Pagine di Sottomarini

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    Il SubTeseo a quanto pare non sembra previsto ...perlomeno non è citato nei documenti parlamentari
     
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    Non penso ci sia nessun altro missile all'infuori del Teseo Mk2E, è già stato specificato che avrà capacità (land attack) con un nuovo altimetro capace di funzionare in mare ed in terra, guida GPS ed un nuovo turbogetto attualmente allo studio con minori consumi ed ingombri.
     
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    Si ma non partendo da un tubo lanciasiluri parecchi metri sotto l'acqua...
     
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    e a questo punto potrebbe essere utilizzato anche come antinave, giusto?
    mi chiedo tuttavia perché non sia citatà tale capacità...
     
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    Se non mi sbaglio qualcuno aveva confermato capacità land attack per i nostri futuri U212NFS, ma se non è un Teseo modificato, cosa potrebbe essere?
     
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    Tutta la faccenda è ancora da definire. Per rispodere al signor Giak24, per "missili land attack" oggi si intende in linea di massima missili antinave con capacità duale o missili derivati da missili antinave, quindi con pesi, ingombri, portate e capacità distruttiva tipici di questa categoria. Oggi praticamente tutti i missili antinave nelle versioni più recenti hanno una almeno minima capacità di "land attack" grazie all'integrazione di sistemi GPS e ottimizzazione del software. Capacità maggiori richiedono però l'aggiunta/sostituzione di sensori ad hoc, di tipo optronico per migliorare la precisione finale o la possibilità di colpire piccoli bersagli di opportunità senza posizioni fisse preconosciute. Per quanto riguarda le dimensioni, questa categoria di missili, compresa la necessaria capsula per il lancio subacqueo, è perfettamente compatibile con i tubi lanciasiluri e le camere di lancio (i siluri da 533 mm hanno lunghezze tra i sei e i sette metri; i missili antinave hanno lunghezze di solito intorno ai cinque metri o poco più).
    Per quanto riguarda un eventuale Teseo EVO in versione antisom, siamo agli inizi dello sviluppo di quest'arma e la mancanza di notizie in merito significa ben poco. Le dimensioni e la configurazione generale, per quanto se ne sa, permette tranquillamente di ipotizzare una tale versione (con gli opportuni investimenti) e io sono convinto che essa sia tra gli obiettivi o ambizioni della Marina. Tuttavia ragioni di tempo/costo e soprattutto di opportunità politico/industriale potrebbero portare a scegliere, almeno come soluzione ad interim, l'unica alternativa concreta esistente, ovvero la versione subacquea del missile antinave norvegese NSM, che ha ottime capacità "land attack" grazie al sensore a infrarossi. Questa versione è attualmente in sviluppo per Norvegia e Germania nell'ambito del progetto congiunto U212CD, come parte del contributo tecnologico norvegese al programma. Pertanto, potrebbe essere anche parte di un simile accordo di scambio congiunto di tecnologie con i nostri U212 NFS. Mi sento di escludere senz'altro l'adozione delle altre soluzioni teoricamente possibili come le versioni subacquee dei missili Exocet o Harpoon.
    Tutto questo in attesa della prospettiva più a lungo termine (e ancora tutta da definire) della nuova famiglia di missili da crociera/antinave franco-inglese FC/ASW, cui vorrebbe partecipare anche l'Italia, forte delle tecnologie sviluppate per il Teseo EVO. Anche in questo caso non si sa ancora bene se in attesa di questo missile si possa ipotizzare ANCHE l'adozione ad interim di un missile da crociera a lungo raggio come il Tomahawk o lo SCALP-Naval...
    In ogni caso, da quanto credo di aver capito, le due tipologie di armi (missili antinave/land attack e missili "cruise" a lungo raggio) non sono in ballottaggio come alternative ma sono entrambi desiderati dalla Marina per equipaggiare sul medio-lungo periodo tanto le navi di superficie che i sommergibili...

    Per quanto riguarda le notizie sullo sviluppo e le capacità specifiche del missile Teseo EVO propongo di spostarci nella sezione idonea che è questa

    Edited by Cap. Harlock - 7/2/2020, 23:14
     
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    [QUOTE] Teseo EVO in versione antisom /QUOTE]
    Seppur non EVO, la versione sopra indicata esiste già è si chiama Milas !
    Nulla vieta che una versione futura adotti il nuovo booster per rilasciare il siluro MU90
     
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    ERRATA CORRIGE. Nel mio post precedente ho parlato per sbaglio di una "versione antisom del Teseo EVO". Intendevo riferirmi alla eventuale versione "subacquea", come del resto risulta evidente dal contenuto seguente del ragionamento...
     
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    Non ho idea quanto attendibili queste info sui nuovi 212NFS ...Ad esempio non mi torna la lunghezza dopo le mie note precedenti .
    https://lefauteuildecolbert.blogspot.com/2...-nfs-1-1-2.html
     
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    A me pare un documento eccellente, ben informato, che sintetizza molte cose che si sapevano ma in modo frammentario e ne aggiunge molte altre ignote o solo ipotizzate e soprattutto fornisce dati molto precisi e puntuali. Grazie per averlo scoperto e condiviso! Ma tu vedi se bisogna andare dai francesi per sapere qualcosa di organico sui nostri sommergibili! Va detto però che in questa occasione hanno fornito informazioni inappuntabili e senza il minimo alone di negatività o di "understatement". Unica cosa nota cui non hanno accennato nell'articolo è il nuovo acciaio amagnetico "autarchico" con cui sarà realizzato lo scafo.
    Comunque, mi permetto di far notare che "c'avevo azzeccato" parecchio... :fischiet: Come ipotizzavo, si ricaverà spazio SIA grazie all'allungamento dello scafo CHE ai volumi risparmiati con l'eliminazione dei periscopi penetranti. Ci sarà un aumento (raddoppio) della potenza delle celle a combustibile ma in una misura assai inferiore a quella ipotizzata dal sig. AP 48. E' prevista l'aggiunta del sonar filabile derivato dal progetto SASSO.
    E' prevista più in là una versione subacquea del Teseo EVO (mai dubitato) ma probabilmente ci sarà una soluzione ad interim con lo NSM norvegese...
    L'apparente discrepanza delle misure fornite dipende dal fatto che si riferiscono a due cose diverse. Il battello nel suo insieme sarà allungato di 1,3 mt mentre lo scafo RESISTENTE sarà allungato di 1,5 mt, evidentemente a spese di una piccola parte dei volumi dello scafo leggero a libera circolazione, come parte del "ridisegno" della prua. Mi lascia solo dubbioso l'affermazione che il numero di armi trasportate resterà invariato. Sospetto e mi aspetto che siano di più, se non i tubi lanciasiluri, almeno i volumi interni per le scorte. Se si riuscisse a"svuotare" la camera di lancio fino alla piena larghezza dello scafo ci si potrebbero mettere anche 9 o 10 armi "maggiori" e forse perfino una dozzina.
    Un altro punto dubbio riguarda il raddoppio delle celle elettrolitiche. Se verranno raddoppiate, ci si deve aspettare che aumenti anche la scorta di ossigeno e idrogeno di bordo, altrimenti il loro uso porterebbe a un calo dell'autonomia subacquea, mentre invece si cerca di aumentarla. In parte, si può ipotizzare che si sia ottenuto un miglioramento del rendimento, ma non credo fino al punto da rendere inutile l'aumento dei "combustibili". Per quanto riguarda l'ossigeno, si sa che la Marina studia un nuovo sistema nazionale di stoccaggio, non più basato sui serbatoi a base di idruri metallici ma su contenitori a pressione, che potrebbero portare a un aumento di contenuto a parità di dimensioni esteriori. Ma l'ossigeno? A meno che la scorta attuale non sia già in eccesso rispetto alle esigenze...
    Tuttavia non è detto che il raddoppio delle celle sia dovuto al desiderio di raddoppiare la potenza EFFETTIVAMENTE utilizzata nella navigazione silenziosa occulta, anche perché i miglioramenti nella efficienza idrodinamica dello scafo dovrebbero consentire già da soli degli aumenti di autonomia a parità di velocità. E' più probabile che questa scelta sia dovuta alla volontà di aumentare la ridondanza in caso di guasto al sistema o, nel caso di impiego "reversibile" durante la sosta in basi avanzate (un'altra delle nuove soluzioni degli NFS), per produrre ossigeno e idrogeno a un ritmo non troppo lento.

    Edited by Cap. Harlock - 10/2/2020, 03:04
     
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    Articolo molto interessante, il tipo 212CD viene dato, su specifica, per 8 settimane di navigazione in immersione continuativa....gli U212 NFS tra 4 e 6, piu probabile 4 o 5 massimo, considerando gli spazi molto inferiori per equipaggio e vettovaglie, d'altronde non si possono fare miracoli in 57,3 m di lunghezza complessiva contro i circa 70 previsti dal CD.
    Confermato il numero di armi imbarcabili a 12....chiaro che rimanendo la lunghezza quasi invariata, tutte le modifiche possono essere "solo" ottimizzazioni....non certo disporre di piu armi (un siluro é una bestia di circa 6 m ed un missile land attack siamo sui 5 m)
    Capisco che il ruolo industriale ha prevalso nelle considerazioni sulla scelta di creare la versione semiautarchica NFS, ma ritengo che non aver aderito al CD in questo caso sia stato un gran peccato!
     
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    Bel link ad un bel sito. Grazie.
     
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    un breve recap sul perche´ non ci siamo aggregati al CD?
     
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    QUOTE (Massimo_FD @ 10/2/2020, 07:55) 
    Articolo molto interessante, il tipo 212CD viene dato, su specifica, per 8 settimane di navigazione in immersione continuativa....gli U212 NFS tra 4 e 6, piu probabile 4 o 5 massimo, considerando gli spazi molto inferiori per equipaggio e vettovaglie, d'altronde non si possono fare miracoli in 57,3 m di lunghezza complessiva contro i circa 70 previsti dal CD.
    Confermato il numero di armi imbarcabili a 12....chiaro che rimanendo la lunghezza quasi invariata, tutte le modifiche possono essere "solo" ottimizzazioni....non certo disporre di piu armi (un siluro é una bestia di circa 6 m ed un missile land attack siamo sui 5 m)
    Capisco che il ruolo industriale ha prevalso nelle considerazioni sulla scelta di creare la versione semiautarchica NFS, ma ritengo che non aver aderito al CD in questo caso sia stato un gran peccato!

    Ci sono troppi conti che non tornano Sig Massimo, Io sono forse stato tra i primi in questo foro ad auspicare che si aderisse anche noi al progetto CD proprio per le sue maggiori dimensioni che dovrebbero permettere un maggiore raggio di operazioni, detto questo non sono adatto d'accordo con Lei su due punti, il primo è che il progetto NFS è un regalo all'industria Italiana che non doveva essere fatto, questo perchè l'industria sta sviluppando apparati di punta a livello mondiale; il secondo punto è l'autonomia in immersione, Lei dovrebbe sapere che già ora i 212A sono capaci di stare sott'acqua per 3 settimane perciò secondo Lei l'adozione delle batterie al litio ed il miglioramento idrodinamico assieme alla speciale vernice polimerica dovrebbero permettergli ulteriori 7 giorni?
    Provi a rifare i calcoli e forse arriva ad aggiungere altre di settimane alla sua stima.
     
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    Unica cosa nota cui non hanno accennato nell'articolo è il nuovo acciaio amagnetico "autarchico" con cui sarà realizzato lo scafo.

    Veramente traducendo un accenno c'è stato :

    "E l'acciaio utilizzato per lo scafo dovrebbe essere di fattura italiana e non più tedesco, allo scopo di preservare le proprietà di quello utilizzato per il Tipo 212A: vale a dire rimanere non magnetico, con elevato limite elastico (HY100) per supportare un'immersione operativa tra 350 e 400 metri."
     
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