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http://forumdifesa.forumgratis.org/index.p...act=ST&f=5&t=13
Folgore
Come si pone veramente l'Italia di fronte ad una situazione rappresentata dalla carta allegata (Limes).
Quali sono le stategie in atto ?
Con questo post sul vecchio sito saluto e attendo commenti sul nuovo Forumfree.
Un saluto ad una piattaforma che ha permesso di conoscerci e crescere con maggiore consapevolezza.
Immagine a grandezza naturale: http://temi.repubblica.it/UserFiles/limes/..._fronte_sud.jpg
Observer
Da questa piantina, innanzitutto, sembra che siamo i "meno peggio". asd.gif Mi lascia perplesso, però, che la Turchia sia equiparata all'Iraq come livello di instabilità. Poi credo che l'Italia dovrebbe farsi carico di guidare un intervento militare in Libia per cacciare gli estremisti islamici, proteggere i nostri interessi energetici, evitare la nascita di un pezzo del califfato a pochi km da noi, fermare le migrazioni senza controllo e anche salvare l'Egitto dal collasso. Se cade la Libia la sensazione è che il prossimo step potrebbe essere l'Egitto, che ricordiamo è un baluardo contro l'Islam estremo.
Edited by Rick FD - 16/11/2014, 12:54. -
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www.repubblica.it/politica/2014/11/...otti-100702315/
Qualcuno è caduto dal pero.
Peccato cheCITAZIONEIn a letter sent to the Italian parliament, Italian Defense Minister Roberta Pinotti said the aircraft would be accompanied by 135 support staff.
(defensenews, l'articolo che ha dato notizia dell'invio degli aerei)
e quindi non potevano non sapere. E infatti, leggendo l'articolo, si scopre che non solo sapevano, ma si erano pure detti d'accordo.
Probabilmente devono mettersi d'accordo tra di loro, ricordate no le dichiarazioni estive sull'ISIS?. -
Massimo jr.
User deleted
Visto che questo governo iracheno sembra avere un gran bisogno di aerei non abbiamo nulla da vendergli , magari prestandogli i piloti in attesa di addestrare i loro ? . -
.Qualcuno è caduto dal pero.
Peccato cheCITAZIONEIn a letter sent to the Italian parliament, Italian Defense Minister Roberta Pinotti said the aircraft would be accompanied by 135 support staff.
(defensenews, l'articolo che ha dato notizia dell'invio degli aerei)
e quindi non potevano non sapere. E infatti, leggendo l'articolo, si scopre che non solo sapevano, ma si erano pure detti d'accordo.
Probabilmente devono mettersi d'accordo tra di loro, ricordate no le dichiarazioni estive sull'ISIS?
Che la posizione del M5S sia strumentale (sai che novità!) non ci sono dubbi.
Così come lascereri perdere le dichiarazioni estive dell'On. Di Battista (che tra l'altro, di recente, ha avuto anche la faccia di precisare che quelle dichiarazioni non erano rifelite all'ISIL ma alle vicende della Striscia di Gaza!!!).
Che nell'audizione della Ministra Pinotti del 16 ottobre scorso, la stessa Ministra avesse detto:CITAZIONEInfine, è in fase di pianificazione l'invio di altri assetti pilotati per la ricognizione aerea.
non ci sono dubbi.
E che infine, proprio in quell'audizione si fosse convenuto che (sostanzialmente) il voto delle Comissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato congiunte del 20 ottobre scorso potesse essere considerato un via libera al Governo rispetto alle azioni (anche future) da intraprendere in Iraq è altrettanto chiaro.
Che però non ci si stia muovendo in maniera "limpida e cristallina", anche in previsione di un facile pronostico circa la futuribile evoluzione "combat" di quei velivoli che saranno inviati in Kuwait, mi pare altrettanto chiaro.
Alla faccia dei buoni propositi da Libro Bianco in termni di chiarezza delle scelte e di un linguaggio diverso dal passato.
A me pare che agendo ancora all'insegna di una certa fumosità e in linea con certi comportamenti/atteggiamenti/dichiarazioni che (credo) nessuno di noi avrebbe voluto rivedere/riascoltare.
Insomma, quella (neanche troppo sottile) ambiguità di fondo che per l'appuunto abbiamo visto fin troppe volte.. -
.Visto che questo governo iracheno sembra avere un gran bisogno di aerei non abbiamo nulla da vendergli , magari prestandogli i piloti in attesa di addestrare i loro ?
AMX ricondizionati ? Farebbero la stessa fine dei C27A in Afghanistan......gli USA non vogliono !. -
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Non servivano ulteriori passaggi parlamentari per schierare assetti combat, ed era scontato che prima o poi ci saremmo giunti; secondo me, anche troppo tardi. Certo, non so se m'infastidisca di più l'ipocrisia di MS5 o l'abitudine, che si ripete di governo in governo, a considerare ogni intervento armato come un motivo d'imbarazzo. . -
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Credo di essermi perso alcuni passaggi.
Ma questa nuova guerra, questa volta gli Usa hanno scelto l'Isis, come base giuridica ha soltanto l'autorizzazione dei Paesi interessati (credo poi che la Siria abbia detto NO) o esiste anche Risoluzione ONU?
Per mio semplice e sicuramente non professionale giudizio, ritorno a ritenere che l'Italia più si teneva lontana da questa Coalizione di Volenterosi e più avrebbe dimostrato almeno una volta di perseguire i propri interessi e invece ci siamo nuovamente fatti tirare per la giacchetta.. -
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Visto che bisogna fare un poco d'ordine, della partecipazione italiana alla guerra contro ISIS si parla in medio oriente, ed ho risposto là.
Grazie. -
.Visto che bisogna fare un poco d'ordine, della partecipazione italiana alla guerra contro ISIS si parla in medio oriente, ed ho risposto là.
Grazie
Scusi, errore mio!. -
Massimo jr.
User deleted
Un articolo , pessimo a mio avviso , di Panebianco
Il Califfo a Roma? Non è uno scherzo
http://www.corriere.it/editoriali/14_novem...mmentFormAnchor
nonostante il titolo tratta anche di altre cose attinenti alla difesa ( Russia etc ) quindi lo segnalo qui. -
.Un articolo , pessimo a mio avviso , di Panebianco
Il Califfo a Roma? Non è uno scherzo
www.corriere.it/editoriali/14_novem...mmentFormAnchor
nonostante il titolo tratta anche di altre cose attinenti alla difesa ( Russia etc ) quindi lo segnalo qui
Diciamo che si tratta di un editoriale che presta il fianco a qualche obiezione...
Non ultima, quella legata alla citazione delle parole della Ministra della Difesa.
Immaginando che il riferimento sia a quell'intervista (a dir poco grottesca) rilasciata dalla Pinotti stessa appena un paio di giorni fa al quotidiano La Stampa, magari non sarebbe stato del tutto improprio evidenziare l'imbarazzante differenza tra certe parole e certe dichiarazioni (anche ineccepibili) da una parte e la realtà dei fatti dall'altra.. -
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Posso dirmi sostanzialmente d'accordo con Panebianco (nei principi generali, più che nel merito delle argomentazioni specifiche).
C'è una fetta di opinione pubblica che dà la pace nel nostro "giardino" europeo per acquisita. Ricordo un mio post di qualche anno fa in cui inserivo la Russia e la Turchia tra le possibili minacce di cui tenere conto nello stabilire le nostre esigenze in termini di forze armate da oggi ad un futuro non troppo lontano. Con entrambi i Paesi i rapporti erano molto più distesi che in questo momento, era epoca berlusconiana e mi si rispose che eventuali cambiamenti nei rapporti non accadono dall'oggi al domani e ci avrebbero abbondantemente dato il tempo di riarmarci. Nel giro di pochi anni è accaduto di tutto: dalla crisi dell'eurozona alle primavere arabe, all'IS, alla Libia, alla Siria, alla questione ucraina, la questione dei marò.
Credo che i mutamenti siano molto più veloci e imprevedibili di quanto si pensi e continuo a credere che sia difficilissimo per l'opinione pubblica accettare, prima che sia davvero scoppiata una guerra, l'idea di tornare ad incrementare le forze dopo un lungo periodo di disarmo unilaterale, una lunga crisi economica ed una incessante campagna ideologica contro le forze armate. E questo indipendentemente da tutti gli errori di comunicazione e di programmazione che i militari possano compiere e di cui secondo me discutiamo fin troppo. Sarò paranoico, ma per me oggi il vero rischio è di arrivare impreparati ad una guerra che non vogliamo, non quello di avere un pattugliatore troppo armato o troppo veloce.. -
madmikeFD.
User deleted
Contro chi? . -
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beh, il punto "una guerra su larga scala non è possibile da un giorno dall'altro" mantiene sempre la sua validità.
Resta invece la possibilità di azioni belliche diverse da una re-edizione delle due guerre mondiali e qui la fantasia si spreca.
E' chiaro che una colonna dell'ISIS non durerebbe cinque minuti contro una brigata corazzata europea... la domanda è in realtà "perché questo non accade?" La risposta necessariamente coinvolge la politica... forse mai come oggi le armi non sono altro che uno dei possibili strumenti di giochi più vasti. Si richiede elasticità, fantasia e capacità di adattamento. Sono sempre più dell'idea che il modello d'impiego delle nostre FFAA molto difficilmente sarà mai una Kursk o uno Jutland in salsa XXI secolo.
Tuttavia non posso che appoggiare l'articolista quando denuncia lo scollamento dalla realtà dei nostri politici. -
.CITAZIONEa domanda è in realtà "perché questo non accade?"
Perché non abbiamo una brigata corazzata in zona.
La forza militare in questi contesti non è quella che abbiamo in casa ma quella che è possibile / si vuole proiettare in zona.