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Non voglio gridare allo scandalo, però anche le Fremm cedute lo furono a un prezzo molto conveneinte per gli egiziani. . -
.QUOTEPrabowo in his presentation before, put 12 as number of Frigate being aim. This potential additional 6 so far being contended (rumours) by Fincantieri (either more PPA or FREMM), Babcock (additional Arrowhead 140 derivative), and Mitsubishi (Mogami base derivative).QUOTEThe only reason I can think of for not doing for more Arrowheads is because of production bottlenecks at PT PAL, resulting in long delivery timelines.
Che potrebbero spiegare il grande sconto. Spero solo che non finisca come per l'Egitto che le promesse non si sono realizzate.
E vado contro corrente.
in un momento nel quale:
Un paese senza flotta come l'Ucraina ha annientato la flotta Russa del mar Nero grazie alle nuove tecnologie.
Per tenere aperto le vie commerciali non bastano piu incrociatori coloniali come i PPA ma letterlamente abbiamo bisogno di Incrociatori anche in termini di peso come i DDX.
Penso che la miglior valuta che possiamo avere in una situazione che sta cambiando cosi rapidamente è la capacità produttiva ed il capitale da investire.
Dunque non mi scandalizzo della vendita, ma nel prezzo, dato che si deve tener conto anche della spesa extra dell'ammortamento eccessivo delle FREMM.
Percepisco che per molti di voi questo momento storico è come la guerra civile Spagnola, dunque 1935+ ma per me è più guerra del Chaco 1930+ che porto svariati cambi di dottrina militare.Wilhelm Brandt - WikipediaDr. Ing. Wilhelm "Wim" Reni Brandt was a German military officer and engineer known for his writings and developments in the fields of camouflage and tank warfare, being friends with Ernst Volckmann. Among other developments, Brandt was responsible for a type of camouflage clothing and helmet covers issued to the Waffen SS.[1] Brandt also wrote a number of works on armored warfare theory, beginning in 1924.[2] In the early 1930s, Brandt participated in the Chaco War between Bolivia and Paraguay, assisting the Bolivian side and their small armoured forces.[3]
Leggi altro su en.wikipedia.org >. -
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In un post del signor Musawama il costo per un Light+ viene indicato in 480 milioni.
Ora, se la vendita non includesse il supporto decennale, sono 110 milioni in piu ad unità chee credo sia un rincaro più che adeguato visto che sono già costruiteCITAZIONECosti
Viste tutte le capacità di cui disporranno i nostri PPA, diventa inevitabile aspettarsi per essi un costo importante. Infatti i sette esemplari attualmente sotto contratto varranno in media (secondo quanto pubblicato da RID nell’X-tra’ 012 a pag. 14) 480 milioni di Euro l'uno, al netto di circa 550 milioni complessivi per il supporto logistico decennale: 530 milioni i Full, 480 i Light Plus e 430 i Light. Come premesso, si tratta di cifre significative; se andiamo però a confrontarle con quelle delle classi di navi occidentali recenti o di prossima realizzazione destinate a compiti similari a quelli che ricadranno sui PPA (si veda la tabella allegata), scopriamo che risultano tra le più contenute, facendo quindi risaltare le nostre unità come le più economiche della categoria (oltre che, mi pare, le più prestanti).
Se poi giungessimo a considerare le economie previste sul ciclo di vita rispetto alle precedenti navi in servizio nella Marina e derivanti dalla standardizzazione, dalla serie costruttiva numerosa, dai costi di esercizio contenuti e dall'alta disponibilità operativa prevista, vedremmo che quello dei PPA si rivela un ottimo progetto praticamente sotto tutti i punti di vista. Certo, non si dovrebbe compiere l'errore di pensare ad essi come a ciò che non saranno.
Modello di Nave Costo per esemplare (in milioni di Euro)
PPA (media tra i primi 7) 480
PPA (stima configurazione Full) 530
FTI 760
MKS-180 925. -
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Se così, meglio, li ricordavo più costosi. . -
.In un post del signor Musawama il costo per un Light+ viene indicato in 480 milioni.
Ora, se la vendita non includesse il supporto decennale, sono 110 milioni in piu ad unità chee credo sia un rincaro più che adeguato visto che sono già costruiteCITAZIONECosti
Viste tutte le capacità di cui disporranno i nostri PPA, diventa inevitabile aspettarsi per essi un costo importante. Infatti i sette esemplari attualmente sotto contratto varranno in media (secondo quanto pubblicato da RID nell’X-tra’ 012 a pag. 14) 480 milioni di Euro l'uno, al netto di circa 550 milioni complessivi per il supporto logistico decennale: 530 milioni i Full, 480 i Light Plus e 430 i Light. Come premesso, si tratta di cifre significative; se andiamo però a confrontarle con quelle delle classi di navi occidentali recenti o di prossima realizzazione destinate a compiti similari a quelli che ricadranno sui PPA (si veda la tabella allegata), scopriamo che risultano tra le più contenute, facendo quindi risaltare le nostre unità come le più economiche della categoria (oltre che, mi pare, le più prestanti).
Se poi giungessimo a considerare le economie previste sul ciclo di vita rispetto alle precedenti navi in servizio nella Marina e derivanti dalla standardizzazione, dalla serie costruttiva numerosa, dai costi di esercizio contenuti e dall'alta disponibilità operativa prevista, vedremmo che quello dei PPA si rivela un ottimo progetto praticamente sotto tutti i punti di vista. Certo, non si dovrebbe compiere l'errore di pensare ad essi come a ciò che non saranno.
Modello di Nave Costo per esemplare (in milioni di Euro)
PPA (media tra i primi 7) 480
PPA (stima configurazione Full) 530
FTI 760
MKS-180 925
A questo punto ripeto una contestazione che è stata fatta a me in altro topic: Che ne sappiamo che il supporto decennale non sia incluso?
Guarda caso l'articolo di RID conferma che esso rappresenta 1/6 del costo di acquisizione (come avevo calcolato in precedenza) e 480 più un sesto fa proprio 560.. -
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Non lo sappiamo infatti.
Nel post di Fincantieri viene però citato il fatto che il supporto logistico verrà effettuato insieme a partner locali quindi credo sia escluso da quei 1,18 miliardi a favore di Fincantieri. -
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Comunque... aldilà del prezzo, l'operazione mi sembra giusta.
Al posto dei due PPA si potrebbero avere quattro PPX aggiuntivi che, insieme agli altri tre e a otto EPC riporterebbero a 15 il numero dei pattugliatori.
In definitiva avremmo 16 unità "di squadra", 15 pattugliatori e 5 PPA, che (immagino tutti portati allo standard Full) potrebbero, di volta in volta, coprire uno o l'altro ruolo.
Un buon bilanciamento, mi pare.
Vediamo se arriviamo a qualcosa del genere.. -
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Il problema qualsiasi sarà il mix è che ci arriveremo con parecchio ritardo e se il numero di PPA scenderà, ci arriveremo con navi decisamente meno valide per il mediterraneo allargato (lo Yemen dovrebbe essere una buona lezione di quanto è importante presidiare aeree fuori dal mediterraneo) . -
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Al posto dei due PPA si potrebbero avere quattro PPX aggiuntivi (...)
Mi sembra che ai tempi della vendita delle FREMM all' Egitto si fosse ben sviscerata la materia e fosse emerso come sarebbe molto complesso modificare radicalmente un appalto pubblico già assegnato, con concreti rischi di accuse di danni ed inchieste giudiziarie per i dirigenti pubblici.
Porto un piccolo esempio:
L' azienda per cui lavoro fornisce, tra l' altro, beni a vari enti pubblici con contratti di assistenza pluriennali; visto la veloce evoluzione tecnologica dei prodotti forniti sarebbe molto più conveniente sia per noi che per il cliente pubblico dopo X anni sostituire il prodotto con uno di nuova generazione, un vantaggio sia per il fornitore che per il cliente (ed in fatti nel settore privato quasi sempre ci si accorda in tal senso). Ebbene con l' ente pubblico ciò non è possibile in quanto il dirigente pubblico potrebbe essere accusato di mala gestione ed in tutti i casi sarebbe necessario indire una nuova gara di appalto.
La vendita delle due FREMM all' Egitto ha avuto anche risvolti positivi in quanto sicuramente è molto più costo/efficace installare il VDS in fase di costruzione che retrofittarlo successivamente, però mi chiedo: in questi ultimi 2 anni sarebbe stato utile per MMI avere 2 FREMM in più disponibili per le missioni da svolgere?
IMHO la risposta è si. Piangeremo lacrime di coccodrillo nel prossimo quinquennio per i 2 PPA non disponibili? Lo scopriremo.. -
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La stampa francese. Fincantieri vend deux PPA à la marine indonésienne | Mer et MarineConsidéré à ses débuts par certains concurrents de Fincantieri comme un « mouton à cinq pattes » probablement invendable à l’export, force est de constater que le Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) italien intéresse. Et il a trouvé son premier déboucher commercial sur le marché international avec l’Indonésie. Le 28 mars, Fincantieri a annoncé avoi signé avec ce pays un contrat de 1.18 milliards d’euros pour la fourniture de deux unités de ce type.
Leggi altro su www.meretmarine.com >. -
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... che ci leggo solo le prime righe, ma quelli di Mer et Marine scrivono sempre da competenti e informati.
Qualcuno ci può raccontare il resto dell'articolo?. -
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PPA si, PPA no ...
Se si deve vendere si vende ...
Il problema è che Fincantieri si deve organizzare convertendo qualche cantiere civile.
Le navi servono (ormai siamo all'indispensabile) ora.
I soldi si dovranno trovare.
Per altro verso non si può rinunciare ad una politica commerciale.. -
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??
In che senso "si deve vendere"?. -
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Certamente bisogna vendere all'estero, la concorrenza è enorme e bisogna fare sistema per aiutare Fincantieri in un mercato altamente competitivo. Ogni successo sarebbe un vantaggio per tutto il sistema nel complesso, da Leonardo alla stessa MM, che, inutile nasconderlo, ha sempre tratto vantaggio sotto molteplici aspetti della positiva connessione con un industria navale nazionale di primo livello. Per mantenere tale eccellenza, è impensabile che l' industria si basi solo su uno striminzito mercato interno.
Detto questo, una cosa è vincere una gara in stile Qatar, US navy, Algeria etc... Un'altra è quella di piazzare le navi già costruite per la MM. Insistere sulla politica dei km 0 aiuta certamente a vendere immediatamente ma a lungo andare potrebbe avvelenare il sistema. Spero, se possibile, che la MM abbia avuto voce in capitolo in questa scelta. Per quanto riguarda le fregate all'Egitto, è stato evidente che la MM ha subito questa decisione.
Edited by santuzz0 - 29/3/2024, 11:47. -
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Fincantieri deve aumentare la sua capacità produttiva, su questo credo che ci siano pochi dubbi. Siamo in presenza di un picco produttivo, in parte attuale ed in parte (maggiore?) prospettico. Fincantieri deve esportare, su questo credo che nessuno abbia dubbi.
Non se ne esce, servono più scali.
Problema: un qualsiasi imprenditore incrementa la propria base produttiva se si attende non solo un picco del momento, ma una domanda sostenuta nel tempo. Altrimenti la capacità produttiva l'incrementa solo a condizione di poter scaricare sul prezzo dei prodotti già ordinati il costo totale del nuovo investimento.
Ora, è vero che Fincantieri è una società pubblica e che fa quello che Roma dice. Però è anche vero che l'indifferibile crescita produttiva dei nostri cantieri navali militari presuppone anche una crescita stabile nel tempo degli ordinativi. Bisogna 1) esserne consapevoli, 2) cominciare a programmare in conseguenza, soprattutto in termini di risorse allocate.
Cominciamo a prendere atto che Riva Trigoso, per ragioni fisiche del luogo, più di tanto non lo puoi espandere. E che sarebbe il caso di cominciare a mettere soldini importanti su Castellammare di Stabia e Palermo, in prospettiva secondo me anche Ancona.
Ricordiamoci che senza i cantieri Marinette non ci sarebbero state per Fincantieri le Constellation.
O ci teniamo l'attuale base produttiva e gli attuali livelli di export e di ordinativi di MMÌ e accettiamo, quando lo scenario internazionale si fa nuvoloso e il cliente le navi le vuole in tempi accelerati, di stravolgere la programmazione della nostra Marina; o ampliamo e non di poco la nostra capacità produttiva, ampliando, nel contempo e non di poco, gli acquisti che programmiamo. Le due cose vanno insieme.
Edited by Ortigara2 - 29/3/2024, 11:55.
PPA Classe "Paolo Thaon di Revel"Pattugliatori Polivalenti d'Altura |
