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Un MLU sicuramente importante ricordando che, solo per la parte condivisa con la Francia, vale circa una media di 375 milioni ad unità. A cui però aggiungere: - gli interventi solo nazionali (AN/SPS-732, ODLS-20, radar GEM, nuovi Isotta Fraschini, ecc.) - gli interventi finanziati da altri specifici programmi (Teseo EVO, Aster 30B1NT, ecc.) Quindi i valori in ballo potrebbero essere attorno ai 500 milioni ad unità
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Con tutta la migliore buona volontà non riuscirò mai a capire come non una ma due Marine, la nostra e quella francese. abbiano potuto pensare che solo due unità potessero essere sufficienti.
Ciò dico anche in considerazione del fatto che le spese di studio e ricerca erano state piuttosto elevate.
Speriamo in futuro di non fare lo stesso errore.
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Dopo 4 Fremm si sarebbe dovuto procedere alla costruzione di due ulteriori Orizzonte, sfruttando l'esperienza fatta con Doria e Duilio per eventuali correzioni. Poi si sarebbe potuto procedere con le Fregate, anche qua sfruttando il vissuto sulle prime 4. I DdlP si sarebbero potuti degradare a F compensando il ritardo sulle ulteriori Bergamini.
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Dobbiamo ricordarci anche il periodo quando il Ministro della Difesa era La Russa e nella sua visione le Fregate sarebbero dovute fermarsi a 6. Oppure il periodo del Ministro Di Paola in cui i SSK sarebbero dovuti essere al massimo 4.
Tutto per dire che secondo me la MMI ha fatto letteralmente miracoli per essere come è oggi.
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Le scelte fatte in passato sono frutto di circostanze puntuali che hanno condizionato la pianificazione della MMI. Sicuramente il discorso è molto complesso e parlare a posteriori è fin troppo facile. Ciò non toglie che il punto sia molto chiaro: avere oggi solo due caccia relativamente moderni (relativamente visto che sono già arrivati ai lavori di mezza vita) e due praticamente inservibili per quella che era la loro missione originaria è una enorme criticità della MMI. In generale, sembrerebbe che nella pianificazione della flotta ci siamo un po' troppo preparati per gli scenari passati e perdendo una certa flessibilità nell'affrontare i nuovi scenari a più alta intensità
Personalmente scambierei i due incrociatori stellari degli anni 30 con due FREMM con radar 3D e 36 VLS tra qualche anno (aggiungendo per esempio un rardar di sorveglianze alle Constellation). .
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Onestamente dicevo le stesse cose anche allora e sono solo un appassionato senza specifiche competenze, forse anche i programmatori della Mmi avrebbero potuto pensarci.
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Il libro bianco 2005 prevedeva solo 12 unità di prima linea
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Vero. Per fortuna ci fu un ripensamento.
Quello che imho non va bene é che negli anni successivi MM abbia trascurato le capacità combat. Molte navi, addirittura il Trieste, ma poi navi antisom poche, capacità contraeree ridotte, capacità antinave pure.
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CITAZIONE (dindel @ 9/2/2024, 12:37) Con tutta la migliore buona volontà non riuscirò mai a capire come non una ma due Marine, la nostra e quella francese. abbiano potuto pensare che solo due unità potessero essere sufficienti.
Ciò dico anche in considerazione del fatto che le spese di studio e ricerca erano state piuttosto elevate.
Speriamo in futuro di non fare lo stesso errore. Credo che nessuno pensasse che due unità fossero sufficienti ai compiti istituzionali, ma semplicemente i tagli ai programmi sono stati imposti dalla politica e dai "dividendi della pace"
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Calma e sangue freddo: la marina ha goduto sicuramente dei "dividendi della pace " e ciononostante mi sembra particolarmente dotata e attrezzata, per gli scenari ad alta intensità, anche in relazione a quello che è invece, ad esempio, l'esercito e soprattutto la situazione del nostro paese... Detto questo, sono assolutamente contrario alla missione in oggetto poiché totalmente priva di un obiettivo concreto e realizzabile: scortare le navi in transito rischiando di beccarsi un missile, o nella migliore delle ipotesi consumare inutilmente munizionamento pregiato, è un'operazione fallimentare poiché senza eradicare(attaccando) la "tana" non si risolve nulla e controproducente sul piano politico, poiché sminuisce ancora di più il peso e la considerazione dell'Europa in quel contesto, evidenziando ancor più la nostra pochezza senza l'aiuto degli americani che speriamo abbiano nel frattempo martellato abbastanza da ridurre i rischi...
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beh, non sono d'accordo: intanto sprechi munizionamento pregiato ma le navi passano e tu rendi inutili gli sforzi degli Huti e dei loro mandanti.
Poi, sopratutto se, sottolineao SE, "il lavoro" deve necessariamente anche attaccare le tane in una situazione tanto strana, comunque neutralizzare i missili che partono da lì è sempre una parte, del "lavoro"
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Scusate ma se non si fa una missione per rendere agibile il transito in quella che è sicuramente la rotta più importante per la nostra economia la missione della Marina quale dovrebbe essere?
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Le forze armate "funzionano" se hanno un obiettivo chiaro e preciso; in questo caso, come sempre quando si adottano le mezze misure, senza una coalizione decisa, determinata e soprattutto attrezzata al compito, rischiamo che gli houti si divertano a fare il tiro a segno alle navi, senza nemmeno la paura che gli arrivi addosso un Tomahawk o una più semplice jdam, rendendo ancor più evidente al resto del mondo, la nostra debolezza/pavidità, contro un nemico che, dal suo punto di vista, ha già vinto e allora: o siamo in grado di mettere in campo una coalizione dotata anche di aerei per prendere sonoramente a legnate "tane e dintorni"(e personalmente credo non siamo in grado) oppure ingoiamo il rospo e accettiamo le sopportabili conseguenze economiche della situazione, ma almeno faremo finta di volerci distinguere dagli americani e confermarci campioni della pace e diplomazia(cose a cui crediamo solo in occidente...)
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Far niente, come spesso succede, è la più pessima delle opzioni. Scortare le navi non impedisce di cambiare la postura se la situazione lo richiede.
In ogni caso siamo in gran parte OT.
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