Cyberspazio

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    Hackerato dal Califfato il sito dell'Accademia della Crusca.
    Secondo me puntavano ad altro e hanno sbagliato a scrivere l'indirizzo del sito :asd:
     
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    "NUOVO CONTRATTO A FINMECCANICA PER LA CYBER SECURITY NATO"
    http://www.analisidifesa.it/2015/09/nuovo-...-security-nato/

    "l programma NCIRC FOC è operativo da maggio 2014 ... "
    "In base al nuovo accordo, il servizio verrà esteso nei prossimi due anni a una serie di altri siti e sedi dell’Alleanza."
     
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  3. Comneno
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    Vorrei porre una domanda squisitamente "filosofica" che mi frulla in testa da tempo. La società odierna è basata sull'informatica, e attacchi "seri" alle reti informatiche possono mandare in tilt i sistemi vitali di un paese. Possiamo considerare, allora, l'arma cybernetica come "strategica". Possiamo aggiungerla, a livello dottrinale, alla panoplia di armi già considerate "non convenzionali" (nucleari, biologiche, chimiche, radiologiche)?
     
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  4. romano_fd
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    Certamente. L'unico vero limite dell'impiego dell'informatica come arma è dato dall'enorme potenziale entropico di ogni software.
    In termini semplici, un'arma fisica può essere tenuta sotto chiave e il suo uso ristretto a sé stessi.

    Le vulnerabilità informatiche non possono mettersi sotto chiave, anzi la maggior parte di esse sfugge ai cicli di debugging e di auditing.

    Il che ha implicazioni pesanti circa l'impiego degli attacchi informatici, in quanto non è più assicurata la corretta misurazione dei rapporti di forza: il piccolo potrebbe rivelarsi più resistente del colosso, perché meno sensibile alle conseguenze di un attacco informatico, o perché in grado di arrecare danni molto più grandi.
     
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    Un aspetto della Ciberguerra/Cyberterrorismo che mi spaventa maggiormente e che nessuno prende in considerazione (Ed anche relato al mio campo) è la totale assenza di protezioni per devices medicali ... Potenzialmente un terrorista potrebbe disabilitare da remoto pacemaker senza grosse difficultà :ph34r:
     
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    Che Finmeccanica fosse al top del settore non lo sapevo.
    Mi chiedo se anche le nostre istituzioni facciano uso di tecnologie affidabili per la protezione delle reti e non mi riferisco solo ai militari ma anche al resto, dai ministeri alle ASL.
     
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    Ho letto che nel 2015 l'Italia è stato il paese europeo (mi sembra) più vulnerabile agli attacchi informatici. Colpiti numerosissimi siti istituzionali.
     
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    Diciamo che i siti come sicurezza sono una chivica, ma le reti interne sono messe abbastanza bene. Stanno messe peggio alcune aziende del settore informatico per dirvi. :-D:
     
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    Mi sa che è sfuggita a molti la (quasi?) nomina di Carrai a capo dell'agenzia sulla cyber sicurezza. Pare che la Frankfurter Allgemeine Zeitung abbia scritto un articolo critico su questa nomina vista come un conflitto di interessi di Renzi dati i rapporti tra i due. Il tutto poco prima del viaggio del premier a Berlino.
    Ma a parte questo, Carrai non ha alcuna competenza sull'argomento ma è un personaggio piuttosto discusso

     
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    Mi è sempre piaciuto quel film. Adoro l'epoca dei calcolatori rumorosi, delle stampanti ad aghi e delle memorie a nastro.

     
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  12. zeno_
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    Ecco a voi l'ultimo disastro targato NSA:

    L’NSA si lascia sfuggire armi informatiche segrete. Ora sono pubbliche
    http://attivissimo.blogspot.com/2016/08/ln...ggire-armi.html
     
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    Gli Usa sono quelli che accusano i russi e i cinesi di spiare gli altri?
     
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    CITAZIONE (Emanuele_FD @ 19/8/2016, 12:39) 
    Gli Usa sono quelli che accusano i russi e i cinesi di spiare gli altri?

    Tutti spiano tutti.

    L'elemento nuovo è che ciascuno si vanta quasi pubblicamente dei propri successi o, quantomeno, ci tiene a farlo sapere.
     
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