| CITAZIONE (FaC @ 7/5/2024, 20:39) Se vogliamo, si parte dalla riforma mariana delle legioni. Con l'espansione della Repubblica e il moltiplicarsi delle guerre ormai era diventato difficilissimo reclutare abbastanza cives per formare le legioni che erano diventate moltissime. A quel punto nacque l'esercito professionale con ferma pluriennale e "liquidazione" al termine fatta di iugeri di terreno nelle colonie. I Romani non avevano "colonie", nel senso colonialista del secolo scorso, ma fondavano "Municipia" di diritto romano o latino da cui traevano soldati per le legioni. Non esisteva un esercito "professionale" per tutto il periodo Repubblicano o, se si vuole, ogni cittadino (o quasi) era obbligato al servizio militare che durava o 20 anni o 25, la c.d. "emerita missio" in quest'ultimo caso. La riforma mariana, per sopperire alla mancanza di soldati (eterno problema di Roma!), apri' l'arruolamento ai proletari, prima esclusi, i "capite censi". Sempre per tutta la Repubblica, nessuno straniero, nessun non-cittadino era legionario: legionario=cittadino, binomio inscindibile. Gli stranieri venivano arruolati, e volentieri, solo nelle truppe ausiliarie. Siamo OT, quindi solo un breve post, telegrafico, spero non a scapito della comprensione. |
|