Energia

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    Il problema è il bilancio federale, se il prezzo del petrolio scende al di sotto dei 100$ il barile Mosca è in deficit, e non di poco, metà delle risorse allocate per il triennio 2015-2017 derivano dalle esportazioni di idrocarburi.
     
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  2. Pallino_FD_Danilo
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    Il $USA, valuta di riferimento per stabilire il prezzo del Petrolio e dei Gas GPL e Metano, si è un poco rafforzata quest'anno, e stando alle notizie Economico-Finanziarie che arrivano potrebbe continuare a Rafforzarsi contro le altre Divise, questo significherebbe che in realtà il prezzo dell'Olio ,e dei suoi derivati Gassosi, rimanga per gli altri astanti costante o quasi invariato.

    Ho sempre usato il condizionale ipotetico.

    Comunque il Petrolio, a prezzi mooolto abbordabili, darebbe una spinta in più all'Economia di molti paesi importatori.

    Il $USA contro €uro è salito da 1,35 fino ad 1,23/1,24 nel corso di quest'anno 2014, ma entro le 52 settimane passate ha fatto un minimo di quasi 1,40.

    Comunque teniamo conto che in genere il Mercato Gioca sulla probabilità che accadano eventi Futuri ... Quindi il mercato sta Ipotizzando 2 eventi Futuri Possibili, ma non certi: L'apprezzamento del $USA e il deprezzamento del Petrolio, e dell'Energia in genere.

    Edited by Pallino_FD_Danilo - 28/11/2014, 21:28
     
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    Estrarre tutto subito senza pensare al domani, è questo secondo l'autore dell'articolo il motivo del ribasso dei prezzi

    L'Opec non aveva scelta
    http://www.huffingtonpost.it/giuseppe-arti...tm_hp_ref=italy
     
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  4. Pallino_FD_Danilo
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    Un Boost per l'Economia per poi appioppare la mazzata al momento opportuno ... cioè quando la ripresa sarà certa e robusta ... almeno per qualcuno.


    www.bloomberg.com/news/2014-11-28/o...n-to-shale.html

    www.bloomberg.com/news/2014-11-28/h...of-the-day.html

    http://www.bloomberg.com/news/2014-11-28/o...n-to-shale.html

    Edited by Pallino_FD_Danilo - 28/11/2014, 21:46
     
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  5. madmikeFD
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    CITAZIONE (Emanuele_FD @ 28/11/2014, 21:21) 
    Estrarre tutto subito senza pensare al domani, è questo secondo l'autore dell'articolo il motivo del ribasso dei prezzi

    L'Opec non aveva scelta
    www.huffingtonpost.it/giuseppe-arti...tm_hp_ref=italy

    Però non capisco l'incipit. Prima dice che non fanno la guerra agli americani, poi dice che il problema sono i piccoli produttori americani....

    In soldoni, come detto da più giorni, il problema e' buttar fuori i produttori di shale, che hanno costi e tipologia di produzione complicati.

    E i russi, a questo punto, si capisce perché si adeguano.
     
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    In soldoni, come detto da più giorni, il problema e' buttar fuori i produttori di shale, che hanno costi e tipologia di produzione complicati.

    QUOTE (pilotadelladomenica @ 28/11/2014, 18:08) 
    giusto Sig. Madmike, immagino che a 60-70 dollari al barile i russi ci guadagnano di meno ma gli ami ci rimettono proprio.

    non e' corretto. lo shale gas americano ha costi di produzione inferiore alla maggior parte del greggio tradizionale.

    oltre il 80% dello shale americano ha un break even point sotto gli 80$
    oltre il 70% dello shale americano ha un break even point sotto i 70$

    Edited by bisiacco - 28/11/2014, 23:04
     
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  7. Comneno
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    CITAZIONE (bisiacco @ 28/11/2014, 22:33) 
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    In soldoni, come detto da più giorni, il problema e' buttar fuori i produttori di shale, che hanno costi e tipologia di produzione complicati.

    CITAZIONE (pilotadelladomenica @ 28/11/2014, 18:08) 
    giusto Sig. Madmike, immagino che a 60-70 dollari al barile i russi ci guadagnano di meno ma gli ami ci rimettono proprio.

    non e' corretto. lo shale gas americano ha costi di produzione inferiore alla maggior parte del greggio tradizionale.

    oltre il 80% dello shale americano ha un break even point sotto gli 80$
    oltre il 70% dello shale americano ha un break even point sotto i 70$

    Immagino sia una svista di digitazione, ma lei ha citato lo "shale gas" ed il "greggio" (che se non erro è il petrolio)...
     
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    Sì perdoni. Intendevo il petrolio da fracking idraulico
     
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  9. madmikeFD
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    CITAZIONE (bisiacco @ 28/11/2014, 22:33) 
    CITAZIONE
    In soldoni, come detto da più giorni, il problema e' buttar fuori i produttori di shale, che hanno costi e tipologia di produzione complicati.

    CITAZIONE (pilotadelladomenica @ 28/11/2014, 18:08) 
    giusto Sig. Madmike, immagino che a 60-70 dollari al barile i russi ci guadagnano di meno ma gli ami ci rimettono proprio.

    non e' corretto. lo shale gas americano ha costi di produzione inferiore alla maggior parte del greggio tradizionale.

    oltre il 80% dello shale americano ha un break even point sotto gli 80$
    oltre il 70% dello shale americano ha un break even point sotto i 70$

    No. I costi sono ben diversi, e comprendono anche il finanziamento delle imprese, molto spesso piccole, i diritti di sfruttamento, ecc.

    Rimando al vecchio forum, nei cui ultimi giorni di vita postai diversi articoli sull'argomento.

    http://forumdifesa.forumgratis.org/index.p...topic=8&st=1665

    Comunque, oltre la metà dei giacimenti USA sopra gli 80 dollari non è conveniente proprio come estrazione

    http://www.bloomberg.com/news/2014-10-17/o...it-from-it.html

    E gran parte di quelli 'convenienti' anche sotto questo prezzo sono relativi al giacimento texano Eagle Ford, che è relativamente piccolo, avendo grandi riserve di gas, ma 'solo' 3 miliardi di barili di petrolio.

    http://en.m.wikipedia.org/wiki/Eagle_Ford_...serves_.28US.29

    Per dare un idea, le riserve di petrolio in Basilicata sono stimate attorno a 900 milioni di barili......
     
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    Il sito bloomberg che cita dice però che i produttori US di shale oil potrebbero reggere questo calo di prezzi meglio di membri OPEC...
     
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  11. madmikeFD
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    No, dice un altra cosa. Che parte dei produttori regge il petrolio sotto gli 80 dollari. Il problema e' che, come detto, ci sono altri fattori che contribuiscono ad aumentare quel prezzo, e che parte dei produttori di quel tipo sono piccoli, quindi sostanzialmente ininfluenti sul mercato. E' il discorso del giacimento texano.

    Il sito l'ho postato per le interessanti tabelle, ma è chiaramente pro shale, infatti non cita i problemi finanziari....
     
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    molti altri siti indicano break even price diversi da quelli indicati da bloomberg, che non considera come negli ultimi 18 mesi i costi di produzione sian scesi molto:



    e un'immagine che vale piu' di tutte. Ossia quale sia il breakeven point di bilancio statale per i paesi produttori

    20141018_gdc875.0
     
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  13. madmikeFD
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    L'ultima tabella le pare credibile? L'Iran con quei numeri vende petrolio in perdita da sempre.

    E a quel punto, se così fosse, potrebbe continuare a farlo indefinitamente.

    Come detto, non C 'e solo un problema di questo o quel produttore, ma QUANTO quel produttore che estrae a 50 dollari ha come costo finanziario, e soprattutto QUANTO estrae in termini assoluti. Se è un produttore da 5000 barili al giorno il suo impatto mondiale e' 0, ed è questo di cui si parla.....
     
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    Sig. Madmike, l'ultima tabella dice una cosa diversa. Non indica il prezzo per guadagnare, ma il prezzo che quel paese dovrebbe vendere per avere un bilancio statale in pareggio.
    Ovviamente l'Iran guadagna anche con un prezzo al barile piu' basso ma chiude i suoi bilanci in deficit. Le conclusioni sono tutte politiche.

    Riguardo i costi finanziari, la prima immagine dovrebbe indicare i maggiori campi di estrazione usa e canada, indicandone il full-cycle break even cost, con tanto di tasse incluse
     
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  15. madmikeFD
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    Appunto.

    Col che, posto che dovrebbe avere un deficit spaventoso visto che quel prezzo non si è in pratica mai visto, come lo finanzia visto che non ha accesso al mercato internazionale dei capitali?

    E comunque che costi di estrazione e trasporto ha, per essere a break even con un prezzo simile?
     
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