Non ci sono buone nuove circa il Boeing 737-9 MAX: la FAA ha concluso la audit di 6 settimane, trovando che Boeing non ha rispettato in diversi momenti i requisiti sui controlli di qualità e produzione. La FAA ha fermato l'espansione della produzione, richiedendo una audit esterna, e sottoporrà a revisione tutte le azioni correttive implementate da Boeing per verificare che rispettino le richieste di FAA.
Anche se John Oliver è conosciuto come comico, ho trovato questi 32 minuti di video riguardo la catastrofica condizione in cui si è cacciata Boeing estremamente ben fatti.
A group of airline CEOs have requested to meet with Boeing's board after one of the manufacturer's planes experienced a fuselage blowout during an Alaska Airlines flight earlier this year.
Finance Analyst, Manager and Director Positions, The Boeing Company giu 1994 - gen 2012 17 anni 8 mesi St. Louis
Non un ingegnere aeronautico cresciuto a Seattle ma una contabile cresciuta a St Louis...
Sarà lei la soluzione che riporterà Boeing alla eccellenza tecnica della sua tradizione di Seattle in barba ai contabili ex Mc Donnell Douglas di St. Louis che pensano solo ad aumentare i dividendi?
Sarà lei la soluzione che riporterà Boeing alla eccellenza tecnica della sua tradizione di Seattle in barba ai contabili ex Mc Donnell Douglas di St. Louis che pensano solo ad aumentare i dividendi?
Visto come è il mondo industriale di oggi, credo che il problema non sia l'estrazione del manager, ma dalla sua capacità di circondarsi delle persone giuste e saper dar loro linee guida chiare sul quale basare il loro lavoro. Il resto viene di conseguenza.
La vera questione dovrebbe essere se una che ha avuto funzioni fino ad ora nella stessa azienda che ha portato alla situazione attuale, ha la capacità di cambiare la forma mentis dell'intera azienda e di uscire dagli schemi che lei stessa ha utilizzata fino ad ora.
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Io penso che avevano ragione gli occidentali del secolo scorso, quelli che dominavano il pianeta, inventavano l'energia atomica, andavano sulla Luna, e al vertice di una azienda così tecnologica come The Boeing Company ritenevano giusto mettere qualcuno esperto di aeroplani con il senso degli affari...
Dennis Muilenburg aveva una carriera da ingegnere, iniziata come stagista nella compagnia negli anni '80 e principalmente in programmi militari. Eppure i due incidenti catastrofici del 737 MAX sono accaduti mentre era lui l'amministratore delegato... Sebbene le decisioni importanti del programma specifico fossero antecedenti alla sua nomina, l'azienda sotto di lui ha mantenuto una visione incentrata su finanza e capacità produttiva. Questo perché non è l'esperienza lavorativa pregressa dell'amministratore delegato a contare: ciò che conta sono la visione e le scelte non solo dell'AD, il cui potere è di per sé alquanto limitato, ma anche e soprattutto dell'intero consiglio di amministrazione e del corpo manageriale.
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Toh, ma che strano, il CEO di COMAC è un ingegnere...
Che stupidi e arretrati questi cinesi a mettere un ingegnere a capo della azienda che farà le scarpe a Boeing...
Si, certo, non basta essere ingegnere per essere un bravo capo azienda pure se l'azienda costruisce aerei, però aiuta.
E la diagnosi sulla radice dei problemi di Boeing l'ho letta in diverse relazioni e articoli...
Il CEO nel decennio prima di Muilenburg era James McNerney, laureato in BA. Secondo diversi resoconto è con lui che la politica aziendale di Boeing, prima tecnocratica, safety first, facciamo aerei che piacciono ai piloti, cambiò.
Sintesi dei vertici Comac: un leguleo, che come il prezzemolo va bene dovunque; uno con studi economici; per il resto ingegneri e scienziati puri. Tutti, ovviamente, con un curriculum di partito immacolato, ci mancherebbe altro in Cina. Però anche gente che di profili alari e strato limite ne sa ben più di me. E dell'economista ora ai vertici di Seattle. Alla Boeing non occorre aumentare i margini sui propri contratti di leasing, necessita recuperare la credibilità del proprio prodotto industriale. È vero che il CEO deve essere bravo soprattutto a circondarsi di persone capaci nei rispettivi ambiti e a coordinarle. Questo sì. Però il know-how tecnologico serve, non per niente le figure più ricercate per questi incarichi, nelle società ad alta tecnologia, sono gli ingegneri gestionali.
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Sembra ovvio, almeno a noi boomers nati ai tempi d'oro dell'Occidente.
La tragedia è che molti della generazione successiva non riescono proprio a capirlo e non capiscono perché i cinesi , e gli indiani, ci stanno scavalcando.
Almeno in occidente abbiamo ancora un Musk. Venuto dal Sud Africa, laureato (anche) in fisica, che di tecnologia ci capisce molto.
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Una volta le generazioni erano di venti o trenta anni...
Comunque le generazioni che ci hanno fatti grandi industrialmente sono quelle che hanno fatto la guerra e quelle precedenti.
Quella mia ha fatto in tempo a vedere il "vecchio mondo" per poi vedere arrivare quello delle cicale, finanza creativa, outsourcing, eccetera...
Anzi in realtà è la mia generazione e quella subito prima quella dei grandi colpevoli. Colpevoli di aver privilegiato consapevolmente il proprio guadagno a breve a scapito delle prospettive future.
La storia della Boeing ne è un esempio da manuale.
Dopo tanti voli su B747 e B777 continuo a sperare che da vecchio quasi rimbambito farò il mio ultimo volo intercontinentale, ovviamente da passeggero, su un Boeing e non su un aereo cinese. O almeno su un Airbus...