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Non è una FACO manco per niente. Si parla di produzione di 400 tronconi anteriore di fusoliera, ovvero questi: -
.CITAZIONEQuando uno non capisce quello che legge: qui vedo l'immagine di un caccia da 120 celle e compagnia, qualcosa tipo i nostri DDX, poi leggo che chi presenta tutto sta parlando di una cosa senza hangar e tirato a sole 4000t. Ma 120 celle in 4000t?
Siamo ancora in una fase di concetto. I due ingegneri di BAE, nella loro presentazione, hanno mostrato il concept del grosso incrociatore multiruolo da 12k tonnellate.
Il Capitano Goldsmith, in un'altra presentazione, ha mostrato l'altro estremo delle opzioni che vengono considerate: una nave più piccola, assolutamente "mono-ruolo", pensata esclusivamente per essere un arsenale di missili galleggiante, stealth e quanto più possibile "indurito".
Non posso scrivere tutto qui, visto che l'articolo va sulla Newsletter, ma il concept da 4000 tonnellate prevede cittadella e locali propulsione "induriti" e un'equipaggio ridotto all'osso, circa 50 elementi appena. La maggior parte della nave sarebbe "uncrewed" con i localli inertizzati con il gas.
L'opzione di mettere il FADS su una nave completamente senza equipaggio sembra essere già stata scartata (ci sono ben note riserve sul creare USV troppo grandi, sofisticati ed armati con letteralmente nessuno a bordo), ma in pratica questo concept è una nave arsenale AAW con un equipaggio "di sicurezza". -
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Lo stabilimento Rolls Royce a Derby per la produzione dei reattori per i sottomarini raddoppierà quasi di dimensioni in vista dell'SSN-AUKUS. -
.CITAZIONEStiamo parlando, o almeno io sto parlando, dei lavori non avviati. Prima di completare il cantiere australiano si deve, anzi si dovrebbe, iniziare a costruirlo. E prima si dovrebbe deliberare di iniziare a costruirlo.
Il cantiere esiste, è Osborne, lo stesso che avrebbe costruito i classe ATTACK.CITAZIONERipeto che io non ho certezze e mi sto basando su questa deposizione dei capi della RAN.
Con tutto il rispetto, ma non mi sembra. Continua ad ignorare deliberatamente ogni parte che non supporta la sua visione. -
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Il PWR-3, esatto. O al limite un suo ulteriore sviluppo; probabile che ci siano nel frattempo dei cambiamenti/evoluzioni attorno al core. -
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Mi auto-cito per chiarire un'altra volta come funziona l'AUKUS-SSN e la transizione dagli ASTUTE. CITAZIONEIl programma ASTUTE è "terminato". Gli ultimi 2 battelli non sono ancora stati consegnati, ovviamente, ma non c'è nè la possibilità nè l'intenzione di costruirne altri poichè la produzione del loro reattore nucleare, il PWR2, è finita. Rolls Royce è passata ormai da anni ad occuparsi del PWR3, in produzione per gli SSBN classe DREADNOUGHT, 2 dei quali (DREADNOUGHT e VALIANT) sono già in assemblaggio mentre per il terzo è partita la fabbricazione dei moduli.
In pratica, nel Devonshire Dock Hall di Barrow stanno venendo ultimati 2 SSN e assemblati 2 SSBN.
Il primo SSBN è atteso in servizio attorno al 2031, il che vuol dire che per allora sarà stato fuori dal DDH per un bel po' di tempo. L'SSN(R) andrà ad occupare sempre più spazio man mano che il programma DREADNOUGHT si avvicina alla conclusione.
Il design preliminare dell'SSN(R) è in corso da tempo; prima si parlava di Maritime Underwater Future Capability. Nel settembre 2021 erano poi stati assegnati 2 contratti, ciascuno da 85 milioni di sterline, a BAE per il design della piattaforma e a Rolls Royce per la propulsione nucleare, basata sul PWR3.
Nel frattempo troppi giornalisti ed "esperti" che tanto esperti non sono hanno continuato a vagheggiare di Astute aggiuntivi (come diavolo li costruisci se hai smesso di produrre il reattore che li dovrebbe potenziare?) o, solo leggermente più credibile, Astute "modificati" per usare il PWR3, come se rimpiazzare del tutto la parte nucleare fosse cosa da poco. Il PWR3 è parecchio più grosso del PWR2 e impone, tanto per cominciare, un maggiore diametro dello scafo, per cui un "Astute modificato" non è mai stato un'opzione credibile.
L'SSN(R), ora SSN AUKUS, continuerà per la sua strada e avrà decisamente più in comune con DREADNOUGHT che con l'ASTUTE. Come è normale che sia viste le tempistiche, peraltro. Il reattore, le superfici di controllo ad X, altri elementi della propulsione, i nuovi standard abitativi, probabilmente persino i tubi di grande diametro, che in fondo derivano dai tubi per gli SSBN COLUMBIA/DREADNOUGHT che sono co-prodotti da UK e USA.
Aggiungo qualche aggiornamento. Il sesto Astute, HMS Agamemnon, lascerà il cantiere fra qualche tempo, il settimo (Agincourt) ed ultimo seguirà.
Nel giro di qualche anno (comunque prima di fine decennio) a Barrow-in-Furness in Inghilterra cominceranno le lavorazioni per il primo SSN-AUKUS, che però essendo un capoclasse, completamente nuovo, è atteso in mare solo nella seconda metà degli anni 30', probabilmente verso fine decade.
La costruzione del primo battello australiano, in Australia, partirà qualche anno dopo Barrow, e la consegna sarà a sua volta un po' più tarda, nei primi degli anni 40'. Considerato che c'è da costruire l'infrastruttura del cantiere, non potrebbe essere altrimenti.
Tutti i reattori, per i battelli inglesi ed australiani, verranno da Rolls Royce a Derby. I blocchi reattore per ogni SSN-AUKUS saranno costruiti a Barrow e inviati in Australia completi e sigillati.
A Barrow inizieranno presto i lavori per una enorme espansione del cantiere. A qualche distanza dal Devonshire Dock Hall esistente verrà edificato il Ramsden Dock, una nuova struttura coperta per la fabbricazione dei moduli. Il design sottoposto alle autorità per le autorizzazioni a costruire prevede una nuova area coperta da 66 metri x 175, alta 45 metri. -
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Facciamo attenzione però al fatto che neanche in Francia i programmi sono instantanei. L'AESA su Rafale è disponibile dal 2014, ma ad oggi l'AESA sta su soli 25 velivoli, che cresceranno a 75 per il 2030 secondo l'attuale legge di programmazione militare.
Ho cercato di ricostruire il numero 25 citato dal governo. Le consegne dei velivoli con RBE2 sono iniziate nel 2013 (6 su 11 velivoli consegnati) e da allora tutti i Rafale prodotti lo hanno avuto. Quindi, consegnati alla Francia:
6 nel 2013
11 nel 2014
5 nel 2015
6 nel 2016
1 nel 2017
3 nel 2018
Consegne sospese nel 2019
1 nel 2022
Sarebbero 33, ma 12 di questi sono stati rivenduti alla Grecia e almeno 7-8 già consegnati, da qui il 25 in servizio con l'Armee de l'Air. Altri 12 velivoli di seconda mano vanno alla Croazia, con consegne 6 l'anno prossimo e 6 nel 2025.
A fine 2022 c'erano ancora in ordine 27 Rafale per la Francia (ancora parte della Tranche 4 da 60 macchine ordinata nel 2009 ) e altre 12 ordinati nel 2021 per rimpiazzare le macchine vendute alla Grecia.
Nel 2022 si è impostato l'ordine per il quinto lotto, da 42 macchine.
Al netto dei 24 in uscita per Grecia e Croazia, nei prossimi anni si attendono consegne sufficienti da raggiungere quota 75 velivoli con RBE2 in servizio nel 2030.
Da quello che ho ricostruito, i Rafale con RBE2 AESA sono tutti usciti di fabbrica già con l'RBE2, sennò non tornano i conti.
Essendo dei gran paraculi, anche la versione originaria si chiama RBE2, perciò basta omettere -AA (RBE2-AA) e la gente pensa che siano tutti AESA, ma non è vero. Sto cercando di verificare la cosa in modo sicuro, ma non c'è alcun retrofit in corso. Solo nuova produzione.
Quanto allo SPECTRA, io mi tengo qualche riserva. Questa improvvisa eccellenza francese nell'EW me la spiego poco. A livello di componenti, non mi pare abbia sistemi così particolari; anzi mancano le esche radar rimorchiate, che sul Typhoon ci sono.
Edited by Liger30 - 9/6/2023, 19:54 -
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L'obiettivo 225 continua a slittare perchè se vendi 24 aerei dell'Armee de l'Air a Grecia e Croazia senza essere in condizione di accelerare la produzione, invece di fare passi avanti li fai indietro. -
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Il relatore ha chiarito che lo scenario che ha raccontato è puramente ipotetico; non è successo. E considerato il (comprensibile) interesse generato sulla stampa di tutto il mondo, è un enorme caso di stalla chiusa a cavalli fuggiti.
Mi sa che i suoi superiori non gli offriranno il caffè al prossimo incontro. -
.In via dei Fori Imperiali è arrivato Mattarella sulla sua antica decapottabile... scortato da alcuni MIB a piedi, anzi di corsa, di cui uno a destra e uno a sinistra con in mano una... valigia!?
Ipotizzo scudo balistico a dispiegamento rapido. Vedere quanto successo durante l'attacco al premier giapponese qualche tempo fa. -
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Simile lo è senza dubbio, anche perchè la collaborazione fra Royal Marines e USMC è strettissima ed esercitazioni congiunte attorno ai nuovi concetti ci sono già stati. Non è e non sarà una replica identica perchè non sarebbe possibile / non avrebbe senso vista la sproporzione nelle risorse disponibili. -
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Due squadre da 6, ciascuna con accesso ad un lanciatore JAVELIN e uno "scout sniper" (probabilmente più sharpshooter che sniper puro, almeno in termine di arma impiegata che presumo sarà l'L129A2, almeno per ora). 1 uomo in ciascuna squadra avrà il ruolo secondario di operatore di sistemi (droni, presumibilmente i "project PRIMIS" di recente ordine).
Ogni Strike team completo da 12 dovrebbe includere capacità simil-JTAC (probabilmente non può essere un JTAC completo per ovvie considerazioni di personale, equipaggiamento e costi) e un qualificato combat medic.
Ogni Strike Company dovrebbe avere 8 team da 12 più un elemento comando e supporti di cui non conosco i dettagli.
La Future Commando Force fa un investimento enorme in qualifiche aggiuntive per i Marines. Praticamente quasi tutti avranno addrestramento avanzato al di là del corso commando, o in droni, o in "armi pesanti" eccetera.
La Commando Air Defence Troop è stata assorbita dalla 79ma Batteria del 29 Commando Royal Artillery, che svilupperà il ruolo e la capacità organica contro-drone. Con lo STARSTREAK e soprattutto con l'LMM i team contraerei sono "doppio scopo". -
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25 nodi in Sea State 2 è l'obiettivo minimo sotto cui non vogliono scendere. Hanno deliberatamente evitato di formulare un requisito più specifico per lasciare mano libera all'industria di fare le sue proposte. Chiaramente saranno ben felici di avere qualcosa di più veloce.
La competizione preliminare del Defence Security Accelerator era decisamente più rigido su forme e dimensioni e segnatura: la parte emersa non doveva superare i 2 metri dal pelo dell'acqua, ad esempio.
L'obiettivo è modellato sui nuovi Strike Team da 12 elementi e sui veicoli Polaris MRZR e/o gonfiabili da lanciare e recuperare al largo. -
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Non mi risulta che il kit di conversione per l'MQ-9B sia stato effettivamente realizzato e testato dal vivo, per ora. Il MOJAVE come drone a se stante testato finora non ha l'opzione di ripiegare le ali. Tuttavia, è ragionevole pensare che il ripiegamento possa essere a suo tempo previsto, visto che, come l'immagine suggerisce, il kit necessariamente prevede la sostituzione dell'ala normale con una disegnata per poter fare atterraggi super-lenti. L'MQ-9 ovviamente si smonta per entrare in container, e quindi montare un'ala diversa, di base, non è difficile come su altri tipi di velivoli.
Sarà interessante seguire questa campagna di prove.