Forum Difesa

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  1. .
    CITAZIONE (sansonero @ 15/2/2024, 17:50) 
    Verissimo , non lo sappiamo .
    Tuttavia basta che un Boomer non venga distrutto e 192 testate ti piovono in testa , ogni una delle quali venti volte più potente di quella sganciata su Hiroshima .
    Un rapido conto mi dice che sarebbe scatenata una potenza distruttiva 3840 volte superiore a quella che ha colpito Hiroshima .
    Deterrenza ?
    Imho , si .
    Se poi all’attaccante di turno non importa di avere milioni di morti tra i suoi ed il proprio paese distrutto o quasi , prima o poi temo succederà .

    Non tutte le testate che montano i Trident III sono le W88 da 380kt (che sono circa 400) però, la maggior parte sono le due versioni della Mk-4 RV/W76 da 90kt e 100kt. Per un first strike contro i sovietici ricordo che calcolavano, devo ritrovare la fonte, servissero oltre le 700 testate sulle 400kt... E la precisione è quasi la stessa da diversi decenni ormai. E gli americani hanno anche previsto l'ingresso in servizio di una versione della W76 da 5-7kt (in sostanza solo il primo stadio, con il secondo e terzo stadio inerte), che peggiorerà la situazione. Mentre il sostituto delle W76 e delle W88 è previsto che entrerà in servizio dal 2035...

    CITAZIONE (Ortigara2 @ 15/2/2024, 18:00) 
    Prima d'illuderci di fare difesa antibalistica con gli Aster, fossero anche quelli che verranno: sicuri che convenga fare esplodere una testata nucleare a 8-10.000 metri di quota piuttosto che ai 500-1000 per i quali é probabilmente programmata? Meno morti e distruzioni all'epicentro (o dovrei dire ipocentro?), area interessata maggiore.
    Credete che molto presto non vedremo meccanismi che faranno detonare in ogni caso la testata, se qualcosa s'avvicina troppo o troppo velocemente? Se già non ci sono, a me non lo dicono di sicuro.

    A quelle quote penso sia semplicemente troppo tardi per intercettare alcunché. Lo Sprint, era pensato per intercettare un veicolo di rientro appena sotto i 60km ed era qualcosa che praticamente avevano tirato fuori da un libro di fantascienza...
    CITAZIONE
    As the RV would be traveling at about 5 miles per second (8,047 m/s; 26,400 ft/s; Mach 24), Sprint needed to have phenomenal performance to achieve an interception in the few seconds before the RV reached its target.

    Sprint accelerated at 100 g, reaching a speed of Mach 10 (12,000 km/h; 7,600 mph) in 5 seconds. Such a high velocity at relatively low altitudes created skin temperatures up to 6,200 °F (3,400 °C), requiring an ablative shield to dissipate the heat.[2][3] The high temperature caused a plasma to form around the missile, requiring extremely powerful radio signals to reach it for guidance. The missile glowed bright white as it flew.

    https://en.wikipedia.org/wiki/Sprint_(missile)



    Per inciso aveva un testata termonucleare da 2 kt.
  2. .
    CITAZIONE (sansonero @ 15/2/2024, 15:40) 
    Il compito principale dei Boomer è proprio il second strike in risposta ad un first strike che metta fuori combattimento
    gli altri 2 componenti della triade nucleari , icbm e bombardieri strategici ,
    infatti da 4 a 6 SSBN sono sempre in mare .
    Potenzialmente un solo Ohio può lanciare sullo stato o gli stati , che hanno attaccato gli Usa ,
    288 testate W88 da 475 Kt .
    Se non sbaglio il trattato Start limita ad 8 le testate per missile Trident ,
    quindi siamo a 192 testate per Boomer , moltiplicato per 4 ( minimo sempre in mare ) , sono 768 testate .
    Credo che la risposta ad un first strike , sarebbe comunque devastante anche senza l'uso di icbm e bombardieri strategici ,
    il deterrente c'è ed è spaventoso .
    L'unico modo per evitarlo , sarebbe azzerare completamente la catena decisionale Usa ,
    o distruggere i Boomer prima che lancino .
    Entrambe le cose mi paiono non di facile esecuzione , ma tutto può essere .
    Sono sufficienti 768 testate per scoraggiare un qualunque tipo di first strike ?
    Per me sì , magari per qualcun altro nò.

    Non abbiamo idea sinceramente se i russi sanno o meno dove sono con certezza o abbastanza approssimazione da magari lanciare qualche decina di MIRV nell'area dei boomer di cui conoscono la posizione.

    Questo veniva detto in epoca Regan:
    CITAZIONE
    President Reagan’s White House Science Advisor, George Keyworth, in a 1984 TV interview warned: "A…warhead such as the SS-18 carries ten of when dropped in the water…will destroy any submarine within a distance of about seven miles." According to Keyworth, if the Soviets could roughly locate U.S. submarines, “find out approximately where they are, not track them the way we did in the Second World War, but just know approximately if they are in that 100-mile by 100-mile square…then they can be destroyed in a preemptive attack.”
  3. .
    Rilasciato il Rapporto Esercito 2023 https://www.esercito.difesa.it/Rapporto-Es...RE23_ITA_A4.pdf

    Parecchia roba interessante.
  4. .
    CITAZIONE (smilzo-fd @ 13/2/2024, 21:57) 
    Sulla 3^ brigata sarei anche d'accordo, ma saremmo probabilmente al limite della sostenibilità economica/logistica, con la 4^ saremmo decisamente fuori ed avremmo un esercito sbilanciato, con proporzionalmente più brigate pesanti rispetto al us army...

    Sig. smilzo-fd le rispondo qui:

    Stiamo parlando di un brigata in più, non di una divisione o un corpo di armata... Che il rapporto sia superiore vuol dire poco, ci sono capacità che sotto una certa soglia è come se non le avessi.

    Nella mia idea, visto che ormai è chiaro che i mezzi pesanti (siano essi ruotati o cingolati) e artiglieria costano, s dovrebbe concentrare il grosso dell'investimento ed esercizio sulle unità di fascia alta che non puoi mettere su velocemente e puntare per il resto su una riserva di 2 fasce (una relativamente piccola, ma organizzata, riserva operativa che fa attività mensile e una grossa riserva di mobilitazione da attivazione lenta).

    Quindi il mio ideale sarebbe 2 Divisioni di fascia alta uguali con:
    - 2 Brigate pesanti
    - 1 Brigata media
    - 1 Gruppo Esplorante Divisionale
    - 1 Brigata Artiglieria (3 Gruppi Semoventi 155/51, 1 Gruppo Supporto Generale [su MRLS o 155/60], 1 Gruppo SHORAD)
    - 1 Brigata Genio (4 BN Genio)
    - 1 Reggimento Protezione (1 Battaglione Carabinieri, 1 Gruppo CBRN)
    - 1 Brigata Logistica

    Una Forza di Reazione Rapida con:
    - 1 Brigata Alpina Julia (4 BN Alpini)
    - 1 Brigata Paracadutisti Folgore (BN Para con reintegro BN CC Para)
    - 1 Brigata Aeromobile (come adesso + reggimento UAS MALE)
    - 1 Reggimento Lagunari
    - 1 Brigata APR "Fulmine" (4-6 BN con UAV/FVP/loitering munition <1KG fino a 200kg, da ricognizione, UAV multicotteri bombardieri e FPV/UAV/LOM assaltatori suicidi)
    - 1 Brigata Manovra in Profondità "Tempesta" (4 Gruppi MRLS, 1 Gruppo One-Way-Attack Drone, 1 Gruppo Missili Medio Raggio [1000km+, Vabbe son sogni, lasciatemi sognare])
    - 1 Comando Forze Speciali Esercito (come oggi, con magari l'aggiunta di un secondo battaglione Alpini Paracadutisti?)

    Un Comando capacità operative di supporto (unità alimentate con personale misto riserva operativa/attivo, regolari + >10.000 uomini Riserva operativa)
    - 1 Brigata Trasmissioni
    - 1 Brigata Manovra Multi-Dominio (EW, HUMINT, IMINT, PsyOp)
    - 1 Brigata Assistenza Militare
    - 1 Brigata Genio

    Una Riserva Operativa Territoriale (circa 30.000 uomini, 1-2 week end al mese e 2-3 settimane di richiamo lungo l'anno, a seconda della specializzazione e contratto) con:
    - 1 Brigata (Riserva) Alpina Tridentina (Brigata territoriale Nord-Alpi)
    - 4 Brigate (Riserva)Territoriali (1 brigata ognuna per Centro, Sud-Est, Sud-Ovest e Sicilia)
    - 1 Reggimento (Riserva) "Sassari" (Sardegna)
    - 1 Reggimento (Riserva) Paracadutisti
    - 1 Reggimento (Riserva) Lagunari
    - 2 Brigate APR (Riserva)

    Infine la riserva di mobilitazione sarebbe quella attuale, composta da uomini e donne con meno di 45 anni di eta che hanno fatto il volontario o la leva prima di essere sospesa, quindi una riserva di lenta attivazione (6 mesi?).

    Quindi ricapitolando, le forze regolari sarebbe pressoché devolute al mantenimento e generazione forze di fascia alta (forze pesanti e forze proiettatili) e capacità di pronto impiego/"strategiche" (APR, Artiglieria, AVES, Multi-Dominio, Contraerea, CBRN, Genio) mentre le forze di riserva operativa, sarebbe la forza attivabili in 2 settimane - 1 mese, leggere e a rinforzo della forze specialistiche. Con la riserva operativa che poi è integrata anche nelle forze operative di supporto e logistica generale.

    Ps. Le Brigate APR sono sulla base di quello che sta facendo l'Ucraina con l'iniziatiativa Army of drones. Beh, adesso pare stiano trasformando la cosa in un forza armata indipendente... https://www.reuters.com/world/europe/ukrai...nes-2024-02-06/ Sarà interessante seguire la cosa.
  5. .
    CITAZIONE (labrador7 @ 13/2/2024, 23:31) 
    Servirà anche ma la questione è un'altra:
    è meglio avere tre brigate, di cui la terza (presumibilmente) con solo 35 carri e probabilmente sotto organico tanto per fare tre perché in fondo non possiamo permettercele?
    Oppure forse ha più senso avere due brigate ma con più plotoni per compagnia, un numero elevato di carri e IFV, mantenute a pieno organico e in grado di generare più battlegroup?

    Il piano dell'EI per le 3 brigate pesanti è:
    1 Brigata corazzata su 2 Reggimenti carri e 1 Reggimento fanteria
    2 Brigate Meccanizzate su 1 Reggimento carri 2 Reggimento Fanteria

    Quindi 4 Reggimenti carri, con 123 (125?) Ariete C2 e 132 Leopard 2, potresti fare probabilmente una cosa del genere:
    - 2 Reggimenti Carri (brigata corazzata) ognuno su 54 carri (se come pare questo è il piano), con 25 per scuole/riserva
    - 2 Reggimenti Carri (brigate meccanizzate) ognuno su 54 carri, con 15 carri per scuole/riserva, altrimenti reggimenti da 41 carri come adesso, ma sarebbero 41 carri per scuola e riserva...

    I numeri di carri ci sarebbero se si confermassero le opzioni dei C2 ancora non attivate. Fra l'altro mi sa che l'EI ha l'idea di concentrare tutti i carri ai reparti e scuole, perché non se ne fa menzione nella documentazione pubblica.

    Per il resto, non abbiamo realmente opzione, la quadra per arrivare ad almeno 3 brigate pesanti si dovrà trovare. Non è più una questione se possiamo o meno permettercele. Se mancano gli uomini li si dovrà spostare da altre unità non fondamentali, perché quelle unità ci servono.
  6. .
    Si, i sistemi di sminamento andrebbero decisamente potenziati.
  7. .
    Acquisteremo oltre 250 Leopard 2 e versioni speciali... Non sono pochi e costano un botto. Quello che diventa anacronistico sono le versioni speciali del Leopard 1, ma immagino verranno dismesse quando le versioni del Leo 2 saranno tutte consegnate...? Anche se fanno comunque comodo anche per le necessità della altre brigate, non solo per quelle pesanti.

    Per il resto, la terza brigata serve eccome per quanto mi riguarda, ma non arriverà domani mattina. Sempre per quanto mi riguarda ne servirebbe pure una quarta, in quanto io non sono per nulla ottimista della situazione futura e che non saremmo mai costretti a usarle. Al contrario la situazione internazionale rende più probabile che potranno servire che quando si parlava di missioni internazionali nei vari -stan.
  8. .
    Per quanto sarei favorevole all'aumento del parco carri oltre i 257 (?) carri previsti, la vedo complicata. Il C3 come ulteriore aggiornamento del C2 sarebbe molto più accettabile e se fosse qualcosa di simile al Challenger 3, nuova torretta con L55, nuova riservetta in torre e APS, oltre un migliramento generale della protezione e magari l'introduzione delle migliorie sulla mobilità inizialmente previste per il C2 (nuove sospensioni in primis), si avrebbe una linea carri fra Leopard 2A8 e Ariete C3 moderna e capace per molti anni a venire. Faresti fare esperienza all'industria con progettazione di upgrade complessi, svilupperesti una nuova torretta per carri e garantiresti lavoro continuo per molti anni a venire.
  9. .
    Credo che un C3 potrebbe servire, sopratutto se si va verso le 3 brigate pesanti. Si avrebbe una linea carri che resterebbe rilevante fino all'arrivo del MGCS o che sarà.
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    Si possono riportare i link ai documenti in quanto sono pubblichi, ma riportare post dal forum di RID è vietato.
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    Signori non fatemi richiudere. Torniamo in topic.
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    Il kit STOL cambia l'ala con una più corta e ripiegabile comunque, ma anche più tozza. Oltre le ali cambiano anche i piani di coda. Il tutto chiaramente ispirato a quanto fatto col Mojave.
  13. .
    No, quello è il radar di ricerca di superficie. Il sistema AEW&C proposto avrebbe due radar in grossi pod alari e un pod centrale sotto la fusoliera per l'elettronica. Modello non specificato, ma probabilmente uno sviluppo ad hoc e non un derivato da un radar per caccia o altro. image-17075922917253

    Rispetto al Crownsnest e la proposta in pod di LM per che ha perso il concorso inglese all'epoca, questo sarebbe di categoria decisamente superiore come capacità, quantomeno guardando le dimensioni dei pod e radar. Quindi qualcosa che probabilmente si avvicina a un E-2 che non a un HEW.
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    GA-ASI propone questo per lo Sky Guardian/Sea Guardian https://euro-sd.com/2023/11/articles/34948...aewc-solutions/ image-17075914802319
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    CITAZIONE
    For Phase Two, Cdr Ghezzi explained, the navy is seeking “UASs that can take off and land vertically, but have a forward-pushing propeller to change the vertical profile to the horizontal profile.” Such systems prospectively offer a reduced shipborne footprint. “We don’t have a candidate yet: we are looking for a solution,” said Cdr Ghezzi. A first candidate system is expected to be certified in 2025, prior to commencing onboard integration and testing.

    Phase Two will encompass wider focus on CMS/GCS integration.

    The navy’s development of VTOL UAS capability includes assessing two other classes of UAS, Cdr Ghezzi explained. The first is for a UAS weighing 50-100 kg and able to bring ISR and electro-optical (EO) capability; the second is for a lighter UAS weighing up to 12 kg and giving five hours’ endurance. The navy has yet to decide on any candidate systems, said Cdr Ghezzi, although a focus in both cases is on systems with a small onboard footprint.

    Alongside assessing Italian UASs, the navy is considering international candidates. In November 2023, the ITN attended the UK Royal Navy’s (RN’s) trial of a General Atomics MQ-9B Mojave short take-off/landing remotely piloted air system (RPAS) onboard the RN aircraft carrier HMS Prince of Wales. The ITN’s interest in the system includes capacity to provide airborne early warning (AEW) capability. “This could be a very viable solution which not only would give us the capability to [conduct] the AEW mission, but we can start talking about loitering munitions, some kinetic capability,” said Cdr Ghezzi. “So, we will follow this development.”

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