretto dell’Organizzazione) si sia fatta mancare interventi “giustificati” da fialette, super cannoni, rifiuto di consegnare attentatori, fate un po’ voi.
    Diciamo che a non essere con zio Sam il rischio di un’esportazione di democrazia è da mettere in conto.
    Certo, la Russia era considerata un boccone troppo grosso (almeno da noi, grande pubblico, chissà che non fosse diverso nelle segrete stanze dove qualcuno pensava alla possibilità di vincere una guerra nucleare), però mettendomi nei loro panni non è che avrei dormito sogni tranquillissimi, e a dormire male si possono fare cavolate pensando di fare bene
     
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    Aggiungo un punto che mi sembra fondamentale.

    L'escalation russa a ovest (Georgia, Crimea, Ucraina) è iniziata esattamente nel periodo tra il picco del focus in Medio Oriente (surge in Iraq 2007-2008) e del "pivot to Asia" durante l'amministrazione Obama.

    Ovvero in quel quindicennio in cui a Washington dedicavano sempre meno attenzione, risorse e voglia di occuparsi di Europa dell'est e di NATO.

    Anche solo parlare di "attacco NATO alla Russia" mi pare oggettivamente roba da manicomio e mi sembra impensabile che a Mosca, per quanto paranoici, non se ne fossero accorti.

    Proprio per questo non posso fare a meno di immaginare che Putin abbia visto che si stava formando un vuoto di potere esattamente nell'area del mondo che più di ogni altra simboleggiava il potere dell'Impero e dell'URSS. E di quest'ultima la caduta.

    Le richieste folli del 2021 sull'arretramento della NATO lo dimostrano. Quale momento migliore per approfittarne e chiedere questo mondo e quell'altro. E se non me lo danno, me lo prendo e faccio vedere io.
     
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    CITAZIONE (Franc66 FD @ 26/1/2024, 01:30) 
    CITAZIONE (classic_ @ 25/1/2024, 20:22) 
    [...]

    E' vero, abbiamo dimezzato la distanza del confine Nato a Mosca. Gli siamo con il fiato sul collo. Ma a che pro?

    Siamo veramente sicuri che alla vecchia Nato e all'Europa sia convenuto?
    Oppure corriamo il rischio che, in caso di attacco a Riga, Washington non abbia alcuna intenzione di entrare in guerra con Mosca con le conseguenze del caso?

    Io il dubbio ce l'ho.

    La nato si è sempre guardata bene dall'installare missili e basi permanenti nei paesi ex URSS.
    Proprio per non creare provocazioni verso la Russia.

    Anche le esercitazioni sono sempre state limitate a poche migliaia di uomini per lo stesso motivo.
    Tantomeno sono stati dislocati in quei paesi armamenti nucleari.

    Nel frattempo i Russi hanno installato missili con testate nucleari a Kaliningrad, letteralmente a 3 minuti di volo da Berlino e Varsavia senza che la Nato nessuno in Europa abbia pensato di scatenare una guerra preventiva per questo.

    Questa storia dei russi minacciati dall'accerchiamento NATO è semplicemente non vera.

    In definitiva i Russi rivogliono il loro impero, e come tanti prima di loro, hanno sopravvalutato la loro forza e sottostimata quella dell'avversario cacciandosi in un pantano.

    Ma come?






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    Polonia e Romania mai state repubbliche URSS. E le basi e missioni nelle repubbliche baltiche, a parte l'Air Policing (dal 2004, che credo possiamo tutti dire che è un diritto sacrosanto di quelle nazioni), sono iniziate solo dopo il 2014, che non devo ricordare con cosa coincide. Con tutto ciò fino all'invasione su larga scala dell'Ucraina ormai 701 giorni fa, quello che vi era nei baltici era un battalegroup per paese (+ polonia) con un po di compagnie e artiglieria... Un dispiegamento simbolico per tranquillizzare i Paesi Baltici che temevano di essere abbandonati e che non poteva costituire una seria minaccia per la Russia.

    Adesso invece si ritrovano con diverse brigate, altre forze pronte a intervenire poco indietro, tutte le nazioni europee che si stanno riarmando e l'ex-neutrale Finlandia nella NATO cui a breve si aggiungerà l'ex-neutrale Svezia, che abbiamo tutto fuorché costretto a entrare nella NATO. Per cosa esattamente? Perché vi era qualche battlegroup nei baltici che al massimo potevano difendere solo se stessi?

    Edited by Badman - 26/1/2024, 21:28
     
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