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.Senza voler minimamente entrare in politica interna, si può dichiarare la propria felicità per aver evitato il bis al ministero Difesa?
Recentemente c’è chi è riuscita a fare anche peggio …. -
.Visto tutte dificili sfide che il nuovo Governo sarà chiamato ad affrontare, per distendere i toni dopo la campagna elettorale e per tendere una mano di collaborazione verso le opposizioni, io proporrei in vista del prossimo halloween di ridare il Ministero della Difesa alla Trenta.
Sono indeciso se sospenderla per un anno o andare direttamente al ban... 🤔
Scherzo.... -
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Francia e Italia hanno già un programma per il SAMP T NG, programma definito e approvato. Credo che l’Italia starà a guardare e vedrà come possiamo entrare nel club mettendo a fattor comune le nostre batterie . -
.Visto tutte dificili sfide che il nuovo Governo sarà chiamato ad affrontare, per distendere i toni dopo la campagna elettorale e per tendere una mano di collaborazione verso le opposizioni, io proporrei in vista del prossimo halloween di ridare il Ministero della Difesa alla Trenta.
Sono indeciso se sospenderla per un anno o andare direttamente al ban... 🤔
Scherzo...
😇. -
BluEmme.
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Senza voler minimamente entrare in politica interna, si può dichiarare la propria felicità per aver evitato il bis al ministero Difesa?
Penso di sì, anzi ne approfitterei per tributare i dovuti onori al Presidente del Senato, seconda carica dello Stato, che, ricordialmolo se e quando necessario, svolgerà anche le funzioni di Capo dello Stato.SPOILER (clicca per visualizzare)A sua volta il nostro beneamato Presidente della Repubblica è un ex ministro della Difesa: evidentemente è un dicastero che porta fortuna e "nobilita"
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.Mediterraneo allargato? Meglio ristretto! - Difesa Online
Il Potere Marittimo di un paese è un concetto globale, creato dall’essere stesso di un paese e dei suoi obiettivi strategici e lo si esercita (e difende) per lo sviluppo e la tutela permanente dei suoi interessi, sia in pace che in guerra, ovunque sia necessario.
Leggi altro su difesaonline.it >. -
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Non mi sembra un articolo aggiornato nè degno di essere commentato. . -
.Mediterraneo allargato? Meglio ristretto! - Difesa Online
Il Potere Marittimo di un paese è un concetto globale, creato dall’essere stesso di un paese e dei suoi obiettivi strategici e lo si esercita (e difende) per lo sviluppo e la tutela permanente dei suoi interessi, sia in pace che in guerra, ovunque sia necessario.
Leggi altro su difesaonline.it >
Oddio non tutto è da buttare dell'articolo. Secondo me sottolinea un'importante verità... non siamo in grado di difendere i nostri interessi nel bacino mediterraneo, figurarsi in uno allargato. Poi se il nuovo governo darà una decisa sterzata nel difendere i ns interessi ben venga.. -
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Sinceramente quello nell' articolo mi sembra un ragionamento sbagliato, anche se concordo nel fatto che evidenzi delle criticità.
Il ragionamento strategico che ha portato al "mediterraneo allargato" è valido ed anzi è ancora più attuale dopo pandemia ed invasione dell'Ukraina dove è diventato lampante,non che prima non si sapesse, che se ci strozzano le linee di comunicazione siamo finiti.
Se ci restringiamo nel Mediterraneo geografico difenderemo con più veemenza i nostri interessi? Faccio molta fatica a vedere il nesso tra geografia e volontà di difendere i nostri interessi/diritti.. -
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Bisogna distinguere nettamente tra il concetto che "non abbiamo i mezzi per controllare il Mediterraneo ristretto ed essere presenti in quello allargato" e quello che "non abbiamo la volontà politica di fare queste cose efficacemente". Nel primo caso non vedo proprio come ritirare qualche centinaio di uomini a Gibuti o nel Sahel e il paio di fregate impegnate regolarmente fuori dal Mare nostrum ci permetterebbe di acquisire una superiorità decisiva all'interno di esso. Se quello in gioco è il secondo aspetto allora è un concetto miope, rinunciatario e infondato. Non è rinunciando al Mediterraneo "allargato" che in quello "ristretto" la politica scoprirà automaticamente virtù eroiche. E d'altra parte se aspettiamo che si realizzi la costellazione politico-culturale ottimale non faremo mai niente. E comunque se tale costellazione si realizzasse dovremmo poi aspettare decenni per mettere in piedi le risorse per renderla produttiva.
La politica segue suoi percorsi influenzati da tanti fattori culturali, sociali, internazionali spesso imprevedibili, come stiamo constatando negli ultimi anni e negli ultimi mesi. Cose prima impensabili si avverano improvvisamente, fenomeni carsici sotterranei di lungo periodo emergono inaspettati, cambio di scenari mondiali offrono occasioni insperate o costringono a scelte decisive. Bisogna farsi trovare pronti per questi momenti e, anzi, influenzarli dimostrando a tutti le capacità che abbiamo o le potenzialità che potremmo esprimere volendolo e partecipare con idee realistiche ma ambiziose e coraggiose all'elaborazione concettuale e culturale del Paese migliore.
Edited by Cap. Harlock - 14/10/2022, 14:42. -
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https://www.trasportoeuropa.it/notizie/aut...ida-dei-camion/
Nuovi modi per attirare giovani ed offrire uno sbocco post-servizio.
Non sarà un bacino enorme ma è sempre qualcosa.. -
BluEmme.
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Le indiscrezioni sulla formazione del nuovo governo convengono su un esponente del partito di maggioranza relativa, politico di lungo corso e di profilo solidamente atlantista.
Un tema però mi incuriosisce, l'ipotesi di istituire un "ministero del mare". Si tratta di una proposta lanciata già nel 2018, con l'idea di riunire competenze oggi divise fra almeno tre diversi ministeri (Infrastrutture e Trasporti; Politiche Agricole; Transizione Ecologica). Una divisione che tra l'altro si riverbera sulla Guardia Costiera (alle dipendenze del primo dei ministeri citati, ma con reparti specializzati alle dipendenze degli altri due). L'istituzione di tale nuovo ministero quindi servirebbe prima di tutto ad accentrare sotto un solo ministero la gestione della Guardia Costiera.
Qui calo la prima domanda: pensate che potrebbe essere utile una riorganizzazione di questo tipo?
Il ministro uscente delle Infrastrutture e dei Trasporti commentò a suo tempo negativamente l'idea, asserendo che la gestione dei porti è troppo strettamente legata a quella degli spazi urbani e delle vie di comunicazione terrestri per essere curata da un ministero ad hoc. Dall'altra parte, penso che ci basti andare su un canale YT come quello di Limes e guardare quante ore di convegni sono stati dedicati al tema specifico del mare per capire che comunque un'attenzione specifica sul tema ci vuole (una soluzione intermedia potrebbe essere di disegnare, nell'ambito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un dipartimento dedicato al mare, ingrandito da uffici presi dai già menzionati ministeri delle Politiche Agricole e della Transizione Ecologica?).
Per il nuovo ipotetico ministero si è parlato poi anche di competenze specifiche in materia di promozione della cantieristica navale (tanto che si è fatto il nome, per questo ipotetico dicastero, del manager De Bono, appena conclusa la sua lunga esperienza in Fincantieri), di ricerca scientifica (oceanografia, biotecnologie "blu") di patrimonio culturale subacqueo (dal ministero della Cultura dipende una Sovrintendenza speciale per il patrimonio culturale subacqueo).
Chiaramente fra tutte le competenze possibili non si possono considerare quelle militari, perché la difesa è integrata e non si può più tornare all'epoca dei ministeri separati per le varie forze armate, ma eventualmente ci sarebbero alcune competenze, della marina che potrebbero essere passate a un ministero "civile" attraverso le Capitanerie di Porto? Penso per esempio a servizi come i fari, il rifornimento idrico delle isole minori, la ricerca idrografica (sempre che l'istituto idrografico della marina non svolga attività di ricerca troppo delicate e di interesse più strategico che ambientale - non sono un esperto in materia).
La seconda domanda è pertanto se secondo voi, in caso di istituzione di un "ministero del mare" si potrebbe pensare di trasferire a quest'ultimo competenze attualmente della Difesa.SPOILER (clicca per visualizzare)Per completezza di informazione, sono andato a vedere casi di paesi nei quali esiste un ministero del genere, per esempio la Corea del Sud (nostro concorrente a livello di cantieristica, ma non so quanto la presenza di un ministero dedicato abbia influito sui grandi progressi dei coreani negli anni), il Canada (dove un ministero del genere esiste da sempre) e, per restare in Europa, la Grecia e il Portogallo. (In molti più paesi, per esempio quelli europei nordici o dell'area indo-malese, sono presenti dei ministeri della pesca... quelli ovviamente non li ho considerati).
Organigramma del ministero canadese
l'organigramma del ministero coreano, che non è invece compreso in un file immagine, può essere visualizzato a questo link www.mof.go.kr/en/page.do?menuIdx=1469 - sembra in ministero piuttosto strutturato
Nei due casi europei presi in considerazione non ho invece trovato l'organigramma. Il ministero greco risulta avere avuto una storia piuttosto tormentata tra accorpamenti e ripristini. Il ministero portoghese ho la sensazione che sia paragonabile ai nostri "senza portafoglio".. -
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Vi è anche l'esempio di quello Francese, più recente.
EDIT: Facendo uan ricerca trovo notizie a proposito, ma poi non l'hanno fatto alla fine? Forse era un intenzione del precedente governo francese che non si è attuata... Come non detto.. -
BluEmme.
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Per quel che sto vedendo in questo istante si tratta di un ministero "senza portafoglio" anche se il ministro dispone di tutti gli assistenti possibili (consigliere giuridico, diplomatico ecc...) e di due sottosegretari, uno per la pesca e l'altro per la nautica da diporto e lo sport.
Molto giovane il ministro tra l'altro, classe 1990.. -
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Si può tornare alla prima Repubblica , mi sembra che ai tempi ci fosse il Ministero della Marina Mercantile, ora certamente lo spettro sarebbe più ampio . .
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