Pesce D'Aprile 2016

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    Questo approfondimento veicola informazioni di “prima mano” provenienti da documenti di Fincantieri relativi ai nuovi mezzi subacquei in progettazione di concerto con gli organi tecnici della Marina Militare. Corre obbligo tuttavia precisare che le caratteristiche di progetto qui riportate potrebbero variare in corso d'opera, ma che sono in massima parte definite e quindi saranno quelle presenti nei battelli allestiti.

    Il programma, che secondo il Project Manager ing. Francesco Alalonga sarà portato all'attenzione dell'autorità politica nei prossimi mesi dopo il passaggio di consegne ai vertici della Marina Militare, prevederebbe la costruzione iniziale di 4 sommergibili interamente con tecnologie italiane terminando così il rapporto con le industrie tedesche che aveva visto dar luce agli U-212A.

    I SOMMERGIBILI

    La Piattaforma
    Il progetto Aguglia (nome che francamente speriamo venga cambiato al più presto) è incentrato su battelli convenzionali di dimensioni discretamente superiori a quelli attualmente in costruzione: il dislocamento, infatti, sarebbe superiore alle 4.000 t con battelli lunghi circa 90 m, larghi 9 m e con un pescaggio (quando in emersione) di poco superiore ai 6, 5 m.
    Lo scafo verrà realizzato in materiale amagnetico con forme palesemente derivate dall'esperienza acquisita con i Todaro ma con notevole riduzione della segnatura acustica grazie ad un nuovo tipo di materiale anecoide sviluppato da Finmeccanica.
    La propulsione AIP, basata sull'impiego delle celle a combustibile fornite dalla WASS (nelle quali idrogeno e ossigeno stoccati in forma solida vengono fatti reagire per produrre energia elettrica indipendentemente dall'aria), garantirà un'autonomia in immersione "superiore alle 6 settimane continuative a tutte le andature previste da un profilo di missione tipico". L'elica a scimitarra ad 8 pale verrà mossa da un innovativo sistema composto da due motori elettrici coassiali con l'albero che funzioneranno indipendentemente l'uno da l'altro in modo da poterne usare solo uno per le velocità di pattugliamento ed entrambi per gli spunti di velocità.



    Il Sistema di Combattimento
    I battelli "Aguglia" saranno progettati per affrontare sia unità subacquee, che di superficie e saranno in grado di sbarcare sotto costa reparti d'incursori e ricognitori della Brigata Marina San Marco attraverso una camera di compensazione dimensionata per accogliere fino a 6 operatori e moduli per il trasporto di veicoli subacquei e UUV.
    Per quanto riguarda la parte idrofonica saranno dotati di un sonar sferico attivo/passivo, di un sonar passivo a bassa frequenza filabile, di un sonar passivo a bassa-media frequenza a scafo conforme e di un sonar di ricerca anti-mine ad alta frequenza, tutti in progettazione da parte della WASS.
    I due periscopi di tipo optronico non penetrante, con telemetria laser e visori diurni/notturni IR e ad intensificazione di luce in risoluzione 4k, saranno forniti dalla Calzoni, così come le antenne per le comunicazioni radio, satellitari, sia voce che dati.
    La Divisione elettronica per la difesa di Finmeccanica fornirà invece il sistema di comando e controllo Su.Ro. su cui non sono forniti dettagli significativi se non che sarà composta da 8 consolle multifunzione che integreranno sia la gestione dei sensori che dei sistemi d'arma subacquei e quelli a cambiamento d'ambiente. Inoltre sarà fornito anche il sistema di controllo della piattaforma con postazione dedicate per timoniere ed ufficiale all'assetto.

    Armamento
    La parte più "succosa" riguarda sicuramente l'armamento: oltre a 8 tubi lanciasiluri ed una dotazione di 24 armi tra NSP (Nuovo Siluro Pesante) e mine Murena infatti saranno presenti 2 lanciatori verticali circolari a 4 celle ciascuno per il nuovo missile Teseo Mk2/E, in versione a cambiamento d'ambiente.
    La documentazione in nostro possesso fa finalmente un po' di chiarezza su quest'arma che, più che un'evoluzione del Teseo Mk2/A sembra essere totalmente nuova. La nuova motorizzazione, col motore Microturbo TR50 permetterà un aumento della gittata a distanze definite "superiori i 500 km a velocità altamente transoniche", mentre la guida GPS/Galileo ed inerziale sarà implementata con un datalink satellitare a due vie che permetterà una riprogrammazione dell'arma in volo e la trasmissione delle immagini della nuova testa IIR che affiancherà (e non sostituirà) il vecchio radar di ricerca. Probabile anche un cambiamento della testa in guerra, attualmente troppo sbilanciata verso l'anti-nave.
    L'abbandono dei vecchi booster laterali Roxel e l'adozione di un nuovo booster di coda hanno infine permesso il lancio verticale, anche se a costo di un leggero aumento della lunghezza totale dell'arma che quindi non potrà essere caricata nei lanciatori Sylver A50 o nei vecchi cassoni.

    Corre l'obbligo di precisare che le caratteristiche qui riportate, aggiornate alla data di pubblicazione del presente approfondimento, potrebbero subire alcune variazioni in corso d'opera come è normale nel processo di progettazione di un'unità navale complessa.
    Invitiamo a discutere quest'approfondimento nel topic Pagine di Sottomarini. Altresì, invitiamo gli utenti e i lettori che vogliano riportare parte di quest'approfondimento e le illustrazioni fuori dal forum a citare come fonte Forum Difesa.

    #Fincantieri #Sottomarini #Approfondimento #Marina
     
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