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Storia medioevale fino agli inizi del Rinascimento . -
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Per convenzione il Medioevo viene fatto terminare nell'anno 1492 d.c.. -
Comneno.
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Beh io valuterei la questione con un minimo di elasticità. Da un punto di vista militare, tra gli eserciti del 1490 e quelli del 1510 non ci sono molte differenze. Volendo parlare della battaglia di Agnadello o dell'epopea di Giovanni dalle Bande nere, credo che ne parleremmo in questa sede... . -
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Dal punto di vista militare si potrebbe dire che passiamo all'epoca moderna quando i cannoni incominciano ad avere un qualche uso concreto e di impatto significativo sul campo di battaglia? . -
.QUOTEDal punto di vista militare si potrebbe dire che passiamo all'epoca moderna quando i cannoni incominciano ad avere un qualche uso concreto e di impatto significativo sul campo di battaglia?
Si potrebbe sí, ma allora bisogna aspettare la Guerra del Trent'Anni e Gustavo Adolfo di Svezia -diciamo 1630-1632.. -
von seeckt.
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Ah, i mitici cannoni di cuoio... . -
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E il Duca d'Este che ordinò di sparare su amici e nemici? . -
Comneno.
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Dal punto di vista militare si potrebbe dire che passiamo all'epoca moderna quando i cannoni incominciano ad avere un qualche uso concreto e di impatto significativo sul campo di battaglia?
Può essere una chiave interpretativa, però in questo caso è difficile trovare un momento preciso. Sicuramente grandi innovazioni avvennero durante la Guerra dei Cent'anni ed la battaglia conclusiva di questo conflitto (1453) fu combattuta da due eserciti nazionali dotati di artiglieria. (Tra l'altro il 1453, essendo pure l'anno della caduta di Costantinopoli in mano ai turchi - che usarono proprio i cannoni per distruggere ampi tratti delle mura che rendevano la città imprendibile - può essere considerata una data molto significativa).
All'epoca però l'artiglieria era un concetto d'avanguardia, ed fuori da questi casi le battaglie continuarono ad essere condotte da cavalieri e fanti mercenari come i picchieri svizzeri.
Il trionfo definitivo delle "armi da fuoco" si verificò a Pavia nel 1525, quando i picchieri e la cavalleria pesante furono sconfitti non tanto dall'artiglieria quanto dai tercios, formazioni di fanti armati non solo di armi bianche ma anche di armi da fuoco.
Direi quindi che c'è un periodo di transizione piuttosto lungo (ca 1453-1525). Il sottotitolo del topic "medioevo ed inizio del rinascimento" mi faceva pensare proprio a quelli, ossia a queste tre cose in combinazione:
- artiglieria come arma irrinunciabile;
- distribuzione delle armi da fuoco ai fanti;
- cavalleria pesante che si dimostra definitivamente inadeguata.. -
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volendo generalizzare potremmo fissare NOI a fini interni alcuni "eventi" di storia militare che rappresentino un "turning point" dell' arte militare...
In questo senso, ad esempio, il passaggio antico-medioevale è più segnato da Adrianopoli che dalla caduta di Romolo Augustolo... eccetera...
che ne dite?. -
.Beh io valuterei la questione con un minimo di elasticità. Da un punto di vista militare, tra gli eserciti del 1490 e quelli del 1510 non ci sono molte differenze. Volendo parlare della battaglia di Agnadello o dell'epopea di Giovanni dalle Bande nere, credo che ne parleremmo in questa sede...
La mia non voleva essere una pignoleria, volevo semplicemente riferire come mi fu insegnata la divisione delle epoche storiche.
Chiedo scusa se qualcuno abbia frainteso.. -
Comneno.
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Ma no no, ci mancherebbe sig. Vet. E' stata una osservazione che ci ha spinto a riflettere su un punto importante: quando, dal punto di vista "militare" si può parlare di passaggio dal Medioevo all'Età moderna? Dall'era dei cavalieri e delle armature a quella delle armi da fuoco? . -
.QUOTEcavalleria pesante che si dimostra definitivamente inadeguata.
Sarei molto più attento a usare l'avverbio, "definitivamente". Tra le importanti innovazioni nell'arte operativa introdotte da Gustavo Adolfo, subito dopo l'artiglieria campale mobile (Pavia può essere considerata significativa solo per quanto riguarda le armi da fuoco in senso lato, non certo le artiglierie - esiste una certa confusione negli studi a questo proposito, dovuta essenzialmente al fatto che il termine inglese "gun" copre dagli archibugi agli obici), figura appunto la riscoperta delle possibilità offerte dalle cariche della cavalleria pesante, che sembrava (e non era) resa inutile dalle formazioni di picchieri. Pressochè tutte le vittorie svedesi nella guerra del trent'anni furono ottenute appunto con questa combinazione: artiglieria campale mobile per battere le fanterie nemiche, e non appena queste iniziavano a scompaginarsi, cariche di cavalleria pesante.. -
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Ora che c'è una sezione specifica del medioevo riporto tre video che sono utili per dare una infarinata di mentalità bassomedievale. Si tratta di conferenze di Alessandro Barbero, storico specializzato appunto in medioevo che mi piace molto per il modo in cui racconta le cose a prescindere dalle opinioni che ha. Mi piace meno quando si avventura nell'antichità o nel risorgimento, ma è un altro discorso.
I video sono un ciclo di tre conferenze, ognuna riguarda un personaggio dell'epoca: fra Salimbene da Parma (1221-1288), il mercante Dino Compagni di Firenze (1255-1324) e il cavaliere Jean de Joinville (1224-1317). Si parla di vita comune, religione, politica e guerra come la percepivano personaggi che pure se abbastanza importanti (avevano posizioni di qualche rilievo e poi saper scrivere all'epoca era da pochi), non erano certo quelli che facevano la storia. Per la guerra in particolare Dino Compagni si concentra su Campaldino e de Joinville sulla settima crociata cui partecipò.
Molto godibili per chi è interessato. Non serve neanche guardare il video, basta ascoltare
Salimbene da Parma
Video
Dino Compagni
Video
Jean de Joinville
Video. -
.Il trionfo definitivo delle "armi da fuoco" si verificò a Pavia nel 1525, quando i picchieri e la cavalleria pesante furono sconfitti non tanto dall'artiglieria quanto dai tercios, formazioni di fanti armati non solo di armi bianche ma anche di armi da fuoco.
Sono d'accordo con la sua osservazione.
Le tattiche "ad armi combinate" della fanteria spagnola segnano la nascita della guerra moderna.
Un solo, microscopico appunto: se non ricordo male, il termine "tercio" inizia ad esser impiegato qualche anno dopo Pavia (1536, mi pare).
Un saluto.
TS. -
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Oserei dire che De Barbero sia in errore, a proposuto del Sire de Joinville: il suo testo, "Vita di San Luigi" non è un "libro" scritto dal de Joinville per scrivere un libro, ma piuttosto (e molto più logicamente, dati i tempi) la trascrizione della testimonianza da lui resa al processo di santificazione del Re. Il libretto è pressochè introvabile (io sono riuscito a trovarlo in un mercatino dell'usato), ma è davvero interessante. Non ho avuto la pazienza di sciropparmi tutta la conferenza di de Barbero, e quindi non so se abbia illustrato il punto in cui de Joinville spiega come, secondo Luigi IX, si dovesse discutere con ebrei ed eretici: "dandogli di spada in mezzo al corpo"... .