Veramente lo scafo del pzh2000 è derivato (nel senso che ha molte parti in comune) da quello del Marder, ma non ha niente a che vedere con lo scafo del Leopard, né 1, né 2

Non conoscevo questo canale, e non dubito che abbia qualcosa di nuovo o di interessante da dire sugli argomenti trattati.
Nel dubbio, in ogni caso, sono andato a vedere come veniva trattato, una tantum, un argomento a me abbastanza noto, quale la situazione del Mar Rosso. Quando si è cominciato a parlare dell'importanza strategica dell'isola di Socornia... Socoria... (ovviamente il signore intendeva Socotra) ho lasciato perdere.
Spero per loro che siano più esperti di mezzi corazzati

Servirebbero almeno una settantina e se si fosse lungimiranti anche un centinaio, come detto una buona parte della termobalistica potrebbe essere impiegata in un MLU PzH2000 con conseguente standardizzazione .

P.S. Per prodotti più compatti da fornire ad Alpini e Paracadusti penserei ad un Caesar compatto dotato di 105mm con canna da circa 40 calibri su telaio Iveco Eurocargo 4x4 o Manticora se si preferisce.

Non si parla piu' dei T-14 Armata .
Sembra che la produzione russa sia diretta verso T-90 e T-80 .
Non so se vengono prodotti T-72 nuovi .

Considerato che OTO ha prodotto su licenza il PzH2000 (almeno la parte relativa a torre e obice e probabilmente continua a fornire i ricambi) non mi straccerei le vesti se anche venisse proposta una “copia” (con le variazioni necessarie per non cadere in un eventuale contenzioso) di tale sistema magari aggiungendo una canna da almeno 58 calibri (da poi refittare sui PzH) e da montare su telaio IDV, dovrebbero cercare di contenere il peso pur automatizzando il sistema (in modo da non avere personale all’esterno) magari accettando una riduzione di colpi rispetto a PzH2000 arrivando a 30-40 colpi nella riserva (fuoco in movimento sarebbe auspicabile ma non dovrà stravolgere il progetto per questo).

È abbastanza pacifico che la situazione della produzione di corazzati sia quella descritta dal sig AndreaVe.

I numeri sono comunque molto alti, 150-200 carri al mese pronti all'azione, sebbene molti vecchi rottami con ottiche e sensori scadenti, sono numeri che in Europa ci sognamo.

Idem per i corazzati.

Naturalmente non possiamo sapere quanto di questa produzione vada in magazzino e quanto alle unità assegnate al fronte.
Certo viste le perdite degli ultimi 6 mesi, le dichiarazioni di Pistorius sorprendono. Intelligence o politica? Difficile a dirsi.