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Con la missione USSF-52 viene lanciato nuovamente uno dei due esemplari dello spazioplano X-37B con Falcon Heavy, per conto di US Space Force. Sarà il settimo volo in totale del programma segreto, denominato OTV-7. A bordo, nella baia di carico, anche un carico utile della NASA, l'esperimento Seeds-2, per testare gli effetti di una lunga esposizione delle sementi alle radiazioni spaziali.
I booster laterali sono al quinto riutilizzo, il core centrale non sarà recuperato.
Lancio previsto alle 2:14 am di lunedì 11 (ora italiana).
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Lancio rinviato alle 02:14 am di martedì 12 per meteo avverso, con ulteriore finestra di lancio il giorno successivo alla stessa ora. . -
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Nuovo rinvio di un giorno per la USSF-52 con Falcon Heavy, ora la finestra di lancio è mercoledì alle 2:14 am ora italiana con ulteriore possibilità giovedì 14 . -
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Lancio rinviato a data da destinarsi causa metero. Sono in corso anche controlli ai sistemi. We are standing down from tomorrow’s Falcon Heavy launch of USSF-52 to perform additional system checkouts. The payload remains healthy while teams work toward the next best launch opportunity. We’re also keeping an eye on the weather and will announce a new launch date once… pic.twitter.com/xo6TwkqatD
— SpaceX (@SpaceX) December 13, 2023. -
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Lancio del X37 B rinviato al 28 Dicembre prossimo. Now targeting no earlier than Thursday, December 28 for Falcon Heavy to launch USSF-52 to orbit from Florida → https://t.co/bJFjLCiTbK pic.twitter.com/mw4PnO3jAu
— SpaceX (@SpaceX) December 16, 2023. -
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#GiornataNazionaledelloSpazio
— Forze Armate StatoMaggioreDifesa (@SM_Difesa) December 16, 2023
L’Italia assumerà la leadership programmatica del programma SATCOM #NATO di sesta generazione (NSS6G) a partire dal 2024#ForzeArmate🇮🇹 #UnaForzaperilPaese#Esercito #MarinaMilitare #AeronauticaMilitare #Carabinieri#WeAreNATO #StrongerTogether pic.twitter.com/sbU35Qx7mh. -
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Avete qualche notizia in più? È la prima volta che si protesta apertamente per lo spionaggio usa .. -
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Dopo i missili asat con i vettori f15 degli anni 80, gli Usa hanno poi preparato altro in funzione antisatellite?
La cosa continua ad avere una importanza strategica, come vediamo quotidianamente.. -
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L'NRO ha confermato che stanno lavorando con la Space Force a una costellazione di satelliti Synthetic Aperture Radar - Ground Moving Target Indicator basata sul bus di starlink... Non posso sovravalutare quante grossa questa notizia. Una capacità GMTI persistente basata nello spazio? Si capisce perfettamente e mai come prima perché il ritiro del JSTAR non è cosi sentito. Cambia veramente le regole del gioco.
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Maggiori dettagli sull'arma nucleare anti-satellite che i russi starebbero sviluppando. In sostanza la detonazione di una bomba nucleare di una certa potenza in una specifica regione dello spazio "pomperebbe" la fascia di Van Allen inferiore (150-1500km), che coincide grossomodo con l'orbita bassa (LEO), per un anno intero. Qualsiasi satellite non schermato appositamente che passa nella regione dell'esplosione verrebbe reso inutilizzabile nel giro di settimane o mesi. Un satellite che è stato identificato come un possibile testbed dell'arma, sarebbe già stato lanciato.
Cercando, ho trovato questo PDF contente un briefing del 2001 con moltissimo dettagli su un programma del Defense Threat Reduction Agency su quello che viene chiamato "High Altitude Nuclear Detonations (HAND) Against Low Earth Orbit Satellites ("HALEOS"). Riporto in particolare una delle prime slide:
https://spp.fas.org/military/program/asat/haleos.pdf
Attualmente questo studio (a cui ha partecipato la solita RAND) sulla minaccia posta da un attacco del genere. Parla di possibilità che gli effetti restino, a seconda della potenza dell'esplosione, da 6 mesi a 2 anni. Il briefing va oltre presentando alcuni scenari, sia di effetto voluto (colpo di avvertimento) che accidentale (danni collaterali causati da una guerra nucleare regionale, es. India vs Pakistan o Nord Corea), delle contromisure possibili e delle possibili reazioni in caso di effettivo uso.
Avviso che il PDF è molto primi anni 2000, anche se pre 11 settembre, ma merita perché inquadra nel dettaglio la minaccia che pone un arma del genere.. -
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Il problema principale di un arma simile è l'effetto rifrangente della fascia di Van Allen e dell'effettiva schermatura dei satelliti.
Un esplosione del genere sicuramente danneggerebbe o renderebbe inoperativi i satelliti non schermati ma rischierebbe di dimostrarsi controproducente su quelli propri.
Che io sappia non sono mai stati effettuati test "intenzionali" con un arma simile e un eventuale suo utilizzo senza adeguati dati ma sperimentali, sarebbe altamente pericoloso e potrebbe trasmettersi ad una buona parte dei satelliti presenti in orbita.. -
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Questa è chiaramente un arma indiscriminata, puoi indurire i satelliti, ma comunque e in ogni caso ne ridurresti la vita notevolmente (i satelliti sono già schermati dalle radiazioni). Però ti darebbe il tempo per mettere in orbita il sostituto dopo che le radiazioni sono tornate a livelli normali.
Il problema principale è l'alta probabilità di un effetto a cascata, in cui molteplici satelliti si scontrano creando notevoli sciami di detriti che a loro volta distruggono altri satelliti, creando altri detriti che distruggono altri satelliti e cosi via fino a che in sostanza il LEO diventerebbe un cimitero inutilizzabile per decenni.
Per evitare, o quantomeno minimizzare, questo effetto a cascata, penso che verrebbe dato l'ordine di deorbitare tutti i satelliti che possono essere messi in traiettoria di rientro prima che siano troppo danneggiati per essere controllati.
Ma potrebbe essere già troppo tardi a quel punto, è vero che gli unici dati che abbiamo riguardano gli effetti sui satelliti dalle esplosioni nucleari ad alta quota degli anni 50 e 60. Quindi effetti registrati su una manciata di satelliti allora in orbita. Ma sappiamo che nell'immediato dell'esplosione, molti satelliti verrebbero messi subito fuori uso, anche quelli pesantemente schermati, quindi questo effetto a cascata potrebbe iniziare in una manciata di ore o giorni, cosa che non concederebbe il tempo per fare molto per minimizzare il disastro.
Perché dite che i russi o altri arrischierebbero una cosa del genere? Perché l'uso dello spazio è un vantaggio sproporzionato per l'occidente e con Starlink e altre mega-costellazioni in sviluppo, questo divario si allargherà solo fornendoci vantaggi sulla Russia di proporzioni senza precedenti.
La Russia non ha modo di ottenere un equilibrio nello sfruttamento dello spazio a fini militari con le sue attuali risorse. Il poter anche solo minacciare l'uso è un grosso deterrente per la Russia, ma anche un modo per bilanciare le carte in caso di conflitto, evitando cosi l'uso di armi nucleari e un escalation incontrollata versa la distruzione. Ci priverebbe di molti strumenti sia attuali che sopratutto futuri.
Non completamente, perché con la capacità di mettere in orbita dozzine o centinaia di micro-satelliti alla volta, in realtà ripristinare quelle funzioni, almeno parzialmente, una volta che la produzione di tali satelliti è a pieno ritmo, è fattibile.
Probabilmente anche in una condizione di LEO completamente inusabile per via dei detriti, se hai una produzione continua di satelliti, puoi lanciarli continuamente in orbite molto basse dove normalmente i satelliti rientrerebbero velocemente nell'atmosfera, sostenendoli per qualche settimana o mese con la propria propulsione. I russi potrebbero contrastare la cosa senza ricorrere a ulteriori armi nucleari con armi ASAT convenzionali o EW, creando finestre da sfruttare in cui le capacità spaziali occidentali sarebbero severamente ridotte.
Edited by Badman - 4/5/2024, 09:50. -
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L'unica cosa che non possono fare e usare a loro volta i satelliti:
Niente GLONASS, niente US-Pn, niente PION-NKS, soprattutto niente Tundra. Senza parlare di tutta la parte comunicazione.
Tutto questo senza parlare dell'aspetto politico:
L'uso di in arma nucleare, anche nello spazio, viola più trattati di quanti ne possa contare e apre all'uso di tali armi da parte degli altri attori. E passare dall'uso nello spazio all'uso intra-atmosferico, per me, è uguale alla differenza che passa tra un ordigno tattico a uno strategico: nessuna!.