| In merito all’interessante post del Capitano sulle caratteristiche di un futuro Tank/IFV mi vengono alcuni dubbi, più di carattere tecnico che militare, e mi si perdoni se mi appoggio ad esempi di auto del settore civile ma è sostanzialmente l'unica tipologia di veicoli terrestri con cui fare paragoni concreti.
CITAZIONE (Cap. Harlock @ 6/6/2022, 10:02) - Treno di rotolamento suddiviso in due carrelli per lato, ognuno propulsivo (quattro corone motrici) - Sistema motore di tipo termo-elettrico basato anch'esso sullo sdoppiamento in due unità generatrici IDENTICHE indipendenti ma interconnesse tra loro e con un adeguato "pacco batterie" di tipo avanzato distribuito opportunamente lungo lo scafo (da valutare l'aggiunta o meno di una "mini-APU" per le soste prolungate) - quattro motori elettrici indipendenti collegati alle quattro corone motrici con funzione di trasmissione, sterzatura, freno e freno-motore-dinamo per ricarica batterie ... I due generatori, essendo più piccoli di un motore unico e non connessi a una trasmissione meccanica, possono: - essere smontati e rimossi facilmente, indipendentemente, con sistemi di sollevamento di potenza ridotta; - non essendo collegati rigidamente a una trasmissione meccanica, possono essere montati su supporti antivibrazione/antishock per la massima riduzione di rumore e vibrazioni e la massima resilienza in caso di onda d'urto di mine o altri shock "cinetici"; - la collocazione dei due generatori affiancati ma separati in due "scatole blindate" con rivestimento antirumore/antincendio moltiplica sia la silenziosità che le capacità di sopravvivenza del sistema propulsivo in caso di colpi a bordo; - i diesel-generatori, essendo singolarmente di potenza contenuta, possono essere derivati facilmente da famiglie di motori civili o militari già esistenti o anche nuovi ma destinati o destinabili comunque a un largo impiego in molti settori. Questo facilita lo sviluppo del mezzo e la manutenzione/aggiornamento che può far ricorso a una filiera di motori e ricambi molto vasta. Idealmente, l'utilizzo dello stesso motore (o sue varianti) in versione singola permetterebbe di equipaggiare anche grossi autocarri militari e/o famiglie di veicoli blindati più leggeri, così come potrebbe essere utilizzato in molte circostanze come APU autonoma di buona potenza, ottenendo così un incredibile livello di standardizzazione e interoperabilità all'interno del parco veicolare dell'Esercito. La soluzione proposta prevede l’eliminazione del sistema di trasmissione meccanica, ma lo sdoppiamento dell’apparato propulsivo termico (in linea di massima 1 motore di potenza X è più leggero e compatto di 2 motori di potenza X/2) e l’introduzione di adeguati generatori, pacchi batterie, e 4 motori elettrici (sulle 4 corone motrici), comporta un non trascurabile aumento di volume e pesi. Ci si troverebbe nella condizione di dover proteggere/blindare un maggior numero di apparati (serbatoio carburante-2 motori diesel, 2 generatori , pacchi batterie, eventuale APU)
CITAZIONE (Cap. Harlock @ 6/6/2022, 10:02) Tutto questo porta a un mezzo con le caratteristiche di: ... - elevatissima autonomia di marcia - bassissimi livelli di consumo del carburante/lubrificanti/ricambi Elevatissima autonomia? Forse qualcosa in più rispetto ad un mezzo tradizionale ma dubito ci siano balzi significativi, l'aumento di peso legato alla maggior numero di apparti presenti (in primis le batterie) richiedono maggiore potenza. Perché “bassissimi” livelli di consumo? Di che percentuali stiamo parlando rispetto ad un mezzo convenzionale? E siamo sicuri sui ricambi?
CITAZIONE (Cap. Harlock @ 6/6/2022, 10:02) - elevatissima disponibilità, affidabilità e ripristinabilità del sistema propulsivo/mobilità rispetto a guasti, incidenti e danni da offesa avversaria - minore necessità di ricorrere a mezzi specializzati (carri soccorso) nell'eventualità di danni o guasti, con la possibilità in molti casi di o togliersi da una situazione difficile raggiungere le retrovie in piena autonomia; Sicuro? Stiamo parlando di un sistema generalmente più complesso e quindi più suscettibile a guasti ("Quello che non c'è, non si rompe" Henry Ford)
CITAZIONE (Cap. Harlock @ 6/6/2022, 10:02) - minore necessità di ricorrere a mezzi specializzati (carri soccorso) nell'eventualità di danni o guasti, con la possibilità in molti casi di o togliersi da una situazione difficile raggiungere le retrovie in piena autonomia; Uno dei lati negativi delle auto ibride è proprio una manutenzione più complessa; rischieremo quindi di trovarci con dei mezzi che necessitano di una maggiore assistenza logistica, oltre ad una manutenzione generale più specializzata
Sbaglierò, ma temo che con le attuali tecnologie un carro con propulsione ibrida rischia di essere un dinosauro per pesi e volumi, oltre ad appesantire la logistica |
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