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Nessuno parla piu' del 'serpeggiamento' causato dai due timoni divergenti rispetto al loro asse verticale, così posizionati per controllare il rollio della nave. Sembrava fosse una delle poco felici scelte progettuali. Tutto rientrato? Chissà se vedremo anche sui PPA i due timoni divergenti... . -
Franky FD.
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CITAZIONE (john56 @ 18/11/2014, 09:17)Se la ragione della forzatura fosse quella di sotto armare le navi per "costringerne"a ordinarne altre, nell'ottica di pensiero Italiana riguardo alle spese della difesa, mi sta anche bene ma se le ragioni sono altre credo sia inutile arrampicarsi sugli specchi:
1) si è sbagliato progetto? Non credo, perché i francesi le 32 celle le hanno comunque imbarcate
2) non ci sono sufficienti soldi per comprare altre 16 celle e relativi missili? Potrebbe essere, allora speriamo di rimediare più in là durante i lavori di manutenzione e quando ci saranno soldi...frattanto abbiamo comprato la casa e i mobili, le poltrone le compreremo più in là.
3) ci si è accorti che le esigente dell'unità richiedevano più uomini di quelli programmati? Mi sta anche bene, ma proprio lì occorre ricavare gli alloggi? E i francesi che imbarcano meno personale? Le Aquitqne/Bergamini sono principalmente navi militari e l'armamento (quello missilistico in particolare), credo, sia molto importante soprattutto quanto si disloca oltre 6.000 tons...
4) non vorrei e mi auguro veramente che non sia così: è se fosse che occorreva sistemare un po' più di personale? È' una logica classica degli stipendifici statali e mi auguro davvero non sia così, mi è venuto in mente questo pensiero e lo devo per onestà intellettuale tirar fuori anche se sono il primo a non crederci.
Non potrebbe essere semplicemente che la M.M. in fase di progettazione abbia sottostimato la necessità di personale e sovrastimato le capacità di automazione della piattaforma FREMM? Logico che, in tal caso, han dovuto porre rimedio con l'aggiunta di posti letti (non potevano mica metterli in branda sul ponte di volo ) e per me una prova può essere data dall'allungamento del pote di volo per permettere un migliore appontaggio dei 101. Insomma, da qualche parte un'errore c'è stato, ma come sempre tutto si tace. -
.Scusate, qualcuno ha foto / qualche informazione "solida" degli spazi equipaggio sulle FREMM italiane? Questo commento l'ho già visto in altre occasioni, ma mi fa veramente strano pensare che ci sia una tale differenza di standard abitativi, visto che sulle moderne unità della RN si è in realtà speso molto per migliorarle.
Pranzo spesso (in questo periodo) con un Ufficiale del Fasan. Cosa vuole sapere?
Sarebbe interessante sapere come l'aumento degli alloggi, anche con uso dello spazio per le celle strike, abbia cambiato la situazione. Non credo che gli alloggi aggiunti in secondo tempo siano in camerette da 4, probabilmente saranno più spartani per via della loro tardiva apparizione, almeno così immagino.
Se poi si potesse avere una foto di una di queste camere da quattro, sarebbe perfetto per farsi un'idea chiara...
Se riesce a saperne di più, mille grazie!. -
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...io chiedevo il dicibile, mica i dati CLASSIFICATI ! eheheh. -
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Buongiorno. Premesso che non sono assolutamente un esperto di costruzioni navali e sapendo che gli standard abitativi delle FREMM sono molto elevati, non era meno costoso e soprattutto foriero di minori sacrifici missilistici, rifare l'arredamento di qualche cabina per aumentare (anche di poco) i posti letto? Per ricavare sostanzialmente una trentina di posti si sarebbero fatti sacrifici abbastanza risibili sul totale di cabine... O siamo davvero poco accorti o c'è davvero la volontà di non trovarlo lo spazio per quei 16 missili...
Aggiungo che se, approrano, serpeggiano, sono poco armate, sono affollate, etc... perché le facciamo uguali tutte e 10? Non dite per far lavorare i cantieri perché non ci credo. Sono decisamente più propenso a credere che si denigrino per ottenere altre navi, perché una nave non può passare dall'essre un gioiello a una ciofeca nello spazio di pochi mesi. Non con le pianificazioni e le prove e le simulazioni di oggi.. -
Relop.
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Potrei sbagliarmi, ma a me non risulta che in MM abbiano mai "denigrato" le FREMM (intendo quelle italiane) . -
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Vero, ha ragione. Mi riferisco alle tante voci che corrono da canali non ufficiali su questo forum. . -
Relop.
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Io riengo che in MM vogliano (a torto o a ragione, dipende dalla visione strategica nei piani alti di palazzo marina) altre navi, chiamiamole "incrociatori leggeri" (II GM) e che le FREMM c'entrino poco o punto. Impressione personale .. ovviamente
Mi riferisco alla "funzione" di incrociatori leggeri .. non al dislocamento ... -
dott.Piergiorgio.
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Sig. Relop, in parte non erra, è anche mia impressione che la programmazione della MMI sembra che in qualche modo prende ispirazione a quella della Regia Marina degli Anni '20-primi '30. Ma questo forse è inevitabile, in quanto l' Incrociatore (ossia la nave di media dimensione capace di operare isolata o in gruppi di due o tre) è il tipo di nave più indicato nell' instabilità internazionale corrente.
Per questo non ci si dovrebbe meravigliarsi di requisiti velocistici, non solo di spunta, quanto anche di crociera..
Saluti,
dott. Piergiorgio.. -
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la marina degli anni '20-'30 era basata su un concetto operativo forse discutibile ma chiaro: affrontare alla pari la flotta francese in uno scontro per il mediterraneo occidentale. Già l'ipotesi di confrontarci con la Royal Navy venne considerata solo dopo la crisi etiopica (e senza molta attenzione). Certe pretese per flotte "oceaniche" emerse alla fine degli anni '30 non hanno lasciato i tavoli dei progettisti.
Il nostro concetto operativo di oggi quale è?. -
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Il Dott. Piergiorgio, credo, ha in mente gli incrociatori leggeri dell'epoca piuttosto che le corazzate. Insomma un gruppo d'altura per impieghi simmetrici e per la proiezione di potenza e un pool di navi (appunto gli incrociatori leggeri all'epoca) per la presenza nei mari lontani. Ma non voglio assolutamente sostituirmi a lui.... . -
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se mi permette l'osservazione, le navi "per presenza in mari lontani" hanno più a che fare con gli incrociatori protetti di fine '800 (Piemonte, Lombardia...) che con gli incrociatori leggeri degli anni '30 (Condottieri, Montecuccoli e successivi) . -
.CITAZIONEse mi permette l'osservazione, le navi "per presenza in mari lontani" hanno più a che fare con gli incrociatori protetti di fine '800 (Piemonte, Lombardia...) che con gli incrociatori leggeri degli anni '30 (Condottieri, Montecuccoli e successivi)
o se volessimo tornare ai primi anni quaranta del secolo scorso, agli incrociatori coloniali; ad esempio la Regia ,Marina allineava la R.Nave Eritrea, entrata in servizio nel 1938 per essere impiegata nelle acque del Mar Rosso.
Edited by aresFD - 18/11/2014, 21:52. -
Relop.
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Sig. Relop, in parte non erra, è anche mia impressione che la programmazione della MMI sembra che in qualche modo prende ispirazione a quella della Regia Marina degli Anni '20-primi '30. Ma questo forse è inevitabile, in quanto l' Incrociatore (ossia la nave di media dimensione capace di operare isolata o in gruppi di due o tre) è il tipo di nave più indicato nell' instabilità internazionale corrente.
Per questo non ci si dovrebbe meravigliarsi di requisiti velocistici, non solo di spunta, quanto anche di crociera..
Saluti,
dott. Piergiorgio.
Adesso mi ha messo tantissima curiosità .. qual é la parte in cui erro?
@ares: Nave Eritrea entra in servizio il 28 giugno 1937, inizialmente classificata "incrociatore" e successivamente "nave appoggio", assolveva funzioni di avviso-scorta, appoggio ai sommergibili e posa delle mine. Inizialmente nel Mediterraneo occidentale in occasione della guerra di Spagna e successivamente dislocata a Pola e poi a Massaua.
Edited by Relop - 18/11/2014, 22:17. -
dott.Piergiorgio.
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Il sig. Relop (ma pare sia una cosa diffusa) nel generalizzare i tipi in funzione delle missioni; l' Italia ha una posizione geografica centralissima e dominante nel mediterranneo, controllando forse metà dei passaggi obbligati nel Mediterranneo (e potendo chiuderli, come gli inglesi impararono a loro spese...) a metà ed è la maggiore Marina esclusivamente Mediterrannea. Oggi come oggi, serve appunto un Regioni che però, data la velocità delle comunicazioni (e dell' esplodere delle crisi) deve avere anche un alta velocità di trasferimento in teatro (e di muoversi nel medesimo); per dire, la propulsione CODAG è l' ideale: direi anche, con una certa arguzia, che il tenore dei cablogrammi dell' Ambasciatore/Console determinerebbe se è o meno il caso di mettere in moto anche le TAG... per converso, se nel mediterranneo propriamente detto, Navi capaci di arrivare in massimo due giorni o poco più in qualunque punto di crisi, in quello allargato, la necessità di Navi più o meno stazionarie (quali erano i Regioni) diventa evidente (spero anche ai forumisti di difesa)
Il parallelo non si ferma colle FREMM ma si estende anche ai PPA, per cui voci in passato suggeriscono i nomi dei Navigatori non a caso, in quanto se uno vede la principale operazione di intervento ma non di (aperta) guerra della Regia Marina negli anni '30 che, piaccia o meno, resta la Guerra civile Spagnola, si rileva l' invio massimamente dei Condottieri e/o dei Navigatori, a seconda della missione e delle considerazioni diplomatiche. Si potrebbe anche dire che i pattugliatori "lite" occuperebbero anche il ruolo che a suo tempo fu dei Regioni.
A questo punto, va anche rilevato (ne parlerò a suo tempo, logicamente in Pagine di Marina ma aspetto di lavorare su dati solidi, presumibilmente emergeranno per la fine d' anno) che è evidente che, ad. esempio, si scrive "fregata" e si legge "cacciatorpediniere" ed è questo il ruolo delle FREMM, che inoltre devono essere anche in numeri sufficienti per non lasciare scoperta la Squadra quando uno viene inviato in missione oltre il Mediterranneo centrale, una cosa che se si poteva permettersi in passato, oggi non è più possibile. In questo, numero e ruolo, si puo' fare il parallelo operativo con i Condottieri (lasciamo da parte l' altro parallelo, tetrapode e problemi tecnici in generale, per cortesia)
Saluti,
dott. Piergiorgio..