Forum Difesa

Votes taken by Vet_FD

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    Non vorrei sembrare scortese, ma alla base di tutto questo ragionamento teorico cosa c'è?

    Le domande che come postulato andrebbero poste sono:
    - quale sarebbe lo scopo di questi SSN italiani?
    - a cosa saremmo disposti a rinunciare per ottenerli?
    - la politica avrebbe la "voglia/forza" di far accettare alla popolazione anche il solo ritorno al nucleare civile?

    Vorrei ricordare poi che l'obbiettivo del 2 % è ormai un miraggio (per avviare un programma nucleare dovremmo arrivare minimo al 4% se non si vuole rottamare tutte le altre FFAA).

    Attualmente i nostri sogni più "realizzabili" sono molto più terra terra rispetto ad un programma nucleare .... arrivare a quota 22 F35B per la MMI, aumentare la dotazione di missili, poter avere almeno 200 carri tutti uguali, avere un sostituto del Dardo al passo con i tempi possibilmente prima che ripassi la cometa di Halley, avere un EI con un età media che si avvicini ai ventenni e non ai loro padri ecc (la lista è purtroppo quasi infinita con le FFAA odierne).
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    Grazie.
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    CITAZIONE (ElricFD @ 25/10/2023, 09:28) 
    Io vedo il problema dell'inadeguatezza nostro esercito sotto un punto di vista diverso.
    Mi scuso in anticipo se urterò la sensibilità di molti di voi.
    Vediamo come sono state impegnate le nostre FFAA all'estero negli ultimi quarant'anni.
    Marina: si schiera un gruppo navale, si opera a distanza dalla costa, manca qualunque tipo di contrasto. Possibilità di perdite molto remota o inesistente.
    Aeronautica: si invia una mezza dozzina di aerei e piloti, le difese nemiche sono inesistenti o quasi nulle, oppure sono azzerate in una campagna di interdizione alla quale partecipiamo in misura molto minore. Uniche perdite possibili, gli equipaggi dei velivoli oppure attacchi proditori con SAM come quello avvenuto in Bosnia nel 1992. Come livello di rischio restiamo a quello di incidenti nella normale attività di volo.
    Esercito: qui i conti cambiano. Nelle missioni più impegnative si devono schierare migliaia di militari e i rischi aumentano.
    Ci siamo abituati ad un esercito che non deve combattere, in primo luogo perché le missioni sono bollate come "non belliche" con una serie di definizioni che lasciano spesso il tempo che trovano.
    Ma in ogni caso, uomini e mezzi non sono schierati per combattere, per affrontare un nemico che costituisca una seria minaccia. Arriviamo sempre dopo che "gli altri" hanno aperto la strada, come forze di interposizione, di stabilizzazione, di ricostruzione, ecc. mai come forza combattente!
    Se ci sono battaglie e scontri a fuoco sono solo eventuali (Somalia, Iraq) e qui si scopre ahimè che si possono avere vittime! La retorica dei "militari di pace" in questi casi raggiunge vette altissime, poiché è incapace di giustificare il fatto che quei caduti non sono missionari in opere di bene!
    Se si continua a vedere i nostri impegni all'estero solo come "missioni di pace e prosperità" come si fa a concepire la necessità di brigate equipaggiate per combattere in battaglie o addirittura guerre ad alta intensità?
    Qualche voce solitaria si eleva dal silenzio per chiedere migliori equipaggiamenti, ma credo che sia la politica che non vuole dover giustificare decine o centinaia di caduti all'opinione pubblica, facilmente influenzabile perché tenuta completamente a digiuno di problemi internazionali.
    Il calcolo che fa ormai ogni governo di qualunque colore è questo: se allestisco un esercito in grado di combattere, a parte il costo per mantenerlo, poi c'è il rischio che gli alleati mi chiedano di usarlo. Meglio perciò lasciare la situazione stagnare, così potrò calettare il mio impegno nell'Alleanza nella forma che mi permetterà di correre meno rischi. Quindi, se serve usare la forza, arriverà il gruppo navale, la squadriglia di caccia con al massimo una decina di velivoli. Ma niente brigate corazzate, solo fanteria leggera, carabinieri (quanto basta) e Lince, meglio se dipinti di bianco.
    Per soddisfare l'industria e le poche centinaia di lavoratori del settore, basta produrre un veicolo corazzato al mese, oltre spese di ricerca e sviluppo.
    Ovviamente la mentalità "non combat" s'è diffusa anche tra il personale. Quanti sarebbero disposti a lasciare la scrivania e a rischiare la vita per noi? Certo esistono molti altri militari che sarebbero disposti a farlo, ma chi li comanda ad alto livello probabilmente non vuole rischiare ripercussioni sulla sua carriera e aspetta la pensione per passare il cerino al suo successore.
    Non è un problema di costi; siamo ancora uno dei Paesi più ricchi del pianeta, le manovre finanziarie degli ultimi quarant'anni hanno gettato al vento tanti di quei miliardi che è ridicolo pensare che non si possa aumentare la spesa per investimenti ed esercizio perché "graverebbe troppo sul debito pubblico"!
    Come se i nostri problemi derivassero solo da quel decimale di percentuale di PIL per arrivare al famoso 2%!
    Questo mondo ideale purtroppo per molti, è cambiato e non vorrei essere alla vigilia di un nuovo 1939. Ma per chi deve prendere decisioni, tutto rimane come prima e si spera che i conflitti si risolvano da soli.

    Si è dimenticato di citare l'Afghanistan, questa missione credo metta in crisi tutto il suo ragionamento; in questa missione non solo abbiamo combattuto pesantemente (anche se la politica ha fatto di tutto per non dirlo), abbiamo inviato anche mezzi pesanti (poche è vero, ma li abbiamo pesantemente usati), abbiamo avuto un "bel" numero di vittime (fortunatamente per i nostri standard) e soprattutto una marea di feriti gravi e reduci con problemi cronici.

    Sicuramente l'EI non sta reagendo prontamente e rapidamente al nuovo panorama operativo a cui forse (speriamo di no) sarà tenuto a partecipare, ma dobbiamo capire che non possiamo paragonare tra loro le FFAA perchè hanno pesi industriali diversi, perchè la nazione ha interessi economici più incentrati sul mare che su altro, perchè ridurre i programmi terrestri è sempre stato facilissimo rispetto a quelli della MMI (visto il peso politico/economico dei cantieri) o dell'AMI ( visto che quasi sempre sono in associazione con altri Paesi), perchè in proporzione rinnovare la Flotta è più economico che rinnovare l'EI.

    Va inoltre ricordato che l'Afghanistan ha da un lato permesso di equipaggiare il singolo soldato al top, di farlo addestrare prima della partenza, ma dall'altro ha essenzialmente trascurato tutte le altre forze ed obbligato la Difesa a spendere quei pochi soldi destinati all'EI per mezzi adatti solo a quegli scenari (vedi VTMM Orso nella versione anti EOD o nei vari veicoli MRAP, Cougar ecc.).

    Oggi la riconversione dell'EI ad una forza più "classica" sarà inevitabilmente lenta da un lato sicuramente per le indecisioni dei Vertici di EI, ma dall'altro lato per i costi esorbitanti delle tante necessità contemporanee e dai tentennamenti della politica.

    Sul fatto poi che l'Italia sia uno dei Paesi più ricchi del Mondo sinceramente ultimamente inizio a vacillare, abbiamo molti problemi strutturali, i costi dei beni non sono più proporzionali agli stipendi (un esempio pratico, oggi un guasto dell'auto anche banale o una riparazione dal carrozziere porta molti lavoratori a dover impegnare anche più del 50% dello stipendio ... esperienza personale :duro:) e lo Stato sopravvive solamente immettendo sul mercato nuovi Titoli di Stato (la cosa assomiglia molto ad un Schema Ponzi e sappiamo tutti come finiscono queste cose prima o poi).
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    CITAZIONE (blissback @ 15/10/2023, 12:35) 
    Bisogna essere chiari su due punti, che si sovrappongono ma non necessariamente portano al risultato migliore;

    1) siamo nel 2023 e avere la base a due chilometri dalla nave non toglie ne aggiunge nulla dal punto di vista operativo, tanto è vero che tutte le marine dotate di aviazione imbarcata certo non hanno gli aeroplani sul molo o nei pressi…. gli aeroplani li imbarchi quando la nave è in mare, per cui….. il vantaggio è sopratutto per il personale che la è residente, ed è comprensibile (ma non raccontatelo ad AM che ha chiuso/ridimensionato e trasferito una decina di basi, personale compreso per risparmiare risorse impiegabili altrimenti)

    2) non ho esempi di basi aeronavali ospitanti 12-15 aeroplani e poco altro, per ragioni ovvie; per un assetto complesso come un F-35 è doppiamente vero perché la catena logistica e di web-security necessaria al sostegno è molto complessa e costosa, al punto di rendere necessaria la completa ricostruzione della base ospitante (vedi Amendola e Ghedi)

    Ora, la scelta fra il punto 1 e 2 è puramente politica; ad esempio la Francia ha la portaerei e quartier generale a Tolone e gli aeroplani in Normandia, Hyeres è rimasta con qualche elicottero; NAS Leemore (la super-base della Navy che ha preso il posto di Miramar) sta a 350 miglia da San Diego….. una ragione ci sarà? Difficile immaginare che trasferirsi da Taranto a Foggia inginocchi l’Aviazione di Marina, ma quella (per ora) è stata la decisione e tanto è. Ma la ragione non è certo operativa.

    Forse il problema non è tanto la Base, ma il fatto che al livello politico ancora alla MMI di è deciso di attribuire così pochi aerei.
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    Dobbiamo ricordarci che le azioni di Hamas non sono una diretta conseguenza ai comportamenti di Israele nella questione palestinese.

    Hamas nasce nell'87 come braccio armato dei fratelli musulmani nati prima ( in Egitto negli anni '20) della nascita nel '48 di Israele e nello statuto ( rimasto praticamente lo stesso), citando versetti del Corano, inneggia la morte di ogni ebreo sulla terra e dichiara di volerlo andare a cercare in ogni nazione.

    Questo per dire che al netto di tutti gli errori di Israele anche se Israele fosse stato un agnellino con i palestinesi, questo attacco ci sarebbe stato comunque.

    Questo per ricordarci che questa"guerra" ha fondamenta ben diverse dalle tre passate intifade, alla base delle quali c'è la Storia dal '48 in poi.
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    Ricordiamo che noi siamo stati gli unici a fare entrare anche personale militare russo, non si sa con quali vantaggi, durante la pandemia.

    Ricordiamo anche il teatrino fatto a Sanremo e la patetica decisione finale di fare parlare il presidente dell'Ucraina dopo mezzanotte ... adesso invece permetteremo un bel teatrino ai russi :duro:

    È proprio vero, la nostra storia non cambia ma purtroppo ciclicamente si ripete, siamo sempre quelli altalenanti tra le parti senza mai il coraggio fino in fondo di mantenere una posizione chiara.
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    CITAZIONE (Imperator82 @ 11/7/2023, 17:39) 
    Non è solo questione di soldi, si sono mantenuti per decenni comandi inutili reggimenti su 1 battaglione etc..
    Quanti generali, colonnelli etc.. vengono stipendiati per mantenere tutti questi reparti che sono scatole vuote?

    In tempi di magra, si ottimizza, invece lo spreco è continuato... l'esercito sembra essere l'unico ad aver mantenuto una struttura da "esercito di leva", tengo la brigata con 1 reggimento, con 1 battaglione con 2 compagnie e poi in caso di mobilitazione generale le uso come quadro per formare l'esercito vero e proprio, peccato che la leva è stata abolita... mentre le poltrone si sono volute mantenere. La piramide è rovesciata, ci sono meno soldati semplici che ufficiali, questo non depone molto bene a favore di chi ha comandato l'esercito o avrebbe dovuto gestire il passaggio dall'esercito di leva ai professionisti. Aeronautica e Marina hanno gestito molto meglio la transizione.

    In realtà la leva è stata solo semplicemente sospesa ... il legislatore si è lasciato una porta normativa da aprire in breve tempo in caso di bisogno.
    per una volta siamo stati lungimiranti :-D:
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    CITAZIONE (Hortiz @ 6/7/2023, 21:18) 
    Tornando alle auto da usare in citta'..
    Forse sarebbe il caso di porre limiti non solo sul tipo di motore e la velocita' ma anche sulle dimensioni del mezzo.
    Vi ricordate la Fiat 126 ?
    Una macchina piccolina ma in 4 ci si stava , poco ingombrante , facile da parcheggiare etc .

    (lungh.×largh.×alt. in mm): 3050 × 1370 × 1300


    ... che ricordi, la "mia" era gialla, ancora ricordo le due levette vicine al freno a mano😄
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    CITAZIONE (sansonero @ 8/6/2023, 10:01) 
    Draghi è un cittadino di un paese dove c'è libertà di espressione del proprio pensiero ,
    quindi , anche se fa il nonno , può legittimamente dire quello che pensa .
    Poi , ovviamente , si può essere d'accordo o meno su quello che dice .

    Questo senza ombra di dubbio, per fortuna! ... ma se ricordo bene non è l'ultimo venuto in politica o un "semplice" cittadino e quindi dovrebbe soppesare bene le sue dichiarazioni che per il ruolo/i che ha avuto non dovrebbero creare imbarazzi o frizioni ne nel proprio Governo ne ad Organizzazioni Internazionali come NATO o UE.

    Anche i fuoriclasse alcune volte sbagliano e questa volta Draghi la tirata in tribuna ... brutta figura.
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    CITAZIONE (Odisseo_FD @ 5/5/2023, 07:29) 
    CITAZIONE (Ortigara2 @ 4/5/2023, 23:42) 
    UNA STU che molto presto vedremo formazioni tipo; Cavour, 1 Doria, 2 FREMM, 1 PPA, Etna o Vulcano, 1 SSK ...

    Le piace vincere facile, ho già visto l'estate scorsa il CAVOUR scortato dal PAOLO THAON DI REVEL. :)

    Finché rimarrà un L, sarà il Cavour a scortare il Ravel :duro:
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    CITAZIONE (amakusa shiro @ 19/4/2023, 10:15) 
    Io ho fatto il viaggio di nozze in Crociere e tornerei a bordo di corsa! Anche se era 20 anni fa e la Costa Classica aveva ancora una dimensione "umana"!

    Si, ma era il viaggio di nozze :;-):
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    Ieri sera mi sono imbattuto in "Basco Rosso" un documentario in più puntate incentrato sul corso di addestramento di Carabinieri che vogliono diventare Cacciatori.
    Molto bello, ultima puntata prossima settimana, ma credo sia disponibile anche su Rai play.
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    Se vogliamo considerare la cosa comica, io punterei più su Spaceballs :asd:
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    24 Marte diviso un quartetto (4) tifoni = 6 per aereo :-D:
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    Auguri e buon lavoro!
363 replies since 10/11/2014
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