Mini-Micro-Small UAV, FPV, Munizionamento Circuitante

sotto i 200kg

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    "Compilation" di attacchi con i droni LANCET.

    Chi si occupa di organizzare e riequipaggiare le nostre brigate nell'immediato, dovrebbe tenere presenti queste scene.

     
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    Ritengo sia una pessima notizia, per coloro, come noi in Italia, prendono alla leggera questi ordigni, ma ormai era questione di tempo.
    L.M. Switchblade dal fronte ucraino in Iran. E da qui...

     
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    CITAZIONE (ElricFD @ 12/4/2023, 23:56) 
    Ritengo sia una pessima notizia, per coloro, come noi in Italia, prendono alla leggera questi ordigni, ma ormai era questione di tempo.
    L.M. Switchblade dal fronte ucraino in Iran. E da qui...


    Chissà se faranno mai un'inchiesta per appurare se sono frutto di cattura da parte russa e poi girati all'Iran ( e mi sembra alquanto strano) oppure gli ucraini se li sono venduti.
     
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    Il problema non è tanto che siano arrivati in Iran, ma che ormai saranno disponibili a chiunque, dagli eserciti potenzialmente ostili alle milizie di insorti.
     
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    Dovremmo prendere esempio dagli USA che riescono a spuntare cifre vantaggiosissime sui contratti per la difesa... 😄


     
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    Inutile aggiungere che Switchblade è una famiglia di munizioni circuitanti che può veramente cambiare le sorti di un conflitto .
     
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    Bisognerà che sme arruoli un battaglione di smanettoni da videogiochi per il futuro, e finanzi con l'industria nazionale lo sviluppo e la produzione di loiterin munition ed uav di tutti i tipi, sistemi di trasmissione dati resistenti alle contromisure. Sta diventando una svolta epocale. Se poi riprendiamo un successore dell'otomatic, male non si farebbe. Ad occhio i ghepard sono ricercatissimi in ucraina
     
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    QUOTE (Voloire @ 14/6/2023, 09:56) 
    QUOTE (freenick @ 13/6/2023, 18:23) 
    QUOTE (Badman @ 13/6/2023, 15:59) 
    Temo che a furia di sperimentazioni, siamo già in ritardo di troppi anni. Gli eserciti già sanno come utilizzarli e a chi affidarli, vanno solo acquistati e introdotti in servizio. Per fortuna in parte l'EI sta già provvedendo con un programma iniziato l'anno scorso, si spera che magari nel prossimo DPP ci sia altro a proposito e finalmente si metta mano alla normativa nazionale (che limita parecchio chi li può usare).

    Un DJI top di gamma come il Matrix M350 RTK costa 12k, un Mavic 3 3k, il Mini fra i 300 e i 900€ (talmente poco da poterlo fornire a ogni fante volendo). Sono cose che con un investimento minimo si possono comprare a centinaia di migliaia senza che il budget della difesa ne abbia sostanzialmente impatto. Equivalgono IMHO in pratica a munizionamento.

    Non vorrei andare OT per cui, riconoscendo ovviamente l'importanza di questo sviluppo, mi limito a far notare che:

    - il paragone con il munizionamento non è a mio avviso calzante. E' invece un sistema d'arma i cui singoli componenti spendibili sono il munizionamento. Ma l'omino con il visore non è eliminabile. E va addestrato e gestito e integrato. Come se parlassimo di ampliare l'artiglieria parlando solo dei proietti

    - lo studio sull'impiego equivale allo studio sulla difesa e sulla logistica. Per la difesa credo che nel giro di non molto sorpasserà l'offesa. Hanno messo a punto il Trophy che protegge da ben altre minacce per bloccare quei baracchini servirà molto meno. Se parliamo di hard kill di oggetti paganti.

    - io non conosco attendibili statistiche. Guardando online ci si accorge rapidamente che parlando per esempio di droni Kamikaze cheap DIY alla fine della fiera sono sempre quei tre/cinque video al giorno. Facciamo venti per stare larghi. Rilanciati milioni di volte evidentemente da un sistema propagandistico sempre più rodato. Ma servono statistiche più serie. Quando riprendono operazioni dinamiche sia russe che ucraine i soldati non mi paiono costantemente guardare in alto.
    Servirà quindi studiare quali obiettivi sono stati colpiti più spesso e con che rateo di successo ed in quale contesto tattico ecc...
    Far impazzire un fantaccino nella sua trincea ha senso . Ma qui è più l'effetto psicologico che conta. Il disperato sa che dietro quel coso c'è un umano che guarda e decide. Lo stesso effetto se non peggiore si otterrebbe con munizionamento di artiglieria ma mancherebbe quella pazzesca interazione tra uomini in guerra. Per certi versi simile a quella tra cecchini avversari. Che però hanno una formazione molto più sofisticata.

    Comunque chiudo e mi scuso per l'OT

    Mi sposto in UAV

    Secondo me il primo passo è fornire ad ogni singolo soldato questo



    E uno smartphone militare per controllarlo oltre che a fare N altre funzioni.

    70 Euro direi che come situational awarness sarebbe soldi spesi ultra efficientemente.
     
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    Mah...

    Ovviamente tutto può tornare utile. Tuttavia non tutto deve diventare necessario.
    Chiaramente le nuove generazioni avranno sempre più dimestichezza con queste cose.

    Basta guardare allo sviluppo di visori per la realtà aumentata ecc.. Gli spazi di sviluppo sono immensi.

    Poi finiscono le batterie e comincia il fango, la pioggia, il freddo, la paura, la stanchezza, la fame ed il dolore.
    Uno degli aspetti di queste tecnologie è anche psicologico.
    Come i miei figli senza campo cellulare si vedono completamente persi così rischiamo di avere soldati che perdono fiducia senza l'ausilio di supporti di questo tipo.

    Non pensiamo sempre agli operatori SOF. Quelli hanno una preparazione psicologica specifica. Il fante medio non ha quelle capacità ed elasticità.
     
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    Per questo esiste l'addestramento, auspicabilmente duro. E, a monte, sperando sia possibile e rigorosa, la selezione.
    Io sono militesente causa terremoto del 1980, già lo sapete; avessi fatto il militare, non sarebbe stato nelle SOF, sono troppo miope. Ma anche a finire in plotone a scelta di una delle brigate più o meno leggere degli anni ottanta, mi avessero fatto fare qualche marcia a stomaco vuoto non sarebbe stato sadismo, ma mettermi in condizione di cercare i miei limiti di resistenza. Non dico al punto di rottura, ma neanche rose e fiori. Negli anni ottanta, non avessero fatto parte del mio equipaggiamento, binocolo, bussola, altimetro e qualche buona cartina della zona, avrei provveduto di persona.
    Mutatis mutandis, siamo ai visori notturni, per vedere quando non si vede; ai droni, per vedere cosa c'é dietro quella mitica collina che tante battaglie ha fatto perdere anche a grandi capi militari. E dietro quella siepe, che tanti fanti ha mandato in bocca alle mitragliatrici nemiche.
    Non dico a livello di singolo fante, ma a livello di squadra un singolo drone é ormai irrinunciabile. Basico, che la prima contromisura elettronica metterà KO in caso di conflitto simmetrico, ma occorre.
    Poi, visto che i droni stanno evolvendo alla velocità dell'elettronica, si rischia di comprare ciò che tra sei mesi sarà vecchiotto. Verissimo. Ma con lo stesso ragionamento, aspettando il PC successivo e più performante, oggi dovrei usare ancora la macchina da scrivere.

    Edited by Ortigara2 - 15/6/2023, 00:58
     
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    Semplicemente ho visto N video di Russi chiusi nella buca della loro trincea mentre gli Ucraini avanzano su di loro senza alcuna situational awarness.

    Ed anche viceversa. Quel drone serve proprio IMHO in mezzo al fango delle trincee, quando non riesci a vedere nulla.
     
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    Non vorrei passare per un luddista o per uno che non comprende che i droni sono qui per restare.

    Al contrario vorrei che con la dovuta urgenza si passasse ad un loro valutazione ed introduzione ma tenendo gli occhi ben aperti.

    Soprattutto considerando il fatto che essi non saranno mai sostituti di un buon addestramento basico. Proprio guardando i video di assalti a posizioni russe quello che mi colpisce è la loro pessima preparazione. Spesso si vedono posizioni senza campi di tiro preparati, vie di fuga predeterminate ecc.. che paiono trasformarsi in trappole per gli occupanti.

    Inoltre parlando di awareness non è così immediato passare dalla visuale esterna data dal drone a quella in prima persona.

    E qui parliamo di droni fatti per l'osservazione. Altre le problematiche dei droni da attacco kamikaze.

    Io non sono così sicuro che il fante medio possa essere adeguatamente e/o facilmente preparato. ma che qualcosa vada fatto ne sono sicuro anch'io. Dubito sia l'ordinare a scatola chiusa centomila droni. Che peraltro mi paiono di semplice realizzazione.
    Per questo mi auguro che emergano presto lessons learned da questo conflitto. Al posto dell'impatto emotivo dei video di twitter.
     
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    Ma proprio per il rischio di un cattivo addestramento un drone da 100€ può salvarti la vita.


    È assai probabile che un millenial o Gen Z abbia già messo mani su droni anche solo per giocare.

    Piuttosto di essere addestrato a sufficienza per vincere la paura, uscire dal foxhole e capire cosa sta succedendo attorno.

    Lo abbiamo visto nel video ucraino di un mese o due fa, del soldato Ucraino che esce dal bunker mentre il resto della sua squadra rimane dentro bloccata, riuscendo a fiancheggiare i russi che ormai erano su di loro.
     
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