Forze di Polizia e Sicurezza Interna

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    Già per maneggiare efficaciemente una pistola servono centinaia di ore di addestramento, figuriamoci un'arma automatica (perchè l'M16? stiamo per avere migliaia di SC 70/90 in surplus, sarebbero ideali per sostituire l'M12). I reparti speciali si addestrano in continuazione per missioni del genere, il poliziotto e il carabiniere quel tempo lo impiegano nel fare posti di blocco, indagini,... perchè quello è il loro lavoro.

    L'addrestramento (ovviamente non antiterroristico perchè questa è una specialità che spetta ad altri) dovrebbe essere fatto PRIMA di entrare in polizia/carabinieri e poi mantenuto con ore annuali di corsi. A questo scopo dovrebbe essere fondamentale riservare i concorsi delle FFOO a chi ha completato il servizio VFP4 o, al limite VFP1.
     
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  2. Franky FD
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    Riguardo all'M-16 volevo dire M-4! Credo che ogni tot stazioni di polizia/carabinieri ci debbano essere dei nuclei di pronto intervento specializzati in anti-terrorismo, per avere un contenimento iniziale della minaccia. Va da se che questi nuclei non avrebbro la stessa mansione e importanza dei NOCS e GIS, ma non si può affrontare una minaccia come quella di Parigi (o anche minore) con delle forze del tutto impreparate. Ricordimo che l'intervento al Bataclan dellle FS è avvenuto 2 ore dopo il massacro; se si fosse riusciti ad intervenire nella prima mezz'ora sono convinto che molte di quelle giovani e innocenti vite si sarebbero salvate. So bene che non possiamo addestrare 200000 uomini a tal compiti e neanche servirebbero onestamente, ma pochi nuclei di polizia/carabinieri ogni tot. stazioni potrebbero essere davvero utili. Equipaggiare questi nuclei con armi adatte allo scopo, giubbotti anti.proiettile rinforzati, ecc ecc e lasciare tutto il resto delle FF.OO. comunque con adeguati equipaggiamenti, che allo stato attuale non hanno.
     
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    Per quanto riguarda la sicurezza interna, almeno fino ad ieri il settore dell'armamento individuale, delle protezioni individuali antiproiettile ecc. non era a mio avviso considerato prioritario, perché la possibilità di un conflitto a fuoco, nel contesto odierno, era abbastanza bassa, ancora più bassa che negli anni '70 e '80 quando terroristi, mafia e grandi bande criminali (Magliana, Valalnzasca ecc.) ricorrevano spesso alle armi. La lotta all'epoca era più tra il bianco ed il nero, tra i "buoni" ed i "cattivi". Oggi più di ieri domina la piccola criminalità diffusa ed il senso di impunità e la mancanza di rispetto per le Istituzioni porta con grande frequenza ad episodi di resistenza violenta ma non armata ..... tipo l'ubriaco con i cocci di bottiglia e via dicendo. Sono situazioni in cui servirebbero di più manganelli, spray al peperoncino ecc. piuttosto che le armi da fuoco, che nell'attuale contesto normativo e giurisprudenziale non si possono usare, se non in casi estremi.
    Comunque ritengo che la Beretta 92 usata da PS e CC sia sostanzialmente adeguata ..... mentre credo sia vecchia e superata la pistola mitragliatrice PM 12 S.
     
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  4. dott.Piergiorgio
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    scrivo su un dettaglio specifico: questa dei caschi senza imbottiture e visiera graffiata mi viene nuova. E ho detto tutto: ma chi è il poliziotto che avrebbe segnalato questo ? di certo NON un celerino...

    Nota a margine, l' antiterrorismo non lo si combatte con i celerini o la Mobile; l' OP è una cosa totalmente diversa, e definitivamente non in grado di affrontare un terrorista suicida.

    Saluti,
    dott. Piergiorgio.
     
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  5. Franky FD
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    Sig. Piergiorgio, l'intervistato era un poliziotto della volante ed ha mostrato il suo casco privo di imbottitura e la visiera era tutta graffiata. Ha mostrato anche la sua mitraglietta e l'anno di produzione risaliva al 1975, anche se diceva che alcune armi risalgono addirittura al 1968!! Il resto l'ho già scritto nel precedente post.
     
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    QUOTE (Franky FD @ 26/11/2015, 12:29) 
    Riguardo all'M-16 volevo dire M-4! Credo che ogni tot stazioni di polizia/carabinieri ci debbano essere dei nuclei di pronto intervento specializzati in anti-terrorismo, per avere un contenimento iniziale della minaccia. Va da se che questi nuclei non avrebbro la stessa mansione e importanza dei NOCS e GIS, ma non si può affrontare una minaccia come quella di Parigi (o anche minore) con delle forze del tutto impreparate. Ricordimo che l'intervento al Bataclan dellle FS è avvenuto 2 ore dopo il massacro; se si fosse riusciti ad intervenire nella prima mezz'ora sono convinto che molte di quelle giovani e innocenti vite si sarebbero salvate. So bene che non possiamo addestrare 200000 uomini a tal compiti e neanche servirebbero onestamente, ma pochi nuclei di polizia/carabinieri ogni tot. stazioni potrebbero essere davvero utili. Equipaggiare questi nuclei con armi adatte allo scopo, giubbotti anti.proiettile rinforzati, ecc ecc e lasciare tutto il resto delle FF.OO. comunque con adeguati equipaggiamenti, che allo stato attuale non hanno.

    Attenzione con queste dichiarazione da commando poltronato perché quello che dice non sembra essere assolutamente corretto. La BRI Francese ha un nucleo pronto a partire in 15 minuti dalla chiamata e un secondo nucleo detto "pesante" pronto entro 30 minuti con un equipaggiamento più completo. Secondo quanto comunicato dallo stesso comandate della BRI i nuclei sono partiti in tempo pur non avendo ricevuto ordine. Il primo dovrebbe inizialmente essersi diretto non verso il Bataclan ma un altro luogo colpito (non ricordo quale) e poi aver cambiato immediatamente direzione verso il Bataclan appena avuta notizia dell'attacco. Non hanno immediatamente fatto irruzione nel Bataclan perché una volta arrivati, i terroristi non sparavano più e la situazione si era evoluta in un sequestro di ostaggi, altrimenti sarebbero intervenuti immediatamente come confermato dallo stesso comandante della BRI.
    Completamente d'accordo invece sul fatto che polizia e carabinieri dovrebbero avere team di intervento speciale distribuiti sul territorio, idealmente delle antenne di GIS e NOCS distribuite senza sovrappozizioni in modo da garantire interventi tattici sulla complesso del territorio nazionale. Credo siamo rimasti gli unici in Europa che non hanno messo in piede una struttura di questo tipo.
     
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    Per quanto riguarda la sicurezza interna, ho detto la mia sull'apposito spazio "forze di polizia e sicurezza interna" istituito qualche giorno fa.
    Per quanto concerne la sicurezza esterna, dal 1990 al 2014 siamo stati martellati dall'idea che non ci sarebbero più state guerre classiche e che tutti i nuovi conflitti sarebbero stati asimmetrici. E'un'idea che non ho mai condiviso e che fino agli anni '90 non aveva attaccato più di tanto, ma che soprattutto dopo l'11 settembre 2001 è divenuta maggioritaria, anche su questo forum e sulla stampa specializzata. L'altra sera, ad esempio, ho rispolverato un vecchio numero di RID del 2011 che mi era rimasto da leggere e l'autore di un articolo dedicato all'evoluzione delle Marine dal 1990 al 2011, Massimo Annati, aderiva sostanzialmente alla dottrina della COIN, negando l'esistenza di nemici tradizionali credibili.
    In questa visuale COIN all'Esercito sarebbero bastate le unità specializzate (Paracadutisti e FS) e quelle che un tempo avremmo definito Brigate Motorizzate, alla MM i Pattugliatori d'Altura, all'AM una manciata di aerei per lA Slow Mover Interception e la Polizia Aerea e qualche apparecchio per il CAS. Tutto il resto veniva considerato come uno spreco o come una spesa rispondente ad esigenze dell'industria, più che della difesa. Si tratta di una filosofia che ha fatto strada ed anche quelli che non sono pacifisti tout court hanno pensato che le guerre del futuro sarebbero state solo asimmetriche. Probabilmente alcuni lo pensano ancora. In quest'ottica la spesa militare italiana veniva considerata sufficiente, ma solo da razionalizzare, evitando di spendere soldi in sistemi d'arma costosi, ma considerati inutili. Detto in parole povere, per intercettare un aereo civile dirottato dai terroristi basta un MB 339 e non serve un Eurofighter, per fare la lotta alla pirateria non serve una FREMM, nelle missioni di pace non servono i carri ecc.
    Per non essere frainteso, ribadisco che io non la penso e nemmeno la pensavo in questo modo, ma è questa la mentalità che si è diffusa anche tra gli "addetti ai lavori", al netto dei pacifisti. Perché a sostenere apertamente che le FF.AA. non servono o vanno sciolte sono pochi, anche nell'opinione pubblica, ma a pensare che servissero forze snelle, leggere ed economiche pensate solo per la COIN sono (o sono stati) in tanti.
    Difficile che si torni a ragionare in senso classico nel giro di pochi mesi, anche se lentamente ci si sta già muovendo in questa direzione.
     
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  8. Franky FD
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    Attenzione con queste dichiarazione da commando poltronato

    Lungi da me addentrarmi in questioni tecniche! Riportavo solo un dato che in Tv è girato per giorni e giorni, s'è infatti detto che l'intervento delle FS non è stato immediato.
     
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  9. von seeckt
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    Forse non ci si rende conto di cosa potrebbe significare, mandare in giro le pattuglie delle F.O. con giubbotti antiproiettili che pesano 3/4 volte quelli attuali, armati con fucili che trapassano agevolmente muri non troppo spessi, con macchine blindate...

    Semplicemente:
    - non indosserebbero i giubbotti,
    - non sparerebbero per paura di far fuori la vecchietta di turno (o alternativamente farebbero fuori la vecchietta di turno),
    - il numero di pattuglie in giro si ridurrebbe a un decimo, perché comprare e muovere una macchina blindata costa molto di più di farlo con una vettura ordinaria...

    E il tutto per cosa? Per fare un lavoro non loro. Perché fronteggiare gli attentati terroristici non è roba da pattuglie di carabiniere di paese...
     
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    Mein Herr, qui stiamo equivocando.

    La proposta non è certo quella di armare tutte le pattuglie con armi lunghe e giubbotti antiproiettili in grado di resistere ad una sventagliata di AK47.

    La proposta è quella di creare, su base "grossomodo" provinciale (meno rispetto al numero delle provincie), dei nuclei di pronto intervento in grado di arrivare sulla scena di un attacco terroristico (e non solo) in 30 minuti al posto che in qualche ora com'è oggi.
    L'idea sarebbe quindi di addestrare alcuni carabinieri per provincia per portarli ad un livello che non è certo quello del GIS, ma permetta loro almeno di usare armi lunghe in un ambiente urbano, di conoscere qualche basilare tecnica di intervento e di operare assieme alle forze di polizia normali per (1) contenere la situazione in attesa del GIS oppure e in caso di assoluta necessità (perchè i terroristi stanno ammazzando indiscriminatamente) (2) di intervenire loro stessi.

    La costruzione di questi team quindi non richiede chissà quali spese economiche. Si tratta di addestrare circa 500 carabinieri (meno dello 0.5% del livello di forza dell'Arma) e di tenere nell'armeria del comando provinciale equipaggiamento per 10 persone (armi lunghe, giubbotto antiproiettile da guerra ecc...). Questi carabinieri poi, col normale equipaggiamento, continueranno a svolgere il loro lavoro salvo periodi di addestramento ma, in caso di necessità, potranno intervenire rapidamente perchè già presenti sul territorio.
     
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    Certo che l'idea di creare unità simil swat (ma basta vedere in Francia con i GIPN e i PI2G, oppure in UK e Germania) nei maggiori centri italiani proprio non vi piace.

    Capisco che non bisogna necessariamente copiare a prescindere gli altri, ma quando hanno ragione c'è ben poco da fare.

    Perché se serve che sia addestrato a fronteggiare una certa minaccia, e che non sia giocoforza un membro del NOCS o del GIS c'è poco da inventarsi.

    Tra l'altro i CC hanno già unità simili e si chiamano cacciatori, la polizia ce lo aveva (GOS) e qualcuno ebbe la felice idea di chiuderlo.
     
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    Tra l'altro in Francia da quest'anno i GIPN in Francia metropolitana -il cui reclutamento e addestramento erano già coordinati dal RAID dal 2011 con la creazioen della FIPN - sono stati diventati a tutti gli effetti dei nuclei territoriali del RAID stesso.

    Perfino piccoli stati come il Belgio e l'Austria da anni hanno nuclei territoriali delle loro forze di intervento speciale.
     
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    CITAZIONE (Rick FD @ 26/11/2015, 14:00) 
    Mein Herr, qui stiamo equivocando.

    La proposta non è certo quella di armare tutte le pattuglie con armi lunghe e giubbotti antiproiettili in grado di resistere ad una sventagliata di AK47.

    La proposta è quella di creare, su base "grossomodo" provinciale (meno rispetto al numero delle provincie), dei nuclei di pronto intervento in grado di arrivare sulla scena di un attacco terroristico (e non solo) in 30 minuti al posto che in qualche ora com'è oggi.
    L'idea sarebbe quindi di addestrare alcuni carabinieri per provincia per portarli ad un livello che non è certo quello del GIS, ma permetta loro almeno di usare armi lunghe in un ambiente urbano, di conoscere qualche basilare tecnica di intervento e di operare assieme alle forze di polizia normali per (1) contenere la situazione in attesa del GIS oppure e in caso di assoluta necessità (perchè i terroristi stanno ammazzando indiscriminatamente) (2) di intervenire loro stessi.

    La costruzione di questi team quindi non richiede chissà quali spese economiche. Si tratta di addestrare circa 500 carabinieri (meno dello 0.5% del livello di forza dell'Arma) e di tenere nell'armeria del comando provinciale equipaggiamento per 10 persone (armi lunghe, giubbotto antiproiettile da guerra ecc...). Questi carabinieri poi, col normale equipaggiamento, continueranno a svolgere il loro lavoro salvo periodi di addestramento ma, in caso di necessità, potranno intervenire rapidamente perchè già presenti sul territorio.

    La cosa è già partita (addirittura prima degli eventi di Parigi) e sono le Unità U.O.P.I presenti aggi in una decina di grandi città, ma credo siano previsti almeno una per Provincia.

    www.coisp.it/archivio-completo/fini...-08-maggio-2015

    www.lanazione.it/firenze/agenti-anti-isis-1.1125407

    www.lawebtv.it/polizia-unita-operat...llintelligence/

    www.ilgazzettino.it/PAY/PADOVA_PAY/...e/1501005.shtml
     
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    CITAZIONE (Vet_FD @ 26/11/2015, 16:02) 
    CITAZIONE (Rick FD @ 26/11/2015, 14:00) 
    Mein Herr, qui stiamo equivocando.

    La proposta non è certo quella di armare tutte le pattuglie con armi lunghe e giubbotti antiproiettili in grado di resistere ad una sventagliata di AK47.

    La proposta è quella di creare, su base "grossomodo" provinciale (meno rispetto al numero delle provincie), dei nuclei di pronto intervento in grado di arrivare sulla scena di un attacco terroristico (e non solo) in 30 minuti al posto che in qualche ora com'è oggi.
    L'idea sarebbe quindi di addestrare alcuni carabinieri per provincia per portarli ad un livello che non è certo quello del GIS, ma permetta loro almeno di usare armi lunghe in un ambiente urbano, di conoscere qualche basilare tecnica di intervento e di operare assieme alle forze di polizia normali per (1) contenere la situazione in attesa del GIS oppure e in caso di assoluta necessità (perchè i terroristi stanno ammazzando indiscriminatamente) (2) di intervenire loro stessi.

    La costruzione di questi team quindi non richiede chissà quali spese economiche. Si tratta di addestrare circa 500 carabinieri (meno dello 0.5% del livello di forza dell'Arma) e di tenere nell'armeria del comando provinciale equipaggiamento per 10 persone (armi lunghe, giubbotto antiproiettile da guerra ecc...). Questi carabinieri poi, col normale equipaggiamento, continueranno a svolgere il loro lavoro salvo periodi di addestramento ma, in caso di necessità, potranno intervenire rapidamente perchè già presenti sul territorio.

    La cosa è già partita (addirittura prima degli eventi di Parigi) e sono le Unità U.O.P.I presenti aggi in una decina di grandi città, ma credo siano previsti almeno una per Provincia.

    www.coisp.it/archivio-completo/fini...-08-maggio-2015

    www.lanazione.it/firenze/agenti-anti-isis-1.1125407

    www.lawebtv.it/polizia-unita-operat...llintelligence/

    www.ilgazzettino.it/PAY/PADOVA_PAY/...e/1501005.shtml

    Interessantissimo il primo file...
     
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    Con appena tre settimane di addestramento non saprei quanto si eleva il livello rispetto al comune agente.
     
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