Pagine di Esercito 1

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    Ci serve un’arma antiaerea a breve raggio ed anche se il 30mm può avere dei sistemi a spoletta imho 200 colpi/min vanno bene per impiego terrestre su A2CS e Freccia ma per un impiego esclusivo antiaereo o CIWS antimissile non mi sembra ottimale (per piccoli droni va bene) . Speriamo sappiano evolverlo almeno raddoppiando la cadenza di tiro per questo specifico impiego (sistemi elettrici di solito sono meno complessi per aumentare la cadenza) ma serve comunque il contorno ed un progetto che preveda già eventuali modifiche specifiche.
     
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    Anche i prodotti di Rheinmetall o KNDS sono Itar-free...

    Sì e li vendono i tedeschi, alla faccia nostra. L'industria vuole guadagnare dall'export dei suoi sistemi anche proponendo sottosistemi italiani che non siano di produzione americana.

    Nel caso dell'X-gun la cosa è stata dichiarata chiaramente, e tra l'altro è stata una scelta più industriale che non dell'EI. l'ATK costa un botto, e nella vendita delle hitfist una bella fettina andava in USA. Siamo capaci a produrre un pezzo analogo? Sì. Quindi si fa e almeno se lo vogliamo esportare non dobbiamo chiedere il permesso al congresso. Come fanno i tedeschi.

    Per la 20mm mi sembra che la cosa sia fatta chiaramente in ottica Fenice (anche se concordo che forse si potrebbe pensare direttamente al 30x113, anche se è più indietro nello sviluppo), soprattutto se si pensa che alcuni piani di export sono stati frenati dai veti americani nel caso dell'A129 e del cugino T129. Si vuole cercare si esportare il Fenice liberamente, la gatling l'abbiamo prodotta su licenza per anni, non credo sia stato uno sforzo industriale enorme.

    E sì, in effetti si poteva cercare di essere un po' meno conservativi di fare copie al pomodoro di armi americane già esistenti.
    Ad esempio, servirebbe un arma da 30mm con un maggior rateo di fuoco per applicazioni antiaeree terresti e navali, nè credo sarebbe tanto difficile arrivare a 600 colpi al minuto. Servirebbe magari anche un arma da 35mm, o una 20mm leggera a canna singola che possa essere facilmente montata sui mezzi leggeri tipo Lince per avere qualcosa di più di una browning.

    Però da qualche parte si deve comiciare se si vogliono prodotti innovativi di successo, si è scelto di partire da prodotti "sicuri". Xgun andrà sicuramente sui mezzi EI, il 20mm sui Fenice. Già sono un po' sorpreso che abbiano sviluppato il 30x113 senza un preciso requisito dell'Esercito :rolleyes:

    Perdonatemi se cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno...

    Edited by Giacomo_FD - 20/4/2024, 12:40
     
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    È inutile pensare che la gatling da 20 mm possa aggirare i veti USA per ostacolare il Fenice. A meno che non venga rimotorizzato con l'RTM 3222 possono sempre porre il veto sulle turbine CT7 scelte dalle FFAA italiane. È più probabile che la gatling simile M197 sia stata sviluppata solo per tenere lavoro e utili in casa Leonardo
     
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    Lavoro in casa, Italia, e utili Leonardo, cioè gran parte allo Stato Italiano.
    Io ci vedo solo aspetti positivi.
     
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    L'acquisizione d'armamenti non ha solo profili economici, anche se questi sono importanti, molto. Altrimenti si finisce in battaglia sugli L-3 e sappiamo come é andata. L'industria nazionale sta sviluppando un sistema che nasce vecchio. Per restare nel paragone, sta sviluppando il 47/32. Io sono favorevole a finanziare l'industria italiana, ma mi attendo il 90/53.
    Altrimenti si compra straniero, si produce in Italia e si reimpara.
    Perché i dividendi di Leonardo sono comodi, ma poi sul campo rischiano di morire i nostri, più di quelli che comprano Rheinmetall. E con loro, ricordiamolo, rischia di morire la nostra visione del mondo e della vita, il nostro futuro, le nostre libertà, tutto ciò per cui vale la pena vivere.
    E non ditemi che siamo sicuri che non combatteremo mai, quanto meno in conflitti importanti. Primo perché sappiamo tutti che non é vero, é solo questione di tempo, millenni e millenni sono qui a dimostrarlo. Secondo, perché fosse vero, allora avrebbero ragione quelli che al posto delle armi antiaeree preferirebbero un paio d'ospedali.
     
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    Da profano, sceso a valle la notte della piena mi chiedo: Leonardo è ritenuta un’eccellenza che ha alle sue dipendenze il fior fiore delle professionalità del settore ma non riesco ad immaginare che non abbiano nei cassetti progetti e studi su soluzioni che possono fare la differenza … parlo di studi e progetti, non di prototipi che comunque costano. Qualcuno che sa, potrebbe spiegarmelo??
     
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    Li avranno certamente ma chi decide non sono i tecnici … per lo sviluppo di alcune soluzioni convincere il top management è fondamentale , per loro è meno rischioso fornire quello che viene richiesto dal committente il quale ignaro di eventuali innovazioni o pavido richiede sistemi in linea con quanto disponibile sul mercato . In pratica sembra che in questo settore nessuno in Italia voglia finanziare l’innovazione a meno che non sia a basso rischio .
     
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    La mia esperienza con Leonardo mi dice che il committente compra quello che Leonardo decide
     
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    E Leonardo, come tutte le aziende in questa situazione, tenderà a fornire prodotti che costano poco in costi di sviluppo e testing, magari già pronti e con i costi fissi ammortizzati ovviamente con un buon margine.

    Forse sarebbe ora di rivedere anche questo tipo di rapporti, un po' come Fincantieri e la Marina.
     
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    Giusto per dare una idea dello stato dei progetti
     
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    Io vedrei bene Un Freccia apc con Hitrole da 20 anche antiaerea da accoppiare con un normale Freccia con torre abitata da 25. Risparmieremmo un poco e avremmo maggiore copertura antidrone. Le brigate medie sarebbero un poco più leggere (e avremmo più spazio su un mezzo ogni 2 che serve sempre), ma potremmo concentrarci di più sulle pesanti.
     
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    Se su Maps andate sulla “novo selo training area” (Bulgaria) si possono vedere ben una trentina di Freccia, 3 Pzh e 5 Centauro più altra roba.
    Alla fine questa missione in Bulgaria é un ottima occasione per esercitare le unità in un poligono di una buona dimensione
     
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    Interessante il passaggio:
    " Si segnala che Leonardo sta attualmente investendo 20 milioni di euro all'anno per migliorare la propria capacità produttiva di canne in tutti i calibri, dal 20 al 155 mm, non solo sostituendo i macchinari esistenti ma anche installando nuove linee di produzione, tutto questo per far fronte all'aumento richiesta. La maggior parte di questo riguarda quelli che l'azienda definisce “piccoli calibri”, ovvero da 20 a 40 mm."
     
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    esperienza maestra di vita..
    chissà se lo proveranno in un campo di battaglia attivo...

     
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    Potrebbero mandarlo in Ucraina per test reali
     
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