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Probabilmente, come mi auguro, rimarrà in servizio molto più tempo di quello previsto in precedenza e si è colta l'occasione di svolgere manutenzioni profonde. . -
.Vedo con stupore che nessuno commenta il fatto che la nave sia ritornata operativa solo ora.
Tutti si sono scandalizzati quando oltre un anno fa, a causa di un guasto, restammo senza una portaerei operativa.
Ricordo che la nave rientrò improvvisamente a Taranto per essere immessa in bacino. Si ipotizzo un guasto ad un asse elica da riparare in poche settimane. Apparentemente in attesa dei ricambi, la nave rimase in bacino alcuni mesi e usci dall'arsenale dopo il Cavour. Pensavo che a quel punto la nave fosse pronta ad operare nuovamente, pare invece che altri lunghi mesi di lavori siano stati fatti alla stazione nevale.
Più che altro c'è stato il COVID. -
.CITAZIONECITAZIONE (FOLGORE_FD @ 12/9/2020, 19:22)
Bravo "Peppino" !!! da pagina 47 in poi il progetto come piattaforma per trasporto e lancio vettori spaziali
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Rivista Marittima - Luglio-Agosto 2020 by Rivista Marittima - Issuu
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L'idea c'è, ma per ora è solo un'idea. Ad oggi il Garibaldi è una nave operativa, pienamente in grado di operare.
Salve, ci sono aggiornamenti riguardo l'idea di utilizzare nave Garibaldi come piattaforma di lancio?
In particolare: che genere di modifiche si possono prevedere sulla struttura della nave?
Altra cosa: nel numero citato di Rivista marittima, si parla della necessità di accompagnare il Garibaldi con una nave appoggio, per ospitare tutto il personale non strettamente necessario alle operazioni di bordo, questo perché si prevede nave Garibaldi essere piena di materiali pericolosi e potenzialmente esplosivi e si vuole ridurre il numero di vite umane potenzialmente in pericolo.
Ora, io non so quali siano i materiali di cui sopra, ma suppongo si tratti innanzitutto di combustibili: non sarebbe più sensato trasportare separatamente questi anziché le persone?. -
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Presumo che trasbordare liquidi e gas pericolosi in alto mare da una nave a un'altra non sia la cosa più semplice e sicura del mondo. Inoltre una nave militare delle dimensioni del Garibaldi ha GIA' di suo una vasta serie di sistemi di sicurezza, eventualmente da modificare o incrementare, che su una unità di appoggio dovrebbero essere realizzati ex novo... . -
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Quindi, come piattaforma di lancio, nave Garibaldi sarebbe intrinsecamente più "pericolosa" di quanto non sia attualmente come nave militare? Non l'avrei pensato, dopotutto in condizioni operative è comunque piena di carburante e materiali esplosivi.
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Il gasolio di per se non è particolarmente pericoloso, e il JP-5 è ben controllato, così come i depositi munizioni. Infatti gli incidenti causati da questo tipo di materiali sono cosa abbastanza rara.
Il propellente di un vettore spaziale è ben altra cosa, in quantità (oltretutto concentrata) e qualità (sviluppo di temperature elevatissime in tempi molto ridotti), che immagino richiedano agenti estinguenti non convenzionali per essere controllati in emergenza, ammesso che sia possibile
Edited by Tochiro_FD - 13/5/2021, 20:45. -
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Se non ricordo male lo studio prevedeva vettori a propellente solido (quindi caricati a terrà). Solo l'upper stage probabilmente sarebbe ipergolico (i carburanti ipergoli possono essere stivati in condizioni di relativa sicurezza per lunghi periodi essendo composti da due componenti separati... Chiaramente, stivaggio in relativa sicurezza finche sono ben separati uno dall'altro e comunque di solito sono molto tossici, ma hanno il vantaggio di poter essere tenuti per lo più temperatura e pressione ambientale). . -
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E' chiaro che i problemi veri possono nascere non dalla fase di trasporto del vettore e degli annessi e connessi ma dalla fase di lancio, in cui (come sappiamo bene dalle esperienze "a terra") qualcosa può sempre andare storto ed è quindi in questa fase che bisogna minimizzare i rischi per il personale di bordo. . -
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La scelta di adottare un sistema di "lancio a freddo" che allontana il vettore dalla nave prima che questo si accenda punta proprio in quella direzione. . -
Yuri Gagarin.
User deleted
Ma non converrebbe dotarsi di una piattaforma di lancio stile Sea Launch ed usare il Peppino solo come nave appoggio? . -
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A quel punto non servirebbe il Peppino però. Poi una nave mantiene una velocità maggiore di una piattaforma semi-mobile e per molti versi visto il lanciatore previsto sarebbe pure inutile.
Si dovrà vedere se conviene una nuova nave o convertire appunto il Peppino. Tutte e due le soluzioni hanno vantaggi e svantaggi chiaramente.. -
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Usare il Garibaldi 😍 come base di lancio al posto di una piattaforma che svantaggi comporta?
Commettiamo un peccato di lussuria?. -
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C'è un problema tecnico fondamentale per un poligono terrestre adibito al lancio di satelliti, ci deve essere una zona di sicurezza di alcune migliaia di chilometri nella direzione del lancio. Questo significa che è impossibile realizzare una struttura terrestre in territorio europeo, il Garibaldi dovrebbe spostarsi in Atlantico centrale per effettuare i lanci.
In questo progetto si nota però chiaramente anche una connotazione militare. E' scontato che in caso di conflitto ci saranno abbattimenti e inabilitazioni di satelliti, ci sarà l'urgenza di mettere in orbita nuovi satelliti e, come conseguenza, i poligoni di lancio di satelliti diventeranno un obiettivo primario.
In quest'ottica la possibilità di avere un sistema altamente mobile e di natura spiccatamente militare per il lancio di satelliti costituisce un modo per sfuggire alla localizzazione e all'attacco.
Il progetto proposto metterebbe in mano alle le forze spaziali italiane una carta di grande importanza.. -
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I satelliti da lanciare li devi avere peró...
Altra cosa, che tipo di payload potrà avere un vettore lanciato dal Garibaldi?
Non mi convince francamente. -
.C'è un problema tecnico fondamentale per un poligono terrestre adibito al lancio di satelliti, ci deve essere una zona di sicurezza di alcune migliaia di chilometri nella direzione del lancio.
Direi che Capo Passero avrebbe del potenziale come sito di lancio europeo/italiano..