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Come da (graditissimo) suggerimento dell'Amministrazione, apro qui in "Approfondimenti" una nuova discussione che riprende, con qualche lieve modifica, il mio post relativo al fortuito incontro con la Forza Nazionale di Proiezione dal Mare.
Il 6 maggio 2017 avevo da poco riacquistato la libertą dal lavoro ed ero in fase di assestamento dei tempi: pensavo di avere un sacco di tempo libero.
Alcuni amici mi avevano chiesto compagnia per andare a fotografare un traghetto Tirrenia, appena riverniciato in maniera molto originale, che quel giorno usciva dal bacino di carenaggio dei Cantieri Palumbo di Messina.
Dopo il canonico "caffč e cornetto" ci eravamo piazzati (per chi conosce Messina) sulla terrazza di Cristo Re, che ci permetteva di dominare tutta l'area portuale ma anche tutto lo Stretto.
Aspettando le lungaggini portuali, ad un certo punto osserviamo le sagome di quattro navi che risalivano lo Stretto in direzione nord. Anche a grande distanza, grazie ai teleobiettivi, era chiaro che si trattava di quattro flat top, ma quali?
Decido, insieme a due degli amici, di abbandonare il traghetto alla sua sorte e tentare una corsa verso Capo Peloro.
Ci fermiamo a metą strada fra Ganzirri e Torrefaro per controllare l'identitą delle navi e cosa stavano facendo: sembravano proprio essere il GARIBALDI e le tre SANTI, l'intera Forza di Proiezione dal Mare italiana, ma un'unitą stava virando per entrare in porto a Messina.
Si trattava del SAN GIUSTO, stavamo rischiando di vedercele sfilare tutte sotto il naso senza poterle fotografare bene.
Ci pensai un attimo: il porto di Messina non poteva ospitare tutte e quattro le navi, c'erano gią altre navi in banchina. Rischiamo e proseguiamo fino alla punta settentrionale della Sicilia.
Fummo premiati, le altre unitą proseguirono verso il Tirreno per la Mare Aperto del 2017 e finirono in bocca alle nostre fotocamere.
Conduceva la linea di fila il GIUSEPPE GARIBALDI.
Era una bella giornata, l'atmosfera era abbastanza nitida, il forte vento (che in quel punto non manca quasi mai) spirava a favore di tanti wind surf di appassionati, che pensavano di divertirsi, ma stavano anche loro per assistere allo spettacolo.
La seconda nave era il SAN MARCO.
Chiudeva la linea il SAN GIORGIO.
Avevo scattato centinaia di fotografie, cominciavo a temere per lo stato delle batterie della reflex, ma finalmente una giornata di caccia fotografica era andata al di lą delle mie speranze.
Lontani, all'orizzonte GARIBALDI e SAN MARCO.
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