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visto che stiamo occupando spazio recentemente parlando di Brindisi, Ancona, Augusta, ecc... tanto vale concentrare la discussione, no?
faccio comunque una domanda: a prescindere dalle quattro classiche (Spezia, Augusta, Taranto, Brindisi), quali sono i porti italiani più attrezzati per sostenere eventualmente unità della MM?. -
Relop.
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CITAZIONERitengo che le due basi maggiori con i relativi aresenali più una base esclusivamente operativa (non arsenale/lavori sulle unità) di Augusta siano il massimo accettabile per una gestione efficiente delle risorse
Se mi spiega il perché secondo lei Augusta dovrebbe essere esclusivamente operativa le sarei grato.. -
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Secondo me a Brindisi potrebbero rimanere tutte le strutture a terra del San Marco mentre le navi potrebbero essere spostate definitivamente a Taranto. La vicinanza tra le due città consentirebbe l'imbarco del San Marco in tempi ragionevolmente brevi. . -
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Perchè abbiamo poche decine di navi e due grandi strutture industriali che debbono essere saturate ed efficienti. Se l'arsenale deve verante "lavorare" sulle navi servono attrezzature, macchinari e competenze che debbono essere moltiplicate per il numero dei siti. Poi i carichi di lavoro ridotti renderanno l'investimento non economico e peggio ancora non permetterà di valorizzare ed accrescere le competenze professionali del personale. Pensiamo anche a quanto si sta investendo per adeguare gli arsenali solo alle normative cogenti in fatto di sicurezza del lavoro. Non mi sembra sostenibile avere arsenali che "revisionino una nave all'anno, non ha nessun senso industriale. A me fa una certa impressione vedere il numero di bacini in muratura e galleggianti di cui dispone MM, probabimente ne abbiamo uno ogni 2 unità.
Sono totalmente contrario alla esternalizzazione selvaggia e ritengo fondamentale, ed anche economicamente conveniente, che MM mantenga al suo interno la manutenzione delle navi. per fare questo lo deve però fare con uana visione industriale e produttiva e quindi di efficienza.
Meno sedi, meno spazio, più attrezzature, più conoscenza, più specializzazione,.... come una qualsiasi industria.. -
madmikeFD.
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[QUOTEA me fa una certa impressione vedere il numero di bacini in muratura e galleggianti di cui dispone MM, probabimente ne abbiamo uno ogni 2 unità.][/QUOTE]
•19 bacini galleggianti: GO 58 (1995. 2.000 t.); GO 55 ÷ 57 (1995-96. 850 t.); GO 52 ÷ 54 (1988-93. 6.000 t.); GO 51 (1971. 2.000 t.); GO 22 - GO 23 (1935. 1.000 t.); GO 20 (1935. 1.600 t.); GO 188 (1920. 600 t.); GO 18A (1920. 800 t.); GO 17 (1917. 500 t.); GO 11 (1920. 2.700 t.); GO 10 (1900. 2.000 t.); GO 8 (1904. 3.800 t.); GO 5 (1893. 100 t.); GO 1 (1942. 1.000 t.).
più quelli in muratura.. -
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Giusto per far capire cosa è oggi la Squadra Navale (escluso quindi il naviglio locale):
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.CITAZIONEA me fa una certa impressione vedere il numero di bacini in muratura e galleggianti di cui dispone MM, probabimente ne abbiamo uno ogni 2 unità.]
•19 bacini galleggianti: GO 58 (1995. 2.000 t.); GO 55 ÷ 57 (1995-96. 850 t.); GO 52 ÷ 54 (1988-93. 6.000 t.); GO 51 (1971. 2.000 t.); GO 22 - GO 23 (1935. 1.000 t.); GO 20 (1935. 1.600 t.); GO 188 (1920. 600 t.); GO 18A (1920. 800 t.); GO 17 (1917. 500 t.); GO 11 (1920. 2.700 t.); GO 10 (1900. 2.000 t.); GO 8 (1904. 3.800 t.); GO 5 (1893. 100 t.); GO 1 (1942. 1.000 t.).
più quelli in muratura.
Non saranno mica tutti operativi?
Avranno dimenticato di radiare i più vecchi!
Spero.
EDIT MOD: Sistemato il quote, Larry
Edited by Larry. - 9/1/2015, 16:43. -
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Per tornare sul carico di lavoro e l'efficienza degli aresenali, provo a fare qualche valutazione spannometrica.
Consideriamo le 91 navi ciate dal Sig. Larry, circa la metà sono navi "grandi e militari a tutti gli effetti. Consideriamo di avere una "manutenzione maggiore" ogni 10 anni dela durata di un anno. ( so già che no è così, probabilmente abbiamo un carennaggio a 7 anni un MLU a 15, poi un nuovo carenaggio)
Ogni anno avremo nei cantieri 4 unità "grandi". Ci sono poi quelle più piccole che richiederanno meno tempo e le altre manutenzioni e riparazioni.
Per esigenze strategiche e per mantenere le navi (il personale) il piu possibile vicino alla base di apparteneza possiamo dividere il lavoro per due, cero non per tre.. -
linux_FD.
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Nell'altro topic ho letto che le future unità anfibie potrebbero essere troppo grandi per il porto di Brindisi e che potrebbero essere effettivamente spostate a Taranto. Avrebbe senso in questo caso spostare il San Marco da Brindisi a Taranto? . -
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Direi di no: i 50 km di strada non sono certo un problema per le operazioni di imbarco né comporta tempistiche diverse rispetto alla sede di Brindisi. . -
linux_FD.
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Direi di no: i 50 km di strada non sono certo un problema per le operazioni di imbarco né comporta tempistiche diverse rispetto alla sede di Brindisi.
Lo spostamento lo intendevo più che altro per "motivi di economia" più che prettamente operativi, ammesso e non concesso, che Taranto disponga delle strutture per accogliere le truppe anfibie (caserme, depositi etc.). Concentrando le attività di Brindisi su Taranto (navi anfibie e truppe anfibie) si potrebbero avere dei risparmi concreti? Con risparmi concreti intendo un reale risparmio e non una riduzione delle spese correnti a fronte di un aumento delle spese per investimenti (necessari per lo spostamento/accorpamento).
Mi sono guardato su Maps il porto di Brindis e ho notato che l'aeroporto e l'annessa base logistica dell'UNO dispone di un proprio molo. Questo molo viene utilizzato anche dalle unità anfibie della marina?
Ho trovato sul sito della difesa questa lista della dei reparti e delle unità della marina, è disponibile una lista complessiva delle basi della marina?. -
Relop.
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Ottime considerazioni sig. Luca64. Ma la Difesa non é un'industria.
Non si portano le navi dove c'é l'industria. Casomai - se si potesse - si dovrebbe portare l'industria dove servono le navi.
Secondo me i ragionamenti da Amministratore Delegato collidono e stridono con le esigenze reali dello strumento navale.
Oltretutto la caduta del Muro di Berlino ed il termine del pericolo sovietico hanno cambiato le esigenze della Difesa, spostando l'attenzione verso il Sud e nel Mediterraneo. Ciò ha comportato una notevole perdita di importanza della base spezzina (nonostante il GRUPNAV1) a favore di quella di Taranto e di Augusta. Circostanze queste che sono sotto gli occhi anche dei non addetti ai lavori ... -
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Partiamo da un presupposto.
Oggi abbiamo l'intera Brigata Marina dislocata a Brindisi e, ovviamente, si sfrutta la Stazione Navale per ospitare le LPD.
In termini "pratici" tra l'uscita dalla Caserma ed il materiale imbarco sulle LPD è legata unicamente alle strette tempistiche richieste e non ai tempi di percorrenza.
A ciò si aggiunga l'ovvietà delle LPD che possono salpare, percorrere poche miglia, ed addestrare il personale del San Marco alle operazioni di sbarco.
Ora, spostare le LPD a Taranto avrebbe un senso logico se si sposta anche la Brigata Marina a Taranto diversamente non si possono sfruttare le sinergie oggi esistente e, per come la vedo, allo stato attuale ciò è impossibile.
Poi, nei fatti una o due LPD sono a Brindisi, il Garibaldi sempre a Taranto ... il gioco ne vale la candela?
Per me, no.
Semmai, l'avevo scritto qualche giorno fa, sarebbe da valutare di sfruttare meglio Brindisi dislocandovi qualche Pattugliatore (per esempio l'Orione ed il Sirio).. -
.CITAZIONE.......... ammesso e non concesso, che Taranto disponga delle strutture per accogliere le truppe anfibie (caserme, depositi etc.).......
Credo che non sarebbe possibile per mancanza almeno delle strutture dove ospitare il personale.
Un po' di tempo indietro il Sig. SanGria aveva spiegato che proprio la carenza di alloggi imponeva al personale, non ricordo se di tutte le navi o solo di alcune, di permanere a bordo della nave anche quando questa era ormeggiata in porto.. -
Relop.
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Secondo me le nuove LHD non ci andranno a Brindisi .. andranno a Taranto .. la Brigata San Marco rimarrà acquartierata a Brindisi, distante circa 50 km, non sarà una tragedia .. a Brindisi non servono pattugliatori .. .
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