European Patrol Corvette (EPC)

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    Intervengo per quel che mi può competere di più in questo forum, le condizioni del porto di Augusta, le cui variazioni di forma e funzione vengono monitorate in ISPRA al pari di quelle degli altri porti e delle coste in generale (e quando c'erano i soldi per pubblicare online il sistema informativo geografico, con una "cep" di pochi metri, lo abbiamo anche fatto...). Dico innanzi tutto che il problema esiste, mi vorrei dilungare sul perché.

    Dragare un porto lo si può sempre fare, quello che hanno fatto i veneziani con la laguna negli ultimi dieci secoli è semplicemente lo stato dell'arte di quello che si poteva fare, figurarsi Augusta, volendo ci mettiamo veramente quello che ci pare.
    La questione lì è la complessità di un sistema portuale che occupa tutta la baia ed è collegato all'area industriale di Augusta-Priolo Gargallo. Vi allego uno schema di massima delle strutture portuali distinte per funzione, dove in grigio sono le aree militari, in blu quelle polifunzionali, in rosso le aree dei pontili e delle banchine industriali (fonte delle funzioni: Il Portolano d'Italia, non precisissimo ma è per dare un'idea). Le strutture industriali sono imponenti, anche per funzione molto più impattanti rispetto a quelle militari. Non necessariamente modificare le seconde richiede la modifica delle prime, anche se si parla esclusivamente di approfondimento di canali di avvicinamento e manovra e specchi d'acqua di fronte alle banchine. Purtroppo, detta facile, è che il "sistema portuale" è unico, anche solo verificare quello che c'è da bonificare può sollevare un vespaio, con problematiche che dall'ingegneria passano ad altri ambiti.

    Ho lavorato anche per le istruttorie delle certificazioni ambientali Emas (tipo le ISO 14001 ma volontarie e su schema U.E.) e a proposito della procedura per l'area industriale di Priolo Gargallo un collega amava dire, con tono da Il Padrino: "chi tocca Priolo... muore". Ci scherzava su, ma il punto è che quello che è successo in quelle aree e su quei fondali è complesso da verificare e da bonificare, nonché costoso. Sopratutto, mettere alla luce certe condizioni potrebbe creare ulteriori problemi, un ottimo schema di quello che può capitare quando si mette mano ad aree simili è il caso della riconversione del porto della Maddalena.

    Per questo non ha senso immaginarsi a prescindere dei costi per l'approfondimento, mentre una soluzione ingegneristica (che non significa fattibile, ci sono altre componenti da valutare) potrebbe essere quella "maomettana": se non possiamo portare il fondale alla quota desiderata in corrispondenza delle banchine, portiamo le banchine in corrispondenza della quota desiderata con la realizzazione di una colmata, non di un dragaggio. In quella baia ai pontili ci attraccano le petroliere e ci sono banchine con fondali che pescano 14 metri.



    ah, W De Giorgi.



    Augusta
     
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    E se si rinuncia ad Augusta? Serve proprio?
     
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    Ma in in ottica futura, se tutti i PPA fossero portati a full, e i PPx vedessero l luce così come conosciuti fin’ora, dovremmo veramente ritenerci insoddisfatti??

    Un PPA full dopotutto è una nave di prima linea, non un pattugliatore.
    Avremmo 21 navi combattenti “vere” (tra Doria, DDx, FREMM, PPA f) e 8 pattugliatori (comunque con buone capacità di autodifesa).

    Tutto questo, imho, “se”.
     
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    Ma quale sarebbe il ruolo che ricoprirebbero con le loro capacità?
     
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    CITAZIONE (Little Bird @ 16/4/2018, 11:43) 
    Ma in in ottica futura, se tutti i PPA fossero portati a full, e i PPx vedessero l luce così come conosciuti fin’ora, dovremmo veramente ritenerci insoddisfatti??

    (...)

    Avremo, come già abbiamo, vasti interessi sul mare ed oltremare, all' interno ed oltre un Mediterraneo Allargato sempre più carico di tensioni e pullulante di navi da guerra e altri mezzi dalle più disparate provenienze. Dei pattugliatori leggeri come quelli in argomento sarebbero a mio avviso utili come complemento in aggiunta ad una flotta adeguata alle necessità di cui sopra, non al posto di parte di essa.

    Secondo me, prima di occuparsi di navi del genere, bisognerebbe provvedere a esigenze più urgenti, come il completamento della linea PPA, nuove antiaerei, anfibie e cacciamine.
     
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    CITAZIONE (Little Bird @ 16/4/2018, 11:43) 
    Ma in in ottica futura, se tutti i PPA fossero portati a full, e i PPx vedessero l luce così come conosciuti fin’ora, dovremmo veramente ritenerci insoddisfatti??

    Le giro la domanda: se un concessionario ha in vendita una Alfa Giulia a 40.000 euro e una Fiat Bravo a 35.000 cosa fa? Dice "va bè prendo la Fiat Bravo perchè costa di meno e consuma di meno" oppure dice "ci metto 5.000 euro altri e mi prendo la Giulia che è un altro mondo". Io, Le dico la verità, non ci penserei neanche un minuto e prenderei la Giulia. Certo, potrei prendere anche la Bravo ma dovrebbe costare sui 18000 euro e non al prezzo (quasi) della Giulia.
     
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    È chiaro che un PPA L sia decisamente meglio di un PPx, non sostengo il contrario.

    Ma data la problematica di Augusta (che sembra esserci), e quindi la volontà di non accentrare tutta la flotta in due sole basi (Spezia e Taranto), e magari qualche altra problematica di natura politica/industriale, la scelta di virare su una nave che è poco più piccola di una Maestrale non la trovo tanto campata in aria.

    Ad oggi rimane una nave con ottime capacità di autodifesa (vedremo solo se si evolverà in qualche maniera un’eventuale adozione di un sistema superficie-superficie), e con ottime capacita di sorveglianza.
    L’unica cosa che a me -personalmente- non piace è la mancanza di una TAG e l’autonomia non eccelsa, ma si sarà optato per dare priorità ad altro all’interno dello scafo.
     
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    Manca una qualsiasi possibilità di lotta ASW e attacco antinave tutto demandato all elicottero imbarcato, niente TAG ecc ecc il tutto alla modica cifra di 300 mln.. Non sembra un affare sinceramente.
     
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    CITAZIONE (Little Bird @ 16/4/2018, 12:59) 
    Ma data la problematica di Augusta (che sembra esserci), e quindi la volontà di non accentrare tutta la flotta in due sole basi (Spezia e Taranto), e magari qualche altra problematica di natura politica/industriale, la scelta di virare su una nave che è poco più piccola di una Maestrale non la trovo tanto campata in aria.

    Ma non a quel prezzo Sig. Little Bird, mi perdoni, non a quel prezzo. Se vogliamo prendere la Bravo prendiamola pure che una sua utilità la troviamo (forse) pure. Ma non al prezzo di una Giulia. E' quello (anche) il problema.
     
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    Ringrazio il sig. Filippo per la sua breve ma esaustiva guida ai problemi esistenti nella zona portuale di Augusta e nel suo retroterra.
    Ottimo l'accenno alla soluzione "maomettana" che é quella con la quale sarebbe possibile intervenire.
    Augusta, per rispondere ad altro utente, é - e sará ancor di piú - la punta del nostro tridente nel Mediterraneo.
     
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    Questa idea di dover progettare navi in funzione del porto d'assegnazione mi lascia comunque perplesso perchè mi vincola nel dispiegamento di eventuali altre unità che comunque ad Augusta non potrebbero attraccare.
    Altro aspetto che non capisco è che si sapeva già che i PPA sarebbero stati destinati anche a quell'area e solo ora scoprono che sono troppo grossi ?!


    P.S. La Spezia imho ha perso parte della sua utilità essendo in un'area "tranquilla" e troppo distante dalle possibili minacce da monitorare
     
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    Ma Spezia è vicinissima alle industrie della difesa, che intervengono molto nella gestione delle unità, specie nei primi anni... 😉
     
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    Lasciamo pure l'Arsenale e quant'altro ma posizioniamo le navi in aree "intermedie" es. Sardegna (l'indotto sarebbe anche un aiuto all'isola)
     
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    QUOTE (Little Bird @ 16/4/2018, 12:59) 
    È chiaro che un PPA L sia decisamente meglio di un PPx, non sostengo il contrario.

    Ma data la problematica di Augusta (che sembra esserci), e quindi la volontà di non accentrare tutta la flotta in due sole basi (Spezia e Taranto), e magari qualche altra problematica di natura politica/industriale, la scelta di virare su una nave che è poco più piccola di una Maestrale non la trovo tanto campata in aria.

    Ad oggi rimane una nave con ottime capacità di autodifesa (vedremo solo se si evolverà in qualche maniera un’eventuale adozione di un sistema superficie-superficie), e con ottime capacita di sorveglianza.
    L’unica cosa che a me -personalmente- non piace è la mancanza di una TAG e l’autonomia non eccelsa, ma si sarà optato per dare priorità ad altro all’interno dello scafo.

    Ma se proprio non vogliamo che sia un anatra seduta , dotiamola di due lanciatori doppi/quadrupli di MK2/N Marte. Il costo non sarà eccessivo, non abbiamo necessariamente bisogno di un elicottero per lanciarli e contro la maggioranza del naviglio sottile che può incontrare bastano e avanzano. In questo modo avremmo un mezzo in grado di difendersi decentemente ma allo stesso tempo di pungere se necessario..

    Peraltro, si creerebbe una “prima linea” dotata di Aster 15/30/NT + Teseo ed una “seconda linea” dotata di CAMMER + MarteN
     
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    Quali sarebbero le missioni che queste navi andrebbero a ricoprire? Per quali ragioni queste missioni un PPA light non sarebbe adeguato o semplicemente sarebbe successivo o non ragionevole in termini di costo?

    La mia modestissima idea è che vi sia da pattugliare la nostra ZEE e da fare sorveglianza delle aree di pesca,che sono compiti più da pattugliatore che da fregata, da eseguire tutti i giorni e perciò necessitino di una nave economica e comoda. In questi termini se l'impostazione generale di quello che (per ora) sembrano avere questi PPX, in effetti sembrano anche troppo, e il costo se è quello indicato sembra un po' elevato. Anche se è più importante considerare il costo di esercizio. Nell'ottica di queste missioni la presenza dei vls mi pare ridondante.

    Se si vuole qualcosa di più di un pattugliatore... ci sarebbero già i PPA in effetti.
    Nell'ipotesi non ci fossero stati PPA di nessun genere, questi pattugliatori "pesanti" sarebbero stati una buona idea e penso che sarebbero stati accolti meglio nel forum, ma nel quadro attuale sembrano ricoprire una posizione ridondante, se ben ho interpretato gli umori del forum.

    Personalmente non mi sento di dare giudizi troppo pesanti nè tanto meno definitivi, ma in effetti qualche perplessità sul fronte costi d'acquisto questa nave li crea. Posto che non credo che un pattugliatore militare decente possa costare meno di 200 milioni.
     
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