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Su YouTube è possibile vedere questo bel documentario di Discovery Channel sull assedio della base Usa di Khe Sanh da parte dei nord vietnamiti
Lo sforzo Usa per impedire la caduta della base fu enorme , intervennero massicciamente anche i i B-52 ma curiosamente finito l assedio gli Usa abbandonarono la base
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Non direi visto lo sforzo fatto, imho, si sono resi conto che gli era "andata bene" ma in un ulteriore attacco non avrebbero potuto tenere la posizione. . -
.Non direi visto lo sforzo fatto, imho, si sono resi conto che gli era "andata bene" ma in un ulteriore attacco non avrebbero potuto tenere la posizione.
Il problema che la base era essenziale se gli Usa volevano realmente bloccare il Sentiero di Ho Chi Minh
KHe Sanh si trovava proprio al confine tra i 2 Vietnam e vicino al confine con il Laos , in pratica un punto ideale dove manovrare per iniziare un offensiva verso il Laos con lo scopo di chiudere il Sentiero di Ho Chi Minh .
Abbandonare la base fu il segno di come fosse stupida la strategia americana in Vietnam .
Da notare che la base fu rioccupata brevemente dagli americani per supportare un incursione dell esercito Sud vietnamita proprio nel Laos per bloccare , almeno temporaneamente il Sentiero di Ho Chi Minh. -
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In Laos gli non hanno mai operato ufficialmente. Un'offensiva di terra significava invadere un paese fuori (in teoria) dal conflitto. Politicamente inaccettabile. Come politicamente inaccettabile era invadere il Vietnam del nord. Altrimenti lo avrebbero fatto. Ma avrebbero provocato l'intervento diretto della cina e forse dell'Urss. Come nella guerra di Corea . -
.In Laos gli non hanno mai operato ufficialmente. Un'offensiva di terra significava invadere un paese fuori (in teoria) dal conflitto. Politicamente inaccettabile.
In Laos passava la linea di Ho Chi Minh e vi erano stanziate grosse forze militari nord vietnamite , come si vide chiaramente nel 1971 quando i sud vietnamiti tentarono un incursione nel Laos proprio per bloccare il sentiero di Ho Chi Minh
Il tutto fini' in un disastro , le migliori unita' sud vietnamite vennero decimate e costrette alla fuga , centinaia di elicotteri Usa che appoggiavano l operazione vennero abbattuti o danneggiati .
In realta' il Laos giocava un ruolo essenziale nel conflitto , come la Cambogia del resto .
Farla finita con la bufala del Laos neutrale sarebbe stato facile da dimostrare ed utile per poter operare nel Paese .. -
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Il punto è se gli USA con meno remore ma a parità di forze impiegate avrebbero potuto vincere il conflitto.
Mi permetto di aver dubbi in proposito.. -
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Per fare finire la bufala del Laos neutrale sarebbe stato necessario invaderlo con truppe usa.
Cosa che evidentemente politicamente non opportuno. Sarebbe servita una richiesta di aiuto da parte del governo laotiano.. -
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E poi le truppe e le forze aeree per tenerlo... . -
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Westmoreland sosteneva che era possibile vincere il conflitto in Vietnam, e secondo lui a un certo punto erano vicini alla vittoria ma è stata l'opinione pubblica americana, completamente contraria alla guerra a contribuire alla disfatta americana, esercitando notevole pressione sulle autorità civili e militari statunitensi e spingendoli a ritirarsi dalla penisola indocinese.
Edited by Ausonia - 3/10/2019, 14:18. -
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Quando sarebbero stati vicini alla Vittoria?
Dopo un decennio di escalation senza fine ho dei dubbi.
Certo se gli USA avessero decuplicato le truppe on site e avessero avuto mano libera a distruggere popolazione e luoghi, come avvenne con il Giappone venticinque anni prima avrebbero vinto... salvo se poi si trovavano contro milioni di soldati cinesi...
Il mondo è ben sopravvissuto alla caduta di Saigon. Forse è andata bene così. Ancora meglio se gli Ami si ritiravano un po' di anni prima capita l'antifona.
Edited by pilotadelladomenica - 3/10/2019, 14:51. -
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Forse prima dell'Offensiva del Tet . -
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Premetto che ho studiato altri conflitti più che il Vietnam; io sono nato nel 1963, parliamo di una vicenda che è troppo recente perchè possa considerarla come storia, ma troppo antica perchè possa davvero sentirla parte della mia vita. Ricordo benissimo gli elicotteri sul tetto dell'ambasciata USA nel 1975, ormai ero un dodicenne. Però negli anni sessanta di certo non riconoscevo un MIG da un F-105. Così, continuo a vivere con distacco la vicenda, troppo giovane per sentirla mia, troppo anziano per ritenerla storia.
Ciò premesso, a scusa preventiva se fossi in procinto di scrivere una bestialità, per una volta il signor Ebonsi ha sia ragione che torto.
Sicuramente non fu un conflitto simmetrico, classico, tra Nord e Sud Vietnam, se non in parte verso la fine. Ma altrettanto chiaramente non fu solo un fenomeno d'insurgenza o guerriglia al sud. Troppo ampia la scala delle forze in campo,troppo evidente il rilievo internazionale di una guerriglia che operava al sud ed aveva altrove i propri santuari. Troppo evidente che i guerriglieri vietcong non erano, spesso, che militari del nord.
Anche se la divisione geopolitica tra Nord e Sud Vietnam era ed è più nelle nostre menti occidentali che in quelle vietnamite.
Gli USA sbagliarono drasticamente approccio, non riuscirono mai a svuotare l'acqua in cui nuotava il pesce.
Se i vietcong occupano un villaggio e tu lo liberi spianandolo con napalm e B-52, non meravigliarti della molto tiepida riconoscenza dei liberati.
Il conflitto andava vinto sul territorio del nord e degli Stati limitrofi. Non occupandoli, sarebbe finito in una riedizione della Corea. Ma letteralmente, mettendoli a piatto. Il che avrebbe creato due problemi: uno enorme, politico, interno come estero. Ed uno operativo: rispedire nel Medioevo Londra è facilissimo, tagli le telecomunicazioni,l'erogazione di energia e la distribuzione dell'acqua. Ma come rimandi nel Medioevo chi ancora lo vive nel suo villaggio indocinese?
Per assurdo oggi gli USA vincerebbeo in fretta dieci conflitti del Vietnam,troppo facile fare pagare ai suoi abitanti attuali un prezzo altissimo in termini di qualità di vita.
Ma all'epoca?
Servivano più forze e più volontà politica. Radere al suolo le strutture strategiche avrebbe degradato lo sforzo bellico vietcong, ma non lo avrebbe estinto.
Alla fine, sarebbero stati boots on ground al Nord, ed una Corea 2.
E non c'era per nulla la volontà di giungervi.
Però, mai iniziare un conflitto che non si sia disposti a trascinare ai suoi estremi, von Clausewitz docet. E mai accettare scenari di combattimenti nei quali la superiorità militare sia impacciata o negata; e quì, Varo docet.
Dulcis in fundo: gli approcci incrementali piacciono ai politici, ma dovrebbero provocare l'orticaria ai militari.. -
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Io poco più vecchio ho cominciato ad appassionarmi ad aerei e cose militari prima della caduta di Saigon.
"Colpa" di un compagno di scuola media che aveva preso il virus prima di me.
Ricordo i telegiornali RAI che accompagnarono la caduta del Sud, da Da Nang fino a Saigon. Penso che un f105 lo sapessi già distinguere da un Mig, grazie anche ad un preziosissimo libretto che comprai usato in quell'anno, Military Aircraft of the World della Ian Allan. L'ho ripreso ora dallo scaffale, la sovracopertina ancora sopravvive con un prototipo del Tomcat. E la pagina 111 è dedicata al possente F-105 Thunderchief. Ma nel 1975 ne sopravvivevano pochi, quasi tutti persi sul Vietnam.
Stavano arrivando i primi F-15, e con loro una nuova era di vittorie che si sarebbe probabilmente conclusa in Irak.
Ma la guerra in Vietnam non si poteva vincere senza rischiare la catastrofe...e non ne valeva la pena.. -
.Il capitano-cantautore ed il generale che evitarono la terza guerra mondiale - Difesa Online
Potrebbe sembrare una barzelletta della serie: “ci sono due inglesi, un americano, uno spagnolo, tre russi, ecc...” ma gli eventi che accaddero il 12 giugno 1999 all'aeroporto “Slatina” di Pristina avrebbero potuto prendere una piega decisamente peggiore se non fosse stato per la granitica determinazione di un capitano e di un generale di non obbedire a un ordine che avrebbe potuto dare il via ad una spirale di azioni e reazioni che avrebbero potuto diventare, nel peggiore dei casi, assai difficilmente controllabili.
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Interessante... ne avevo un vago ricordo ma in questi 20 anni non se ne è parlato...questo retrodata al 1999 e all'era Eltsin la tendenza dell'establishment USA post guerra fredda a giocare con la terza guerra mondiale.
Edited by pilotadelladomenica - 3/10/2019, 16:54.
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