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Mentre in Israele anche Iron Dome fa cilecca con conseguente spreco assurdo. Ha reagito con una salva di missili a dei colpi da arma da fuoco.FOOTAGE: #Israel’s Iron Dome was activated tonight by false alarm that was triggered by #Hamas machine-guns, wasting dozens of interceptors of which each costs an estimated $ 50,000 - 90,000. #GAZA #PALESTINEpic.twitter.com/OUbja0sZQe
— 24 Resistance Axis (@Syria_Hezb_Iran) March 25, 2018
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Secondo me ad Israele farebbero comodo un po' di Draco. Mobili, protetti, utilizzabili sia come AA (economico)che come controbatteria...
Qualcosa da prendere da loro in cambio la troviamo 😉. -
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Io non capisco come funziona il marketing militare, ma prestare un modello all'IDF per renderlo battle proven e farsi pubblicità avrebbe dei costi troppo alti? . -
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Ma questo Draco è stato provato in qualche modo? Contro cosa dovrebbe difendere? Che gittata ha? . -
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Praticamente un 76 navale sovraponte adattato su scafo Centauro. Un Ciws terrestre che dovrebbe mantenere le capacità dual use (asuw) del progenitore navale, forse anche l'uso di munizionamento Vulcano. . -
.Io non capisco come funziona il marketing militare, ma prestare un modello all'IDF per renderlo battle proven e farsi pubblicità avrebbe dei costi troppo alti?
Bella domanda... tenga presente che, come sostengo spesso, solo alcuni settori - di solito minoritari - seguono le usuali leggi di mercato, la maggior parte sono emanazioni dirette o indirette di rapporti politici. Nel caso israeliano, in teoria, nulla osterebbe, perché Italia e Israele sono in eccellenti rapporti e collaborano già in numerosi settori. Però su alcuni temi "core" come quello della difesa antimissile, Israele ha deciso di essere quanto più indipendente possibile, con l'unica eccezione data dagli Stati Uniti (i quali, in soldoni, pagano gran parte dei costi di sviluppo di Iron Dome, David's Sling e Arrow). D'altronde, la garanzia che gli Stati Uniti varino dei finanziamenti e delle forniture di armi per Israele in caso di conflitto è data da qualche anno da una legge interna americana (sì, ha letto bene, esiste una legge statunitense che obbliga Washington a rifornire Israele). Al contempo, i fondi statunitensi a disposizione di Israele sono aumentati da 3,1 a 3,8 miliardi di dollari all'anno. In cambio dell'aumento, però, cambia la condizionalità dei fondi: nel piano precedente, circa il 25% poteva essere speso per prodotti autoctoni, ora l'intera cifra deve essere spesa in prodotti statunitensi. Pertanto, i prodotti israeliani dovranno essere acquistati con bilancio ordinario, e sarà molto conveniente acquistare quanto possibile dagli Stati Uniti, perché già coperto.
Con questo voglio sostenere due elementi diversi di difficoltà per il "marketing" di cui parla: primo, se noi vendiamo dei 76mm ma poi per legge dobbiamo interrompere le forniture militari in caso di guerra, significa che Israele non può contare su di noi quando più avrebbe bisogno, e questo non piace, fa pessimo marketing a prescindere dall'ottimo prodotto; secondo, la dinamica di cui sopra restringe lo spazio finanziario che rimane per acquistare altrove. E' chiaro che Iron Dome costa un sacco, ma se le cose si mettono male, gli Stati Uniti forniranno soldi ed equipaggiamento, d'altronde in tempo di pace si accetta di far lavorare le aziende statunitensi per 3,8 miliardi annui.... -
.CITAZIONEesiste una legge statunitense che obbliga Washington a rifornire Israele
Mi può dare qualche dettaglio?. -
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Super affidabilità i Patriot 😶 . -
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E sono il modello polacco a quanto letto ! A Varsavia gli deve star venendo una c****rella proverbiale
Edited by Meriv - 26/3/2018, 19:47. -
.CITAZIONEesiste una legge statunitense che obbliga Washington a rifornire Israele
Mi può dare qualche dettaglio?
Ci provo. Innanzitutto, tutto il quadro di riferimento lo trova su questo documento: U.S. Foreign Aid to Israel del Congressional Research Center. In particolare, la parte che più le interessa per ciò cui faccio riferimento è a pag.6 del PDF , dove parla di Qualitative Military Edge (QME). Questo concetto era una volta ufficioso e non codificato, oggi è una precisa disposizione di legge. Per i dettagli più succosi, il documento la rimanda al Naval Vessel Transfer Act del 2008, da leggere anch'esso. Tornando poi al primo documento, troverà inoltre un paragrafo mooolto interessante (Emergency U.S. Stockpile in Israel) a pag.22. E questo è il primo livello di istituzionalizzazione dell'aiuto verso Israele.
A questi si aggiungono i trattati internazionali: Agreement relating to assurances and economic assistance as
authorized in the Mutual Security Act of 1951 e Agreement relating to mutual defense assistance, July 23, 1952, entrambi ancora in vigore.
Aggiungo però che il "cavillo" cui mi riferivo in realtà è ben diverso, è proprio una legge interna il cui contenuto è quello che ho descritto, che rappresenta una vero e proprio secondo livello di istituzionalizzazione. Era sempre all'interno del quadro che ho delineato su, ma non ce l'ho a portata di mano. Appena ho un pò di tempo le ritrovo il tutto (ci avevo lavorato sopra in passato, devo scartabellare un pò, ma soddisfazione assicurata!).. -
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#Yemen army air defense forces hit 2 #UAE F-16. (1). pic.twitter.com/nHnlX53ig4
— Yemen Observer (@YemeniObserv) March 27, 2018
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Pure le nostre legioni ebbero problemi nell'arabia felix no?. -
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la polonia voleva 8 batterie Patriot, ha richiesto autorizzazione DSCA per 4, è finita a prenderne 2...con 2 soli lanciatori per batteria
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Tutto questo per aver rifiutato l'offerta MBDA per il SAMP-T. Complimenti davvero alle autorità polacche preposte a questo "fantastico" acquisto. . -
.Tutto questo per aver rifiutato l'offerta MBDA per il SAMP-T. Complimenti davvero alle autorità polacche preposte a questo "fantastico" acquisto.
Queste decisioni, Lei lo sa bene, non sono mai (soltanto) tecniche ma anche (o soprattutto) politiche.. -
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Purtroppo, lo so bene, e nonostante tutto, continuo a non digerirle..