Strategia nucleare

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    Non so da dove vengano i sei SSBN di cui parla l'articolo. A me risultano (a parte il Xia) tre battelli in servizio e uno in allestimento, e nessuna altra fonte ne riporta di più.

    Comunque, gli SSBN della PLAN non solo non conducono missioni a rotazione (come quelli americani, inglesi, francesi e russi) ma sono disarmati, nel senso che i missili non sono presenti a bordo. Questo dipende forse dalle loro limitate caratteristiche, ma anche e sopratutto dalle particolari dottrine cinesi per il deterrente nucleare, dottrine che non prevedono lo stoccaggio e men che meno lo spiegamento di armi nucleari se non in presenza di una gravissima crisi. Quando possibile, le testate nucleari sono immagazinate separatamente dalle armi destinate a portarle, e quando questo non è possibile o pratico (come sembra sia il caso con i SLBM) le armi non vengono assegnate ai reparti.

    L'anno scorso, un rapporto ufficiale dell' US Navy al Congresso suggeriva la "possibilità" che i Cinesi cominciassero a caricare i missili sui loro SSBN "entro la fine dell'anno". Però non se ne è saputo più nulla.
     
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  2. von seeckt
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    CITAZIONE (Ebonsi @ 19/1/2015, 18:42) 
    Non so da dove vengano i sei SSBN di cui parla l'articolo. A me risultano (a parte il Xia) tre battelli in servizio e uno in allestimento, e nessuna altra fonte ne riporta di più.

    Comunque, gli SSBN della PLAN non solo non conducono missioni a rotazione (come quelli americani, inglesi, francesi e russi) ma sono disarmati, nel senso che i missili non sono presenti a bordo. Questo dipende forse dalle loro limitate caratteristiche, ma anche e sopratutto dalle particolari dottrine cinesi per il deterrente nucleare, dottrine che non prevedono lo stoccaggio e men che meno lo spiegamento di armi nucleari se non in presenza di una gravissima crisi. Quando possibile, le testate nucleari sono immagazinate separatamente dalle armi destinate a portarle, e quando questo non è possibile o pratico (come sembra sia il caso con i SLBM) le armi non vengono assegnate ai reparti.

    L'anno scorso, un rapporto ufficiale dell' US Navy al Congresso suggeriva la "possibilità" che i Cinesi cominciassero a caricare i missili sui loro SSBN "entro la fine dell'anno". Però non se ne è saputo più nulla.

    Interessantissimo... E con gli ICBM come fanno? Non credo proprio che tale politica sia applicabile, in quel caso...
    Circa la consistenza del loro arsenale ICBM, si sa qualcosa? Io sono rimasto a un pugno di vettori...
     
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    Non ha praticamente senso come politica. Un SSBN serve come second strike, se non imbarca i missili questi verranno inceneriti molto prima che si faccia a tempo ad imbarcarli a bordo.
    Secondo me sono ancora alla fase esperienze tecnologiche: sanno di non avere una tecnologia in grado di garantire un vero second strike e allora piuttosto che irritare inutilmente americani e vicini di casa fanno girare gli SSBN disarmati.
     
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    E con gli ICBM come fanno? Non credo proprio che tale politica sia applicabile, in quel caso...
    Circa la consistenza del loro arsenale ICBM, si sa qualcosa? Io sono rimasto a un pugno di vettori...

    Con gli ICBM è lo stesso: le testate nucleari sono, in condizioni politiche normali, tenute separate dai missili. A scanso equivoci, guardate che questa non è una bizzarra idea mia personale, ma proprio una caratteristica ben nota del deterrente nucleare cinese, riportata un po' dovunque. Alla base della faccenda c'è la convinzione dottrinaria che il deterrente nucleare funzioni indipendentemente dalle dimensioni dell'arsenale disponibile e dal suo grado di approntamento: basta che esista, e che la sua esistenza sia nota. Per questo, la Cina ha adottato una filosofia di deterrente "dal debole al forte" (un po' come quella tradizionale francese), basato sul potenziale minimo sufficiente (una cinquantina di missili, 200-300 testate) per causare danni gravissimi al nemico. Inoltre, la Cina è l'unica potenza nucleare ad aver dichiarato una politica nucleare che non solo comprende il "no first use" (la Cina userà armi nucleari solo se attaccata con armi nucleari), ma anche l'impegno esplicito a non usare in nessun caso armi nucleari contro un paese che non ne dispone.

    Come ovvio, questa linee politico/strategiche hanno un senso solo in quanto la Cina ritiene di essere di fatto invulnerabile sul piano di un conflitto convenzionale.
     
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    CITAZIONE (Ebonsi @ 20/1/2015, 10:43) 
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    E con gli ICBM come fanno? Non credo proprio che tale politica sia applicabile, in quel caso...
    Circa la consistenza del loro arsenale ICBM, si sa qualcosa? Io sono rimasto a un pugno di vettori...

    Con gli ICBM è lo stesso: le testate nucleari sono, in condizioni politiche normali, tenute separate dai missili. A scanso equivoci, guardate che questa non è una bizzarra idea mia personale, ma proprio una caratteristica ben nota del deterrente nucleare cinese, riportata un po' dovunque. Alla base della faccenda c'è la convinzione dottrinaria che il deterrente nucleare funzioni indipendentemente dalle dimensioni dell'arsenale disponibile e dal suo grado di approntamento: basta che esista, e che la sua esistenza sia nota. Per questo, la Cina ha adottato una filosofia di deterrente "dal debole al forte" (un po' come quella tradizionale francese), basato sul potenziale minimo sufficiente (una cinquantina di missili, 200-300 testate) per causare danni gravissimi al nemico. Inoltre, la Cina è l'unica potenza nucleare ad aver dichiarato una politica nucleare che non solo comprende il "no first use" (la Cina userà armi nucleari solo se attaccata con armi nucleari), ma anche l'impegno esplicito a non usare in nessun caso armi nucleari contro un paese che non ne dispone.

    Come ovvio, questa linee politico/strategiche hanno un senso solo in quanto la Cina ritiene di essere di fatto invulnerabile sul piano di un conflitto convenzionale.

    ...e come gli è nata questa "dottrina"? Da decenni di MAD tra usa e urss-russia non hanno dedotto che la pistola col cane armato è meglio di quella...nel cassetto?

    Per non parlare della facilità di decapitazione di una struttura del genere... :unsure:
     
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    Il motivo principale è che 1) USA e Russia avevano e hanno un confine (delle proprie zone d'influenza) su cui poteva scoppiare una guerra e, 2) , l'atteggiamento offensivo era tenuto principalmente dalla parte con le forze armate convenzionali più forti (l'URSS ieri e gli USA oggi).

    Quindi il deterrente nucleare serviva innanzitutto alla parte più debole (USA ieri e Russia oggi) per scongiurare ogni attacco. Ovviamente l'altra parte doveva costruirsi pure lei il suo deterrente per pareggiare nel campo nucleare l'avversario.

    La Cina invece è di gran lunga lo stato con le maggiori forze convenzionali nella regione ma non ha un atteggiamento offensivo, militarmente parlando. Per cui buona parte della deterrenza è fatta dalle sue forze convenzionali. Quanto alle armi nucleari, ne basta che ne sopravvivano una manciata: provi a ragionare se anche qualcuno facesse un first strike contro la Cina non potrebbe conquistarla. I guadagni sono quindi limitati. Per togliere ogni possibilità di attacco nucleare quindi il danno che la Cina deve poter infliggere basta che sia limitato (poche città).
     
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    illuminante, grazie. Cosa consiglia per studiare un po? qualche libro? qualche sito oltre il nostro forum?
     
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    :asd: mi sono studiato così tanta teoria dei giochi (game theory) che tutto quello che faccio è provare ad applicarla alla strategia nucleare (e in effetti questa fu una delle primissime applicazioni pratiche della game theory). Non ho mai letto un testo specifico di strategia nucleare però wikipedia in inglese ha alcune pagine fatte bene.
     
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    Si ma la teoria cinese rischia di essere invalidata dai missili anti icbm , e dai 747 ABL usa .
     
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    Giustissimo Sig Blade Runner.

    C'è solo da sperare che la superiorità russa nella missilistica compensi la superiorità americana negli anti-missili. Anche perchè gli antimissili devono funzionare al 100% per annullare il MAD, mentre i missili russi basta che funzionino all'1% nei confronti dello scudo antimissile americano. O, più precisamente, gli antimissili annullano il MAD solo se non esiste alcuna incertezza sulla loro capacità di svolgere la missione. Al contrario i russi, che sono quelli che risponderebbero con un second strike, basta che solo una manciata di loro missili passi.

    Ah Sig Filippo: di strategia nucleare non ho letto nulla però c'è un bel libro che tratta abbondantemente l'argomento nel quadro più ampio delle relazioni internazionali. Kenneth Waltz - Teoria della politica internazionale: www.amazon.it/Teoria-della-politica...+internazionale
    Non è un libro facile però merita di essere letto. Waltz sta alla teoria delle relazioni internazionali come Keynes sta all'economia o Nash alla teoria dei giochi per intenderci.
     
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    CITAZIONE (blade_runnerFD @ 20/1/2015, 13:22) 
    Si ma la teoria cinese rischia di essere invalidata dai missili anti icbm , e dai 747 ABL usa .

    L'abl non può essere considerato parte di uno strumento ABM credibile, si calcolava che per abbattere un irbm lanciato dall'Iran, l'abl doveva essere nei confini stessi dell'Iran...
     
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    CITAZIONE (blade_runnerFD @ 20/1/2015, 13:22) 
    Si ma la teoria cinese rischia di essere invalidata dai missili anti icbm , e dai 747 ABL usa .

    Il programma 747 ABL è stato da lungo tempo terminato. Non ci sarà nessun ABL volante, e il singolo prototipo se non sbaglio è già parcheggiato nel cimitero degli elefanti a Davis Monthan. Quanto ai missili anti ICBM, quand'anche funzionassero al 100%, il loro numero (una quarantina di missili GMD basati in Alaska) è troppo basso per contrastare l'uso di missili balistici da parte di potenze maggiori, mentre THAAD e SM-3 sono limitati nelle capacità d'ingaggio e nel tipo di missile che contrastano.

    Edited by Liger30 - 20/1/2015, 14:40
     
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    Siamo ampiamente OT, ma comunque: Il programma 747 ABL è stato abbandonato da tempo.

    PS: Mi scuso per i doppione.

    PPS: Comunque no, le cose non funzionano così. Non è affatto vero che le difese ABM debbano funzionare al 100% per annullare il MAD (= per minare la credibilità del deterrente nucleare avversario), basta molto meno. Se mi dite dove, possiamo discuterne.
     
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    PPS: Comunque no, le cose non funzionano così. Non è affatto vero che le difese ABM debbano funzionare al 100% per annullare il MAD (= per minare la credibilità del deterrente nucleare avversario), basta molto meno. Se mi dite dove, possiamo discuterne.

    Cosa intende Sig Ebonsi? Per minare la credibilità nel senso di abbandonare la parità nucleare è un conto (da un MAD come USA-Russia ad una deterrenza stile francese per intenderci).

    Per rendere possibile una guerra nucleare preventiva però l'ABM deve funzionare al 100% di un numero compreso tra:
    - la totalità delle forze nucleare avversarie
    - la totalità delle forze nucleari avversarie in grado di essere usate dopo che un first strike è stato rilevato ma prima che tale first strike abbia colpito sommata alla totalità delle forze nucleari avversarie in grado di sopravvivere ad un first strike.
    Siccome su quest'ultima quantità c'è molta incertezza (quanti lanciatori mobili riusciranno a sopravvivere? Quanto buona è la capacità di early warning e la prontezza operativa delle forze nucleari nemiche?) e siccome c'è una forte avversione al rischio quando parliamo di sacrificare una città per potersi permettere una guerra nucleare preventiva, se non proprio il 100% della totalità delle forze nucleari avversarie comunque ci andiamo vicini.
     
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    Sposto qua i messaggi nati nella discussione sui sottomarini.
     
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