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Quindi il mistero è svelato. I giapponesi hanno proposto agli Aussie una versione export (cioè degradata) e gli Aussie hanno declinato . -
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non avevo letto del trafiletto sopra in inglese, in verità in giappone si parla di non volere esportare i suddetti sub e nn di un semi rifiuto da parte australiana...che sia la volpe che nn arriva all'uva..^^ Quindi il mistero è svelato. I giapponesi hanno proposto agli Aussie una versione export (cioè degradata) e gli Aussie hanno declinato
molto probabile sig rick FD e poi sarebbe stato anche la prima esportazione solo military di un prodotto giapponese e nn dual use come gli idrovolanti kawasaki x mi pare l'india.
qui c'erano forti resistenze.
si ritiene a ragione la flotta di sub molto strategica e di grande importanza, nonché valenza.
saluti. -
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@ Makuso: Rick non Rick FD. Molti utenti sono costretti ad usare FD perchè questa piattaforma ha la gestione dei nomi utenti centralizzata e quindi, per convenzione, non si considera quando ci si rivolge all'interlocutore . -
.@ Makuso: Rick non Rick FD. Molti utenti sono costretti ad usare FD perchè questa piattaforma ha la gestione dei nomi utenti centralizzata e quindi, per convenzione, non si considera quando ci si rivolge all'interlocutore
Ops la ringrazio per la delucidazione sig. Rick ^_*. -
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E' indubbio comunque che a guardare le varie marine del mondo i sottomarini convenzionali sono ancora tantissimi e che ci sarà necessità di sostituirli nel prossimo futuro: russi e tedeschi faranno gradi affari... Peccato per il programma S-1000... . -
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Lasciamo stare il progetto S-1000 e cerchiamo di metabolizzare le lessons learned con gli U212. Potremo anche avere settori di eccellenza (periscopi, mast non penetranti ...), ma abbiamo un'industria siderurgica che stenta a produrre acciaio amagnetico dotato di un carico di snervamento adeguato. Siamo in difficoltà con il contenitore, pensate con il contenuto ... . -
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Veramente, grazie ad un'innovativa tecnologia di lavorazione delle lamiere (che i tedeschi ovviamente hanno fortissimamente voluto acquisire, anche perchè molto più economica di quella da loro usata), siamo riusciti ad aumentare del 20% la profondità operativa massima dei 212A senza modificare il progetto di una virgola. . -
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Mr Larry ha qualche cosa da dire-raccontare-sèiegare relativamernte alla recente (nella mia percezione) moltiplicazione di siluri di italica produzione?
siamo passati dall'mu-90 ad almeno altri 2-3 derivati in 324mm e per i 533mm, dal black shark ad ulteriori suoi sviluppi in pochissimi anni...io per decenni avevo sentito si e no A-184 mod.3 e A-244...manco in servizio con MM x quanto ne so.... -
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Lessons learned. Con il progetto degli U212 arrivò anche un discreto supporto Thyssen Krupp. Che l'acciaio per gli U212 tedeschi non lo produceva a Terni. Poi, se la lezione é ben appresa, magari il compito lo si può anche migliorare.
Guarda caso il progetto S-1000 arriva quando si é cominciato a metabolizzare. La sigla, del progetto nazionale per sostituire i Sauro, era via via lievitata ad un numero che non era 1000 ...
Speriamo solo che la siderurgia nazionale non sia al capolinea. Le ultime notizie dicono di no, ma come suol dirsi, dopo tanti annunci, voglio vedere le decisione adottate e concretizzate, prima di tirare sospiri di sollievo.. -
Lefa.
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Buongiorno a tutti. CITAZIONE (fascio @ 6/12/2014, 19:32)Lasciamo stare il progetto S-1000 e cerchiamo di metabolizzare le lessons learned con gli U212. Potremo anche avere settori di eccellenza (periscopi, mast non penetranti ...), ma abbiamo un'industria siderurgica che stenta a produrre acciaio amagnetico dotato di un carico di snervamento adeguato. Siamo in difficoltà con il contenitore, pensate con il contenuto ...
In verità, come già parzialmente precisato sotto, se c'è una cosa che a quanto pare facciamo per bene è proprio il contenitore.
Il nostro metodo di costruzione degli scafi resistenti, procedura di suo molto interessante, garantisce coefficienti di sicurezza e affidabilità meccanica molto elevati grazie alle lavorazioni automatizzate che riducono le tolleranze - e quindi le sollecitazioni - fra mantello e costole.
Se poi il materiale di costruzione lo andiamo a prendere dove lo fanno da decenni non ci vedo niente di male, denaro permettendo; non possiamo certo pensare di rincorrere l'eccellenza in ogni settore, non arriveremmo mai.CITAZIONE (Larry FD @ 6/12/2014, 19:50)Veramente, grazie ad un'innovativa tecnologia di lavorazione delle lamiere (che i tedeschi ovviamente hanno fortissimamente voluto acquisire, anche perchè molto più economica di quella da loro usata), siamo riusciti ad aumentare del 20% la profondità operativa massima dei 212A senza modificare il progetto di una virgola.
I nostri SSMMGG sono si costruiti meglio, ma i nostri personali requisiti sulle quote vengono soddisfatti grazie all'adozione di uno scafo resistente più spesso, dislocano più di quelli tedeschi e credo siano anche un poco più lunghi.CITAZIONE (Mauro FD @ 6/12/2014, 19:54)Mr Larry ha qualche cosa da dire-raccontare-sèiegare relativamernte alla recente (nella mia percezione) moltiplicazione di siluri di italica produzione?
siamo passati dall'mu-90 ad almeno altri 2-3 derivati in 324mm e per i 533mm, dal black shark ad ulteriori suoi sviluppi in pochissimi anni...io per decenni avevo sentito si e no A-184 mod.3 e A-244...manco in servizio con MM x quanto ne so...
Non è affatto una percezione.
Cercando di essere molto breve: negli anni '90 l'industria italiana delle armi subacquee ha iniziato a stringere collaborazioni con la Francia volte allo sviluppo di armi e sistemi (siluri, contromisure, sonar ecc.) da proporre alle Marine di appartenenza e al mercato dell'export.
Il problema da noi era che non si riusciva a creare prodotti di assoluta eccellenza utilizzando solo (o per la maggior parte) componentistica progettata e prodotta in Italia, dunque anche se i prodotti Whitehead avevano la testa elettroacustica e l'elettronica allo stato dell'arte, tanto non si poteva dire per il reparto propulsione (es motori e batterie).
Quindi queste collaborazioni ci portavano in contatto con tecnologie nelle quali eravamo indietro, imparavamo pur offrendo prodotti italiani farciti di componentistica racimolata nelle varie eccellenze sparse per il mondo.
La Francia dopo la creazione del consorzio EUROTORP, produttore del riuscitissimo e costoso MU90, ha iniziato ad alzare il tiro cercando di imporre il proprio controllo su alcune neo costituende società che avrebbero dovuto iniziare la produzione di siluri pesanti e sistemi subacquei in genere.
WASS, che è sul pezzo da quasi 150 anni, si dev'essere giustamente risentita e da allora c'è stata una brusca separazione.
Come reagire alla separazione e come competere "contro" il MU90, valido ma ormai quasi vecchio e
costosissimo siluro leggero? comincio a sfornare prodotti nuovi, meno costosi e costruiti con componenti italiane.
Così nasce il Flash Black poi Black Arrow, che probabilmente in futuro andrà a sostituire il 244 stra aggiornato; ma non solo, anche il Black Shark (per noi programma NSP) ha goduto di un lifting tutto italiano, batteria e motore ora sono nostri e notizie dalle ultime fiere danno per resuscitato anche il minisiluro A200, stesso involucruo di una volta aggiornato con componentistica attuale (chissà se dopo l'acquisto dei CAMCOPTER non ci sia l'intenzione di fare un mini DASH).. -
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a proposito, mi piacerebbe trovare informazioni sui vecchi progetti S90 e simili.... c'è qualche riferimento utile in giro? . -
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Ma in campo sonar siamo così indietro?
RID nell'articolo sull'Euronaval qualcosa accenna, però non si capisce bene i margini di manovra di WASS in tale campo, nel senso, è solo un problema di fondi da mettere a bilancio per lo sviluppo di nuovi sistemi, oppure come conoscenze non ci siamo?. -
dott.Piergiorgio.
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Sui minisiluri, pare esistano siluri MANPADS, presumibilmente in dotazione, tanto per cambiare, a COMSUBIN....
Saluti,
dott. Piergiorgio.. -
GiBeFD.
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a proposito, mi piacerebbe trovare informazioni sui vecchi progetti S90 e simili.... c'è qualche riferimento utile in giro?
https://digilander.libero.it/en_mezzi_milit...tml/ssks90.html. -
Lefa.
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Ma in campo sonar siamo così indietro?
RID nell'articolo sull'Euronaval qualcosa accenna, però non si capisce bene i margini di manovra di WASS in tale campo, nel senso, è solo un problema di fondi da mettere a bilancio per lo sviluppo di nuovi sistemi, oppure come conoscenze non ci siamo?
Affatto, in elettroacustica applicata ai siluri siamo molto forti, pensa che la testa del penultimo aggiornamento del siluro pesante tedesco l'abbiamo fornita noi, in gara!
Il punto è che una società che offre prodotti composti da molti sottosistemi non può pensare di raggiungere gli standard più alti nei tempi in cui deve, per necessità economiche, realizzare i prodotti stessi.
Nel mondo ci sono società che si occupano esclusivamente di prodotti che compongono l'arma siluro, c'è chi fa solo motori, chi le batterie, chi le eliche ecc..
Questi fornitori hanno avuto tempo e denaro per sviluppare i loro prodotti fino a raggiungere l'eccellenza nel loro micro settore, se voglio che la mia arma sia dotata delle componenti migliori devo necessariamente rivolgermi ad altri fin che non maturo l'esperienza necessaria, ad esempio il Black Shark aveva batteria francese, filoguida inglese, eliche svedesi ecc..
Le conoscenze ci sono, sono i soldi e il tempo per maturare esperienza che mancano (stesso motivo per cui ora abbiamo SMG tedeschi).
Ora pare che abbiamo migliorato in quei settori che davano più problemi, non a caso la ditta porta a spasso con tanto orgoglio la sua nuova batteria..