Pagine di Storia: Contemporanea

Dalla rivoluzione francese ad oggi

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    ahemmm io purtroppo sono 1968 … per me il Vietnam è anzitutto una sorta di complesso di colpa collettivo. Lo studio è arrivato in seguito.
     
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    James Blunt ha raccontato quello che accadde diverse volte, credo anche durante alcuni concerti.
    https://www.corriere.it/esteri/10_novembre...44f02aabc.shtml
     
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    CITAZIONE (Brizio_FD @ 3/10/2019, 13:38) 
    Per fare finire la bufala del Laos neutrale sarebbe stato necessario invaderlo con truppe usa.
    Cosa che evidentemente politicamente non opportuno. Sarebbe servita una richiesta di aiuto da parte del governo laotiano.

    non era necessario , la presenza ed il passaggio di truppe nemiche erano sufficienti per giustificare un intervento .
    Poi non si trattava di occupare tutto il Laos , ma solo una fascia di territorio relativamente piccola che permettesse di congiungere il Vietnam del Sud con la Thailandia ( Thailandia alleata degli Usa )
    In pratica lo spazio necessario per costruire la linea difensiva capace di sbarrare il sentiero di Ho Chi minh e di costringere i Nord Vietnamiti ad attacchi contro quella linea se volevano conquistare il Sud
    Come ha fatto notare il sig pilotadelladomenica non sarebbe stato uno scherzo riuscire a tenerla ma potenza di fuoco terrestre , mine , bombardamenti aerei etc avrebbero decimato l esercito nord vietnamita , come a Khe Shan
    "
    Dietro questo scudo cercare di costruire un esercito sudvietnamita in grado di prendere , prima o poi , il posto di gran parte delle truppe Usa di presidio alla linea

    Secondo me questa era l unica strategia vincente per impedire che il Sud vietnam fosse occupato dai nord vietnamiti

    questo è il tracciato della linea difensiva , 300 km scarsi in linea d aria
    Basi fortificate dotate di artiglieria di ogni calibro , ampi campi minati , ostacoli di ogni tipo ( filo spinato etc ) e continua vigilanza e supporto aereo .
    I nord vietnamiti avrebbero sbattuto le corna contro questa linea

    Vietnam

    Edited by Hortiz - 3/10/2019, 20:04
     
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    CITAZIONE (Hortiz @ 3/10/2019, 17:32) 
    CITAZIONE (Brizio_FD @ 3/10/2019, 13:38) 
    Per fare finire la bufala del Laos neutrale sarebbe stato necessario invaderlo con truppe usa.
    Cosa che evidentemente politicamente non opportuno. Sarebbe servita una richiesta di aiuto da parte del governo laotiano.

    non era necessario , la presenza ed il passaggio di truppe nemiche erano sufficienti per giustificare un intervento .
    Poi non si trattava di occupare tutto il Laos , ma solo una fascia di territorio relativamente piccola che permettesse di congiungere il Vietnam del Sud con la Thailandia ( Thailandia alleata degli Usa )
    In pratica lo spazio necessario per costruire la linea difensiva capace di sbarrare il sentiero di Ho Chi minh e di costringere i Nord Vietnamiti ad attacchi contro quella linea se volevano conquistare il Sud
    Come ha fatto notare il sig pilotadelladomenica non sarebbe stato uno scherzo riuscire a tenerla ma potenza di fuoco terrestre , mine , bombardamenti aerei etc avrebbero decimato l esercito nord vietnamita , come a Khe Shan
    "
    Dietro questo scudo cercare di costruire un esercito sudvietnamita in grado di prendere , prima o poi , il posto di gran parte delle truppe Usa di presidio alla linea

    Secondo me questa era l unica strategia vincente per impedire che il Sud vietnam fosse occupato dai nord vietnamiti

    questo è il tracciato della linea difensiva , 300 km scarsi in linea d aria
    Basi fortificate dotate di artiglieria di ogni calibro , ampi campi minati , ostacoli di ogni tipo ( filo spinato etc ) e continua vigilanza e supporto aereo .
    I nord vietnamiti avrebbero sbattuto le corna contro questa linea

    Vietnam

    Si trattava comunque di invadere un paese che non partecipava al conflitto. Solo la richiesta del governo laotiano l'avrebbe legittimata.
    E comunque Cina e URSS avrebbero fatto finta di nulla?
    L'unico modo per vincere la guerra era costringere il Vietnam del Nord a fermare le ostilità. Non ci sarebbero certo riusciti blindando il confine. In più dividendo il Laos in due c'era la possibilità tutt'altro che remota che la parte nord sarebbe finita sotto il controllo dei Hanoi.
    Una volta preso il controllo della arte nord del Laos i vietnamiti avrebbero potuto iniziare a operare in Thailandia allargando il conflitto.
     
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    La guerra del Vietnam era, dal punto di vista degli Stati Uniti, una guerra coloniale - cioè un conflitto combattuto in vista di interessi magari importanti ma non assoluti, e quindi impiegando certe risorse ma con un occhio sempre attento al rapporto costi da coprire/benefici previsti. Quando il rapporto rischia di diventare scarsamente conveniente, la guerra semplicemente si interrompe, perché non era in ballo nulla di veramente essenziale. E' sempre stato così, e fu così in Vietnam.

    Detto questo, l'idea di vincere un conflitto coloniale mediante la creazione di una linea fortificata, e cioè essenzialmente stabilizzando la situazione in atto ma al prezzo di investimento a tempo indeterminato in mezzi e uomini, poteva venire in mente solo ad un imbecille senza la minima esperienza e comprensione dei problemi militari e strategici, come appunto McNamara.
     
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    CITAZIONE (Ebonsi @ 3/10/2019, 21:16) 
    Detto questo, l'idea di vincere un conflitto coloniale mediante la creazione di una linea fortificata, e cioè essenzialmente stabilizzando la situazione in atto ma al prezzo di investimento a tempo indeterminato in mezzi e uomini, poteva venire in mente solo ad un imbecille senza la minima esperienza e comprensione dei problemi militari e strategici, come appunto McNamara.

    Indubbiamente la linea fortificata sarebbe stata costosa da mantenere anche se nel medio lungo periodo l esercito sud vietnamita avrebbe potuto sostituire gran parte delle truppe Usa
    Ma detta linea avrebbe avuto grossi vantaggi , non solo il Sud Vietnam sarebbe continuato ad esistere ma pure gran parte del Laos e la Cambogia sarebbero finite sotto la sfera di influenza Usa .
    In pratica il grosso dell ex Indocina francese sarebbe finita nelle mani Usa
    **********


    Rammento che MCNamara fu militare durante la II guerra mondiale e lascio' il servizio nel 1946 con il grado di tenente colonnello , non doveva quindi essere completamente digiuno di cose militari


    *****************


    Signor Brizio lei scrive

    CITAZIONE
    L'unico modo per vincere la guerra era costringere il Vietnam del Nord a fermare le ostilità. Non ci sarebbero certo riusciti blindando il confine.

    Convincere il Vietnam del Nord a cessare le ostilita' ?
    Mica facile , gli Usa tentarono diversi approcci , da quello militare ( Rolling Thunder ) ad altri pacifici ma con risultati nulli .
    I " nordisti " volevano conquistare il Sud con la stessa determinazione con la quale Lincoln volle riprendersi gli Stati Confederati .
     
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    Ma era l'unico modo per porre fine alla guerra.
    Altrimenti con tutta probabilità si Cambogia a Laos sud sarebbero rimasti sotto controllo usa ma la guerriglia sarebbe arrivata in Thailandia per poi rientrare in Laos e Cambogia.
    Per obbligare Hanoi a sospendere le ostilità o bisognava invadere il Vietnam del nord oppure isolarlo dalla Cina bloccando i porti (o distruggendoli) e concentrando i bombardamenti sulle vie di collegamento Vietnam Cina.
    Solo che cina e Urss non sarebbero stati contenti
     
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    Su McNamara ritengo che la posizione del signor Ebonsi sia sostanzialmente corretta. Al massimo si può dire che egli abbia avuto un ruolo “positivo” nello sviluppo del deterrente nucleare americano, spingendo per la triade come la conosciamo oggi e tagliando programmi costosi e inutili come il pur bellissimo XB-70.
    La sua era però una mentalità “SAC” figlia della sua esperienza bellica al servizio del generale LeMay durante la campagna aerea sul Giappone. In sostanza egli vedeva la guerra come un fatto matematico, una lista di bersagli da distruggere per convincere il nemico ad arrendersi, concetto che si rivelò disastroso in un conflitto come quello vietnamita, che aveva enormi complicazioni politiche e psicologiche rispetto ad il semplice “buoni contro cattivi” (perlomeno nella visione americana) del 1945.
     
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    Ammetto che questa mi mancava.

    Conosco abbastanza il Giappone e ho frequentato giapponesi negli ultimi decenni ma dei cinesi conosco pochissimo, anche perché in Cina non ci sono mai andato e i cinesi che incontro qui sono più chiusi delle ostriche. Mi chiedo dopo tutto quello che hanno passato nel novecento cosa sia rimasto della vecchia cultura e come sia il loro carattere.
     
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    Operazione Rolling Thunder , la campagna aerea Usa contro il Vietnam del Nord per costringere i nordisti a cessare i combattimenti , campagna durata ben 3 ANNI
    Questo documentario , con moltissimi video dell epoca descrivono l operazione , il suo svolgimento , il suo fallimento .
    Gli aerei Usa si trovarono a fronteggiare una difesa antiaerea agguerrita e ben sviluppata , che spaziava dai cannoni antiaerei ai missili S-75
    Anche l aviazione nord vietnamita , con i suoi Mig-17 , Mig-19 e Mig-21 fece la sua parte

     
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    Ricordando che i francesi non sono tutti ladri ma Bonaparte si. che i nostri politici fanno a gara a essere europeisti mentre i politici francesi sono ultranazionalisti e intendono l'Europa come la Francia sopra a tutto il resto, che i nostri politici europeisti non ci pensano nemmeno a contestare ai francesi il loro ultranazionalismo e sono sempre pronti ad accusare di populismo nazionalista se non peggio gli italiani che vorrebbero perlomeno parità di condizioni, ecco un riassunto dei furti napoleonici e di quello che non è più tornato



    E per il "non è colpa dei francesi": se si sono tenuti tutta quella roba perché i nostri erano disorganizzati e gente come Stendhal si è amareggiato, poverino, perché le acquisizioni francesi erano "legalizzate attraverso trattati" mentre noi cattivi abbiamo "requisito" le opere legalmente in Francia direi che c'è poco da difenderli.
     
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    Non esageriamo a trattare male i cugini d'oltralpe, da che mondo è mondo così vanno le cose. Incapaci noi di farci restituire il tutto dopo il 1815.
    Siamo noi quelli strani, che passano la vita a flagellarsi per l'obelisco di Axum.
     
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    Sono i Francesi che recentemente hanno cominciato con forza a parlare di restituzioni... delle opere africane prese durante il colonialismo, delle opere italiane di origine non limpida non hanno nè la voglia nè il coraggio di parlare di restituzione, perchè dopo il Louvre avrebbe sezioni che sarebbero praticamente vuote e lo sanno perfettamente.
    La raccolta Romana è essenzialmente costituita dalla collezione Borghese, Napoleone si dice che a forza di minacce e lusinghe riuscì a farsela vendere e il Canova racconta che quando di fronte all'imperatore dei francesi gli palesò che la perdita di quelle opere era una vergogna e un danno epocale per l'Italia si dice che Napoleone sorrise sornione. Il fulcro degli argenti è dato dal tesoro di Boscoreale, opere di oreficeria romana trovate vicino Pompei, vennero portate illegalmente in Francia e vendute a un ricchissimo collezionista che poi le regalò al Louvre. Per quanto riguarda l'arte italiana i furti napoleonici non furono i primi, quando i sovrani francesi calavano in Italia a volte si impossessavano delle collezioni d'arte dei principi italiani (una per tutte per esempio quella del Duca di Milano) e le spedivano in Francia, è così per esempio che alcune opere di Leonardo sono arrivate a Parigi
    La cosa tragica è che sotto Napoleone si inaugurò anche un ulteriore forma di sottrazione, per rendere le collezioni pubbliche italiane più "internazionali" veniva loro imposto di cedere alcune opere di maestri italiani in cambio di alcune opere di artisti francesi o di artisti contemporanei, naturalmente questi scambi non vennero annullati dopo la caduta di Napoleone e le opere rimasero in Francia. Tra l'altro si dice che in Francia per non restituire le opere all'Italia dopo la Restaurazione siano arrivati anche a nasconderle. Oggigiorno però io sarei contento se almeno restituissero quegli elementi che sono legati indissolubilmente ad un luogo e ad altri oggetti, quindi il pezzo di Ara Pacis di un metro che hanno al Louvre, visto che l'opera è stata ricostruita a Roma non sarebbe male unirlo agli altri pezzi, o ancora i 14 ritratti dello studiolo di Federico da Montefeltro, che ricostruirebbero l'armonia originale nel luogo per cui erano stati fatti insieme con i ritratti rimasti in loco in Italia, vengono poi le Nozze di Cana pensate per un particolare refettorio a Venezia, ma si potrebbe continuare a lungo
     
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    Da un po' di mesi mi sto chiedendo, visto il terreno che abbiamo ripreso a perdere rispetto a Parigi, se non era meglio per tutti che Napoleone non fosse stato sconfitto... tutta Francia fino a Terracina... parigini, alsaziani, nizzardi, toscani, ciociari...tutti francesi...o anzi in altri due secoli la Francia arrivava a Erice...

    Materia per una Ucronia?
     
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    Materia per una Ucronia?

    Più che per una vera e propria ucronia, per una semplice constatazione. L' Europa ha perso due occasioni per "farsi", la prima appunto con Napoleone, la seconda con Hitler.

    Un po' più seriamente: il problema principale, per una possibile sopravvivenza dell' Impero napoleonico, era che il suo principale "messaggio" era proprio la scoperta del senso di identità nazionale degli "enfants de la Patrie", contrapposto ai precedenti principi dinastici. A parte noi, la vera e propria esplosione del nazionalismo tedesco, in precedenza inesistente, si dovette appunto alle esperienze delle guerre napoleoniche. Insomma, era proprio l' Impero a diffondere i germi della sua stessa distruzione. Può forse darsi che, avendo tempo a disposizione, l' Impero sarebbe riuscito a superare questa contraddizione interna, ma ne dubito molto: l'unica soluzione disponibile sarebbe infatti stata un ritorno al principio dinastico (Napoleone era "Imperatore dei Francesi", non della Francia, ma invece Re d'Italia), ma dubito che una cosa del genere potesse sostenersi in assenza di una figura carismatica come lui.
     
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