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.QUOTETra l'altro ci sono pochi ambienti al mondo come le steppe russe e ucraine in cui siano possibili epici scontri tra carri in campo aperto, come avvenne, guarda caso, proprio a Kursk.
Altrove i giochi sono molto più complessi, per tutti, droni compresi.
Scontri aperti con centinaia di mezzi corazzati ci sono stati anche in Iraq durante la guerra del golfo. A Kursk il numero di mezzi era sicuramente maggiore ma deriva dalle parti coinvolte e dal tipo di conflitto più che da una presunta esclusività della steppa russa. Qualsiasi pianura si presta alla scontro di grandi unità.
https://history.army.mil/html/bookshelves/...ther%20vehicles.QUOTEIntanto, anche se é OT, inventiamoci qualcosa per la fanteria: nella Prima Guerra Mondiale sapevi che a mettere la testa oltre il parapetto della trincea rischiavi una fucilata; ma nella trincea eri il 99% del tempo al sicuro. A sguazzare nel fango, ma al riparo.
Non so con quale equilibrio nervoso torneranno dalla guerra persone che stanno vivendo, in prima linea, ogni secondo come quello in cui forse un drone ti cancellerà.
Vero ma anche al riparo c'era sempra il rischio che un colpo di artiglierai centrasse la trincea. Poi sicuramente, con i droni il rischio di esser colpiti è esponenzialmente più elevato ma dal I conflitto non si tornava normali anche se fisicamente illesi. Il termine "shell shock" dovrebbe derivare proprio dalla prima guerra mondiale:
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Se non già pubblicato...
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Ultimo video, minuto 0:42, in alto a destra. Quello é lo scafo di un T80 ritirato dal deposito e in revisione. Il video mostra solo carri nuovi fiammanti ma la base di partenza é quella . -
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Semplicemente loro non possono invadere noi e noi non abbiamo intenzione di invadere loro...
È il ragionamento che ci ha portati, sul piano pratico, a trasformare l'Esercito pressoché in un ammortizzatore sociale ritenuto utile unicamente quale puntello delle inefficienze del Sistema.. -
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Semplicemente loro non possono invadere noi e noi non abbiamo intenzione di invadere loro...
È il ragionamento che ci ha portati, sul piano pratico, a trasformare l'Esercito pressoché in un ammortizzatore sociale ritenuto utile unicamente quale puntello delle inefficienze del Sistema.
Concordo ma non vedo grandi possibilità di cambiamento radicale, al netto di doverosi miglioramenti(poi discuteremo come) del nostro esercito.... -
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I cambiamenti radicali saranno imposti dagli schiaffoni che il nostro Paese prenderà, quando volenti o nolenti, nonostante l'art.11 Cost. , i governi di turno pavidi e reticenti, le opposizioni pacifinte e i vincoli del debito pubblico saremo tirati per i capelli in guerra.
Nessuno sano di mente si augura di entrare in una guerra, ma uno Stato dovrebbe sempre prevedere questa eventualità in tempi di crisi e preparare le sue FFAA a simili contingenze.. -
.I cambiamenti radicali saranno imposti dagli schiaffoni che il nostro Paese prenderà, quando volenti o nolenti, nonostante l'art.11 Cost. , i governi di turno pavidi e reticenti, le opposizioni pacifinte e i vincoli del debito pubblico saremo tirati per i capelli in guerra.
Nessuno sano di mente si augura di entrare in una guerra, ma uno Stato dovrebbe sempre prevedere questa eventualità in tempi di crisi e preparare le sue FFAA a simili contingenze.
Aspetto di sapere contro chi e, soprattutto, quali e quanti carri dovremmo schierare; capisco il rammarico ma se la storia sta condannando l'Europa intera alla marginalità/morte demografica, non sarà l'acquisto di qualche carro in più(che pure serve) a cambiarne il corso.... -
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Notizie dalla steppa ...
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Non ce vita (italiana) nel pianeta MGCS...Tante belle parole e iniziative degli "addetti" italiani,con i soliti e immancabili risultati..
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Esprimo una mia valutazione personale.
Ho letto una serie di articoli in questi giorni sul programma MGCS e mi sembra che ci sia ancora molta indecisione sulle sue caratteristiche; in sostanza non c'è una configurazione scelta nè sono state definite le sue caratteristiche principali : composizione dell'equipaggio, scafo, protezione, motore, cannone, ecc sono ancora tutte da valutare.
Il programma è stato avviato anni fa, in un quadro internazionale e industriale completamente diverso da quello post 2022 ma sembra procedere con una tempistica simile.
Mi spiego: fino al 2020 Francia e Germania potevano programmare il sostituto dei loro MBT in un lungo arco di tempo, (s'era arrivati già al 2040 per avere i primi carri operativi) perchè di fatto l'MGCS non era urgente, non c'era nessuna guerra prevedibile, le rispettive forze armate andavano bene così com'erano, piccole e potevano essere ancora più ridotte per risparmiare in vista dell'introduzione del nuovo supercarro europeo, che sarebbe costosissimo.
Dallo scoppio della guerra in Ucraina ci si è resi conto che anche i magnifici MBT occidentali non sono quelle macchine invincibili, subiscono l'usura del fronte e delle battaglie come tutto quello che si impiega sul fronte. Germania e Francia sono corse ai ripari riprendendo la costruzione o l'allestimento dei Leopard2A8 e dei Leclerc XLR. Tutti gli eserciti europei stanno riflettendo sull'inadeguatezza dei numeri di mezzi corazzati in servizio e su come espandere le rispettive forze di terra.
In questo quadro, non c'è molto spazio, tempo o risorse per studiare un nuovo MBT, poichè c'è molta incertezza non solo su come sarà l'Europa tra 10/15 anni, ma anche su cosa potrebbe accadere l'anno prossimo!
Non ci sono tempi e risorse da destinare ad una nuova famiglia di carri armati che potrebbero costare parecchie decine di milioni ciascuno e provocare un ulteriore diminuzione numerica degli eserciti. Anche dal punto di vista dell'esportazione, chi se li potrà permettere?
Il programma MGCS credo porterà allo sviluppo di singole tecnologie ed apparati che serviranno per migliorare il parco carri esistente, piuttosto che dar vita ad un nuovo MBT.
Semplicemente non c'è il tempo e la possibilità di portarlo a termine, a fronte di esigenze molto più gravi ed urgenti.
non credo che bessun Paese europeo si dispererà per essere stato lasciato fuori da questo programma.
Quello che stiamo vedendo non solo in Ucraina ma ormai da diversi anni è che non serve un cannone superiore agli attuali 120mm, ma integrare missili cc, droni e L.M. nell'armamento degli MBT per consentire di scoprire e colpire obiettivi fuori dalla linea di vista e a grandi distanze; altro che armi laser!
Occorre trovare soluzioni per l'autodifesa passiva e possibilmente attiva: nel primo caso un APS in grado di ingaggiare ordigni che arrivano dall'alto, nel secondo distribuire veicoli AA a livello di plotone.
Studi e sperimentazioni recenti hanno dimostrato che un equipaggio di due persone ha difficoltà a mantenere operativo un MBT; funziona in esercitazioni, ma trovo difficile organizzare turni di lavoro di 8/12 ore sul fronte! Inoltre servirebbe una elettronica sofisticata e complessa. Che senso ha complicare le cose?
Si deve cercare di ottimizzare la spesa per le forze terrestri per ottenere un potenziamento anche in termini numerici, eserciti che possono schierare solo un paio di centinaia di MBT non hanno massa per operare a lungo e ripianare le inevitabili perdite.
L'MGCS nel migliore dei casi porterà ad un prototipo di MBT molto complesso e temo anche delicato che rischia di finire come l'MBT70 di USA e Germania.. -
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Procede lentamente:
https://www.armyrecognition.com/defense_ne...y_realized.html
Estratto tradotto:
Pilastro 1 - Piattaforma MGCS con telaio e navigazione automatizzata sotto la guida tedesca.
Pilastro 2 – Cannoni, torrette e munizioni sotto la guida franco-tedesca. Inizialmente verranno sviluppati vari sistemi di cannoni nazionali e un sistema sarà selezionato dopo test comparativi.
Pilastro 3 - Armamento secondario come missili guidati sotto comando francese.
Pilastro 4 - Sistema di comunicazione, comando e impegno come "sistema nervoso digitale" sotto la guida franco-tedesca.
Pilastro 5 – Ambiente di simulazione sotto la guida franco-tedesca.
Pilastro 6 – Sistemi di sensori sotto la guida francese.
Pilastro 7 – Difesa e protezione dei droni sotto la guida tedesca.
Pilastro 8: Supporto, logistica e infrastrutture sotto la guida franco-tedesca.. -
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.Procede lentamente:
www.armyrecognition.com/defense_ne...y_realized.html
Estratto tradotto:
Pilastro 1 - Piattaforma MGCS con telaio e navigazione automatizzata sotto la guida tedesca.
Pilastro 2 – Cannoni, torrette e munizioni sotto la guida franco-tedesca. Inizialmente verranno sviluppati vari sistemi di cannoni nazionali e un sistema sarà selezionato dopo test comparativi.
Pilastro 3 - Armamento secondario come missili guidati sotto comando francese.
Pilastro 4 - Sistema di comunicazione, comando e impegno come "sistema nervoso digitale" sotto la guida franco-tedesca.
Pilastro 5 – Ambiente di simulazione sotto la guida franco-tedesca.
Pilastro 6 – Sistemi di sensori sotto la guida francese.
Pilastro 7 – Difesa e protezione dei droni sotto la guida tedesca.
Pilastro 8: Supporto, logistica e infrastrutture sotto la guida franco-tedesca.
Ma come? La scelda del Leopard 2 non ci avrebbe garantito l'ingresso al MCGS in tappeto rosso? Che sorpresa (sono ovviamente ironico).. -
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Gli MBT servono prima possibile al nostro esercito? mentre l'MGCS vedremo se supererà la fase di prototipo e tra quanti anni.
Non è più una questione solo industriale.. -
.Ma come? La scelda del Leopard 2 non ci avrebbe garantito l'ingresso al MCGS in tappeto rosso? Che sorpresa (sono ovviamente ironico).
Perché abbiamo firmato il contratto per il Leopard 2A8?
Difficile che sia indicato un nostro ingresso e men che meno gli ambiti di competenza prima di tale passo.
Aspetterei a postare le eventuali rimostranze quando si sarà definito il tutto.